Amianto, in Emilia Romagna procedure più semplici e snelle per segnalazioni e coordinamento degli interventi
A chi e come segnalare la presenza di una tettoia in eternit? Come si deve comportare il proprietario di un immobile dove c’è del materiale contenente amiant...
A chi e come segnalare la presenza di una tettoia in eternit? Come si deve comportare il proprietario di un immobile dove c’è del materiale contenente amianto? A fare chiarezza e introdurre maggiore omogeneità su tutto il territorio della Regione Emilia Romagna, intervengono apposite Linee di indirizzo, elaborate nell’ambito delle azioni previste dal Piano Amianto regionale. Frutto di un confronto tra Anci Emilia-Romagna, Comuni, Aziende Usl e Regione, il documento mette nero su bianco procedure più semplici e snelle per gestire le segnalazioni relative alla presenza di materiali contenenti amianto e per coordinare gli interventi successivi, identificando ruoli precisi per una migliore risposta a favore dei cittadini.
Le Linee: i contenuti, in sintesi
Le Linee intendono rafforzare l’approccio intersettoriale e la cooperazione tra i soggetti istituzionali coinvolti, promuovendo un rapporto più strutturato tra Comuni e Dipartimenti di Sanità pubblica delle Aziende Usl nella gestione di problematiche relative alla presenza sul territorio di materiali che contengono amianto. In particolare, definiscono procedure semplificate fra Comuni e Ausl per la gestione di segnalazioni da parte di cittadini relative alla presenza di materiali e per il coordinamento delle azioni successive.
Spesso i cittadini, preoccupati per la presenza di materiali contenenti amianto (ad esempio, coperture di edifici di qualsiasi natura, manufatti diversi dalle coperture come canne fumarie, vasche, strutture di ricovero per animali) inviano segnalazioni ai diversi enti coinvolti (Comune, Azienda Usl, Arpae). Per facilitare l’interfaccia con i cittadini, è previsto che eventuali segnalazioni vadano inviate ai Comuni che attivano, se necessario, i Dipartimenti di Sanità pubblica per il supporto tecnico e l’Arpae in caso di materiali abbandonati al suolo.
Viene promossa una modulistica standardizzata per il cittadino, con un contenuto informativo completo che consenta al Comune e all’Azienda Usl di disporre di informazioni utili a gestire efficacemente, e secondo criteri di priorità, le problematiche connesse alla presenza di materiali contenenti amianto.
Infine, viene rafforzata la condivisione di informazioni tra enti per una più puntuale conoscenza della presenza di materiali contenenti amianto sul territorio.
Cosa devono fare i proprietari di immobili
Il proprietario del manufatto non è obbligato a rimuovere il materiale contenente amianto, ma a mantenerlo in uno stato di conservazione idoneo. È necessario, pertanto, che effettui una corretta valutazione, adotti un corretto programma di manutenzione e controllo, individui una persona di riferimento per la gestione del programma, qualora non lo faccia lui stesso. Il proprietario dovrà operare nel rispetto della tecnica e dell’attuale normativa vigente rivolgendosi, eventualmente se necessario, a professionisti tecnicamente competenti. In caso di rimozione dovrà avvalersi di ditte che rispondono ai requisiti di legge.
Entrambi i soggetti coinvolti - Comune e Ausl - sono a disposizione, nell’ambito delle proprie competenze, per un’adeguata informazione ai cittadini sui rischi legati alla presenza di amianto, sulle azioni adottate per la riduzione e il contenimento del rischio, sulle procedure operative e sulle responsabilità dei proprietari di immobili con presenza - probabile o accertata - di materiali contenenti amianto.