Superbonus 110%: su quali immobili, per quali interventi e perché si rinuncia alle detrazioni fiscali del 110%?
Superbonus 110%: quanti italiani pensano di utilizzarlo? per quali interventi? perché c'è chi rinuncia alle detrazioni fiscali previste dal Decreto Rilancio?
Il D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge n. 77/2020, e la pubblicazione di tutti i provvedimenti attuativi hanno dato il via nel nostro ordinamento alle nuove detrazioni fiscali del 110% (c.d. superbonus) per gli interventi di riqualificazione energetica (ecobonus) e riduzione del rischio simico (sismabonus).
- Superbonus 110%: vantaggio garantito per chi potrà usufruirne
- Superbonus 110%: per quali immobili?
- Superbonus 110%: detrazione, sconto in fattura o cessione del credito?
- Superbonus 110%: gli interventi trainanti e trainati
- Superbonus 110%: gli interventi più richiesti
- Superbonus 110%: perché si rinuncia a questa detrazione fiscale?
Superbonus 110%: vantaggio garantito per chi potrà usufruirne
Tralasciando le considerazioni di natura filosofica sulla completa gratuità degli interventi, le nuove detrazioni fiscali del 110% rappresentano una grandissima opportunità per rendere meno energivori e più sicuri gli immobili italiani e al contempo un enorme vantaggio per chi potrà accedere alle agevolazioni.
Ma quanti sono gli italiani che hanno i requisiti per accedere alle nuove detrazioni fiscali del 110%? ha risposto a questa domanda un'indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat (Metodologia: n. 1.009 interviste CAWI con un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta in età compresa fra 18 e 74 anni) sull’intero territorio nazionale. Indagine condotta tra il 18 ed il 20 settembre 2020) che, interrogando un campione rappresentativo della popolazione nazionale, ha evidenziato come quasi 1 individuo su 2 (48,6%), pari a più di 21 milioni di italiani, abbia intenzione di utilizzare l’agevolazione; il che vuol dire che sono oltre 9 milioni i nuclei familiari interessati dal provvedimento.
Superbonus 110%: per quali immobili?
L'indagine di Facile.it evidenzia anche che dai dati emerge come:
- più di 11,7 milioni di italiani (55%), tra coloro che hanno dichiarato di voler usufruire del bonus, lo faranno per il condominio in cui risiedono;
- il 29,3%, pari a più di 6.250.000 individui, lo utilizzerà per la casa unifamiliare di residenza. Questa percentuale aumenta fino a raggiungere il 32,1% per gli abitanti del Sud e delle isole, probabilmente perché in questa zona d’Italia le abitazioni unifamiliari sono più diffuse e molti immobili, a causa del loro stato di conservazione, necessitano di interventi importanti.
Piu di 2 milioni, invece, i rispondenti che hanno intenzione di usufruire dell’agevolazione per le seconde case, siano esse un immobile unifamiliare o parte di un condominio.
Superbonus 110%: detrazione, sconto in fattura o cessione del credito?
Ricordiamo pure che mentre l'art. 119 del Decreto Rilancio ha previsto la detrazione fiscale da ripartire in 5 quote annuali di pari importo, il successivo art. 121 stabilisce che i soggetti che sostengono, negli anni 2020 e 2021, le spese per gli interventi che accedono al Superbonus (ma anche molti altri) possono optare, in luogo dell'utilizzo diretto della detrazione, per un contributo, sotto forma di:
- sconto in fattura fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest'ultimo recuperato sotto forma di credito d'imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
- cessione del credito d'imposta di importo corrispondente alla detrazione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari con facoltà di successiva cessione.
Le modalità attuative per poter scegliere una delle due opzioni sono state definite con i provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle Entrate 8 agosto 2020, prot. n. 283847 e 12 ottobre 2020, prot. n. 326047.
L'indagine condotta sa Facile.it ha evidenziato che tra coloro che hanno dichiarato di volerne usufruire per un condominio:
- il 46% cederà il credito di imposta;
- il 42,9% detrarrà quanto possibile nella dichiarazione dei redditi;
- il 21,6% userà lo sconto in fattura.
In riferimento alla detrazione per una casa unifamiliare:
- il 45,3% ha dichiarato di voler cedere il credito di imposta alla banca o altri soggetti;
- il 43,8% pensa di detrarre quanto possibile nella dichiarazione dei redditi;
- il 18,6% usufruirà dello sconto in fattura.
Superbonus 110%: gli interventi trainanti e trainati
L'art. 119 del Decreto Rilancio definisce alcuni interventi che accedono direttamente al superbonus 110%, i cosiddetti interventi trainanti, e altri che possono accedere al superbonus sono se eseguiti congiuntamente ad uno degli interventi trainanti, i cosiddetti interventi trainati.
Entrando nel dettaglio, rientrano tra gli interventi trainanti:
- l'isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali o inclinate che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25%;
- gli interventi sulle parti comuni per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale;
- gli interventi sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti;
- gli interventi di relativi all'adozione di misure antisismiche.
Mentre, gli interventi trainati sono quelli di:
- efficientamento energetico delle unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio;
- acquisto e la posa in opera delle schermature solari;
- acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti.
Il requisito del doppio salto di due classi energetiche dell'edificio può essere raggiunto effettuando congiuntamente uno o più interventi trainanti insieme ad uno o più interventi trainati.
Una volta effettuato uno o più interventi che consentono il doppio salto di classe energetica è possibile portare in detrazione al 110% anche l'installazione delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Nel caso sia realizzato un intervento trainante di miglioramento sismico, la detrazione del 110% è riconosciuta anche per la realizzazione di sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici.
Il Superbonus si applica alle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica e sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati contestuale o successiva all’installazione degli impianti medesimi. In questo caso la maggiore aliquota è subordinata alla:
- installazione degli impianti eseguita congiuntamente ad uno degli interventi trainanti di isolamento termico delle superfici opache o di sostituzione degli impianti di climatizzazione nonché antisismici che danno diritto al Superbonus;
- la cessione in favore del GSE dell’energia non auto-consumata in sito ovvero non condivisa per l’autoconsumo.
Superbonus 110%: gli interventi più richiesti
L'indagine condotta da Facile.it ha evidenziato che tra coloro che hanno intenzione di usufruire del Superbonus:
- più di 1 italiano su 2 (58,2%), pari a quasi 12,4 milioni di individui, pensa di ricorrere al bonus al 110% per l’intervento di isolamento termico (cappotto termico), percentuale che sale fino al 63,4% tra i residenti del Sud e delle isole;
- più di 7.300.000 (34,7%) italiani hanno intenzione di sostituire l’impianto di climatizzazione invernale esistente con impianti centralizzati per il riscaldamento, raffreddamento o fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione;
- il 7,1%, vale a dire più di 1,5 milioni di individui, si dedicherà all’implementazione di misure antisismiche. Sono soprattutto gli abitanti del Centro Italia (10%) a voler ricorrere a questo tipo di intervento.
Superbonus 110%: perché si rinuncia a questa detrazione fiscale?
La convenienza del beneficio fiscale è massima ma c'è chi rinuncia a questa possibilità. Per quale motivo? ha risposto l'indagine di Facile.it che ha evidenziato che più di 3 milioni di italiani che pensavano di utilizzare il superbonus alla fine ha rinunciato a causa della quantità di documenti necessaria. Ad aver desistito per questo motivo sono principalmente i residenti del Nord Est.
Più di 6 milioni (14,4%) hanno ammesso di non aver capito bene come funziona l’agevolazione, percentuale che raggiunge il 17,3% tra coloro che abitano nel Sud Italia.
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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