Bando borghi storici al Sud: cosa prevede, i destinatari, gli interventi ammissibili e la scadenza
Ecco il bando Borghi storici al Sud che sostiene progetti innovativi di sviluppo turistico
Valorizzare le destinazioni del sud con un alto potenziale ma ancora non pienamente riconosciute come “mete turistiche” che possono beneficiare di un’azione volta a generare una migliore distribuzione dei flussi di visitatori attraverso l’allargamento dell’offerta e un’esperienza turistica più vicina alle nuove tendenze della domanda.
È questo il principale obiettivo dell'importante bando pubblicato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MiBACT) che ha messo a disposizione dei borghi storici del sud 30 milioni di euro per progetti di “riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni delle regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia”. Di questi 20 milioni sono destinati ai Comuni fino a 5.000 abitanti, mentre gli altri 10 milioni ai Comuni fino a 10.000 che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO).
Borghi storici al Sud: l'oggetto del bando
Interventi per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione, attraverso il restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché elementi distintivi del carattere identitario. L’intervento mira altresì a sostenere progetti innovativi di sviluppo turistico che favoriscano processi di crescita socio-economica nei territori beneficiari, anche al fine di promuovere processi imprenditoriali che ne accrescano l’occupazione e l’attrattività.
Borghi storici al Sud: i destinatari
I Comuni delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, in possesso delle seguenti caratteristiche al momento della presentazione della domanda:
A. popolazione residente, risultante dai dati ISTAT al 31 dicembre 2018, fino a 5.000 abitanti, a valere sulle risorse dell’Asse 1b del Programma di Azione e Coesione Complementare al PON Cultura e Sviluppo (FESR) 2014-2020;
oppure
B. popolazione residente, risultante dai dati ISTAT al 31 dicembre 2018, fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO) ai sensi dell’art. 2, lettera A) del Decreto Ministeriale n. 1444/1968 e successive modifiche, a valere sulle risorse della linea di azione 3.b. del Piano operativo “Cultura e Turismo” (FSC) 2014-2020.
Ogni Comune può presentare una sola domanda di finanziamento
Borghi storici al Sud: interventi ammissibili
Sono ammessi al bando i seguenti interventi:
- recupero e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e/o spazi pubblici;
- realizzazione di percorsi ciclabili e/o pedonali per la connessione e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale (musei, monumenti, siti Unesco, biblioteche, aree archeologiche e altre attrattive culturali, religiose, artistiche, ecc.);
- erogazione dei servizi di informazione e comunicazione per l’accoglienza (info point, visitor center, etc.), volti a favorire la fruizione del patrimonio culturale tangibile e intangibile, anche attraverso tecnologie avanzate e strumenti innovativi (prodotti editoriali e multimediali, portali informativi, pannelli interattivi, audioguide, realtà aumentata, ecc.);
- valorizzazione e ampliamento dell’offerta culturale, attraverso la realizzazione di attività e servizi artistici (installazioni, videoproiezioni, digital art, land art, ecc.), in luoghi potenzialmente interessanti sotto il profilo turistico;
- realizzazione e promozione di itinerari culturali, tematici, percorsi storici e visite guidate, anche attraverso il restauro e l’apertura al pubblico di siti;
- valorizzazione di saperi e tecniche locali (artigianato locale, tecniche costruttive e lavorazioni dei materiali secondo le tradizioni locali, ecc.) anche attraverso attività esperienziali aventi ad oggetto gli elementi simbolici del carattere identitario dei luoghi;
- miglioramento dell’accessibilità e della mobilità nei territori.
Gli interventi da realizzare dovranno ricadere nell’ambito dei seguenti CPV - Common Procurement Vocabulary:
- CPV 79952100-3 - Servizi di organizzazione di eventi culturali
- CPV 92000000-1 - Servizi ricreativi, culturali e sportivi
- CPV 92500000-6 - Servizi di biblioteche, archivi, musei e altri servizi culturali
- CPV 45220000-5 - Opere d'arte e strutture
- CPV 34928400-2 - Arredo urbano
- CPV 45454100-5 - Lavori di restauro
- CPV 45212300-9 - Lavori di costruzione di edifici per l'arte e la cultura
Borghi storici al Sud: le spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le seguenti spese:
- Servizi e forniture;
- Lavori edili, strutturali e impiantistici;
- Collaboratori e consulenti;
- Spese generali;
- Servizi di architettura e ingegneria (art.46 Dlgs. 50/2016) per la progettazione degli interventi;
- Servizi per la pianificazione economico-finanziaria e gestionale.
Borghi storici al Sud: il finanziamento concedibile
Il finanziamento, non cumulabile con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari, è concesso nella forma del contributo a fondo perduto, pari al 100% delle spese ammissibili. Il contributo massimo concedibile per beneficiario è di 1.000.000 di euro, IVA compresa.
Borghi storici al Sud: termini e modalità di presentazione della domanda
Ogni Comune può presentare una sola domanda di finanziamento da trasmettere entro e non oltre il 13 aprile 2020 esclusivamente all'indirizzo PEC mibac-sg.servizio2@mailcert.beniculturali.it indicando nell'oggetto la dicitura: "MiBACT – Interventi di riqualificazione e valorizzazione turistico-culturale dei Comuni – Domanda di finanziamento”, utilizzando la domanda di partecipazione allegata.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it