Sismabonus 2020: cos'è, a chi spetta, per quali interventi e come si ottiene la detrazione fiscale

La guida per la fruizione della detrazione fiscale prevista per gli interventi di riduzione del rischio sismico sismabonus

di Redazione tecnica - 12/02/2020

Nell'ambito delle detrazioni fiscali previste per la casa (c.d. bonus casa) rientrano anche quelle per il recupero del patrimonio edilizio che consentono di ridurre il rischio sismico. In particolare, i contribuenti che eseguono fino al 31 dicembre 2021 interventi di riduzione antisismici sugli edifici possono detrarre una parte delle spese sostenute dalle imposte sui redditi (c.d. Sismabonus​ 2020).


  1. Sismabonus 2020: cos'è
  2. Sismabonus 2020: a chi spetta
  3. Sismabonus 2020: per quali interventi
  4. Sismabonus 2020: l'aliquota prevista
    1. Interventi su parti condominiali
  5. Sismabonus 2020: eliminato lo sconto in fattura
  6. Sismabonus 2020: la cessione del credito
  7. Sismabonus 2020: l'acquisto di case antisismiche
  8. Sismabonus 2020: le linee guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni
  9. Sismabonus 2020: la guida dell'Agenzia delle Entrate

Sismabonus 2020: cos'è

Per gli interventi di adozione di misure antisismiche, il Decreto Legge n. 63/2013 ha introdotto il cosiddetto “sismabonus” ovvero una detrazione fiscale che può arrivare all'85% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021.

Sismabonus 2020: a chi spetta

L’agevolazione è rivolta sia ai contribuenti soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) sia ai soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (Ires). Dal 2017 gli interventi possono essere realizzati su tutti gli immobili di tipo abitativo e su quelli utilizzati per le attività produttive, situati sia nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) sia nelle zone sismiche a minor rischio (zona sismica 3), individuate dall’OPCM n. 3274/2003.

Sismabonus 2020: per quali interventi

La norma prevede una detrazione fiscale per tutti gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica, in particolare sulle parti strutturali, per la redazione della documentazione obbligatoria atta a comprovare la sicurezza statica del patrimonio edilizio, nonché per la realizzazione degli interventi necessari al rilascio della suddetta documentazione.

Gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche e all'esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica devono essere realizzati sulle parti strutturali degli edifici o complessi di edifici collegati strutturalmente e comprendere interi edifici e, ove riguardino i centri storici, devono essere eseguiti sulla base di progetti unitari e non su singole unità immobiliari.

Sismabonus 2020: l'aliquota prevista

In generale, la norma prevede una detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per gli interventi relativi all'adozione di misure antisismiche su edifici ubicati nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2) e a decorrere dall'1 gennaio 2017 e fino al 31 dicembre 2021, anche agli edifici ubicati nella zona sismica 3.

La detrazione fiscale del 50% spetta fino ad un ammontare complessivo delle spese non superiore a 96.000 euro per unità immobiliare per ciascun anno ed è ripartita in 5 quote annuali di pari importo nell'anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.

Qualora dalla realizzazione degli interventi derivi una riduzione del rischio sismico che determini:

  • il passaggio ad una classe di rischio inferiore, la detrazione dall'imposta spetta nella misura del 70% della spesa sostenuta;
  • il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione spetta nella misura dell'80%.

Interventi su parti condominiali

Nel caso di interventi sulle parti comuni di edifici condominiali che portino ad una riduzione del rischio sismico che determini:

  • il passaggio ad una classe di rischio inferiore, la detrazione dall'imposta spetta nella misura del 75% della spesa sostenuta;
  • il passaggio a due classi di rischio inferiori, la detrazione spetta nella misura dell'85%.

Sismabonus 2020: eliminato lo sconto in fattura

La Legge di Bilancio per il 2020 ha abrogato i commi 2, 3 e 3-ter, dell'art. 10 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34 (c.d. Decreto Crescita). Eliminata, quindi, la possibilità di convertire la detrazione fiscale prevista per gli interventi di riduzione del rischio sismico in sconto di pari importo che l'impresa dovrà applicare in fattura.

Sismabonus 2020: la cessione del credito

Per le spese sostenute sulle parti condominiali resta ferma la possibilità di cedere il corrispondente credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi o ad “altri soggetti privati” (persone fisiche, anche se esercitano attività di lavoro autonomo o d’impresa, società ed enti). Non è possibile, invece, cederlo a istituti di credito, intermediari finanziari e amministrazioni pubbliche.

Sismabonus 2020: l'acquisto di case antisismiche

Con l'art. 46-quater del Decreto legge n. 50/2017 è stata prevista l'estensione del Sismabonus anche per l’acquisto di case antisismiche. In particolare, se gli interventi per la riduzione del rischio sismico che danno diritto alle più elevate detrazioni del 70 o dell’80% sono effettuati nei Comuni che si trovano in zone classificate a “rischio sismico 1, 2 e 3”, mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici, chi compra l’immobile nell’edificio ricostruito può usufruire di una detrazione pari al:

  • 75% del prezzo di acquisto della singola unità immobiliare, come riportato nell’atto pubblico di compravendita, se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a una classe di rischio inferiore;
  • 85% del prezzo della singola unità immobiliare, risultante nell’atto pubblico di compravendita, se la realizzazione degli interventi comporta una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio a due classi di rischio inferiore.

Sismabonus 2020: le linee guida per la classificazione di rischio sismico delle costruzioni

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha recentemente pubblicato il Decreto 09/01/2020, n. 24 recante "Sismabonus - Linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni nonché le modalità per l'attestazione, da parte di professionisti abilitati, dell'efficacia degli interventi effettuati. Modifiche al DM 58 del 28/02/2017".

Il nuovo Decreto ministeriale n. 24/2020 modifica il Decreto ministeriale n. 58 del 28/2/2017, a seguito delle intervenute disposizioni regionali in materia edilizia, nonché alle disposizioni legislative nazionali e provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate in ordine all’applicabilità delle agevolazioni previste estendendole anche al caso di demolizione e ricostruzione di immobili.

L’Allegato A contiene le nuove linee guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni aggiornate al 9 gennaio 2020 mentre nell’Allegato B è riportato il nuovo schema per l’asseverazione da parte del professionista tecnico relativa alla Classificazione sismica predisposta ai sensi dell’articolo 3, comma 6 del Decreto Ministeriale n. 58 del 28/02/2017 e successive modifiche ed integrazioni.

Sismabonus 2020: la guida dell'Agenzia delle Entrate

L'Agenzia delle Entrate ha predisposto la guida "Sismabonus: la detrazione per gli interventi antisismici" (in attesa di aggiornamento alla nuova legge di Bilancio)

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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