Decreto Semplificazioni e Codice dei contratti, Assistal: 'Inaudito innalzamento fino a 5 milioni di euro per appalti senza gara'
Assistal contraria alla proposta di modifica al Codice dei contratti contenuta nel DL Semplificazioni per l'innalzamento della soglia degli appalti senza gara
“Come ricordato dal Presidente dell’Anac Francesco Merloni il sistema non funzionerà meglio togliendo le regole".
Questo il commento di Angelo Carlini, Presidente ASSISTAL, in merito alle proposte di modifica al Codice dei contratti contenute nel Decreto Semplificazioni che entra a gamba tesa sulle procedure di aggiudicazione previste dal D.Lgs. n. 50/2016.
Decreto Semplificazioni e Codice dei contratti: le nuove procedure di aggiudicazione
L'attuale bozza del Decreto Semplificazioni prevede, infatti, l'applicazione di una disciplina a tempo (fino al 31 luglio 2021) per le procedure di affidamento. In particolare:
- affidamento diretto per lavori, servizi e forniture di importo inferiore a 150.000 euro;
- procedura negoziata, senza bando, previa
consultazione:
- di almeno cinque operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una differenziazione territoriale degli invitati, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, per l’affidamento di servizi e forniture di importo pari o superiore a 150.000 euro e fino alle soglie comunitarie;
- di almeno cinque operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una differenziazione territoriale degli invitati, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, per l’affidamento di lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 350.000 euro;
- di almeno dieci operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una differenziazione territoriale degli invitati, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, per l’affidamento di lavori di importo pari o superiore a 350.000 euro e inferiore a un milione di euro;
- di almeno quindici operatori economici, ove esistenti, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti, che tenga conto anche di una differenziazione territoriale degli invitati, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, per l’affidamento di lavori di importo pari o superiore a un milione di euro e fino alle soglie comunitarie.
Decreto Semplificazioni e Codice dei contratti: Assistal contraria
In pratica, se queste modifiche dovessero essere confermate con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Semplificazioni, le gare vere e proprie saranno bandite solo per il sopra soglia. "ASSISTAL - afferma il Presidente ASSISTAL - è, da sempre, contraria alle logiche della procedura negoziata poiché accentua quei fenomeni distorsivi che possono derivare dalla discrezionalità della stazione appaltante. Tuttavia, per rispondere alle esigenze del mercato, come accade tuttora, per importi molto ridotti, tale istituto può rappresentare un vantaggio in termini di velocità dei procedimenti e di opportunità per le PMI; al contrario, un innalzamento della soglia secondo i parametri comunitari, vale a dire più di 5 milioni di euro, è una scelta incomprensibile e controproducente. Non è difficile immaginare quali potrebbero essere gli esiti di trattative dirette su appalti di cifre così elevate. Inoltre, come risaputo, il tessuto produttivo italiano è per lo più composto da Piccole e Medie Imprese, le quali si troveranno dinanzi ad un eccezionale restrizione del mercato, in quanto le stazioni appaltanti tenderanno ad accorpare gli oggetti degli appalti riducendo enormemente le chance di lavoro”.
“Quello che auspichiamo - conclude il Presidente Angelo Carlini - è una rivisitazione del principio di rotazione attraverso l’introduzione di limiti numerici per gli operatori partecipanti e la riproposizione del sopralluogo, al fine di evitare che ad appalti con importi di moderata entità possano rispondere un numero eccessivo di imprese, alcune delle quali geograficamente lontane dal luogo dell’appalto. Questo meccanismo finisce per provocare effetti negativi che rispondono esclusivamente a logiche di competitività, quali, ad esempio, la mancata applicazione dell’istituto della trasferta, espressamente previsto dal nostro CCNL”.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it