Emergenza Coronavirus: Il Report della Cabina di regia del 4 dicembre e gli indici Rt e Rpt nazionale e regionali
Emergenza Coronavirus: ecco la situazione aggiornata per gli indici Rt e Rpt nazionale e regionale
Nella conferenza stampa di ieri è stato presentato il Report Coronavirus Covid-19 della Cabina di regia relativo al periodo 23-29 novembre. Nel Report si evidenzia che l’epidemia in Italia seppur mantenendosi grave a causa di un impatto elevato sui servizi assistenziali, continua a mostrare una riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente e questo è un segnale di efficacia delle misure di mitigazione introdotte. Nella maggior parte del territorio la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 1, con tutte le Regioni/PPAA, tranne 5, con un Rt puntuale nel suo valore medio minore di uno.
Nel report di ieri viene, anche, osservato che:
- sebbene la pressione sui servizi sanitari sia ancora molto elevata, si osserva complessivamente un miglioramento dell’epidemia sul territorio nazionale con riduzione della velocità di trasmissione, riduzione dell’incidenza calcolata negli ultimi 14 gg e diminuzione nelle ospedalizzazioni in area medica e in terapia intensiva. Questo quadro nazionale sottende un quadro diversificato a livello Regionale e sub-regionale
- l’incidenza rimane ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile, pertanto è necessario raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori a 1 su tutto il territorio nazionale consentendo un’ulteriore significativa diminuzione nel numero di nuovi casi di infezione segnalati e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari territoriali ed ospedalieri;
- gran parte delle Regioni/PA sono classificate a rischio moderato di una trasmissione di SARSCoV-2 non controllata/gestibile ma l’elevata incidenza e l’attuale forte impatto sui servizi ospedalieri richiede cautela con un continuo monitoraggio e la necessità di mantenere elevata l’attenzione nei comportamenti.
Nel Report è, anche, confermata la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Nel Report è poi:
- ricordato che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine;
- ribadita la necessità di rispettare le misureraccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi.
Mentre al presente articolo alleghiamo la Sintesi nazionale e i Dati indicatori, precisiamo che due sono gli indicatori principali che possono rappresentare in maniera del tutto semplice ed intuitivo l’andamento dell’attuale pandemia: l'indice Rt e l’indice Rpt.
Emergenza Coronavirus: l'indice Rt
L'indice Rt è un valore che rappresenta come varia lo stato di contagiosità in una certa Regione al variare del tempo, che a sua volta dipende da quali misure sono state messe in campo e dalla loro efficacia. L'indice Rt consente di monitorare l'efficacia degli interventi nel corso di un'epidemia e, nello specifico, la soglia indicata per l'allerta, che ad aprile aveva un valore minore o uguale a 1.
Cosa significa?
Che se questo indice è superiore a 1 (come è attualmente in tutte le Regioni), con le misure attualmente vigenti ogni persona si stima ne contagia almeno un'altra. Un elemento non secondario è che il calcolo dell'indice Rt viene effettuato prendendo in considerazione soltanto i casi sintomatici (ospedalizzati o meno) e non gli asintomatici. Questo perché - così come spiega l'Istituto Superiore di Sanità (ISS) - i sintomatici sono casi certi. Ma, com'è ormai chiaro, esiste un numero non precisato di asintomatici che rappresentano potenzialmente un fattore di amplificazione ma che non può essere inserito all'interno di questo indice che, proprio per questo, non può essere l'unico parametro per dare informazioni chiare e corrette sull'andamento dell'epidemia.
Emergenza Coronavirus: l'indice Rt nelle Regioni
La definizione dell'indice Rt per le varie Regioni è predisposta dall'Istituto Superiore di Sanità che la distribuisce settimanalmente ed, in atto, l'ultima rilevazione si riferisce al Report 23-29 novembre in cui l'indice Rt nazionale è pari a 0,91 (1,08 - 1,18 - 1.43 -1,72 quelli dei quattro Report precedenti del 16-22 nov, 9-15 nov, 2-8 nov e del 26ott-1nov ) mentre quelli Regionali sono i seguenti con la precisazione che è riportato tra parentesi l'indice dei quattro Report precedenti:
- Abruzzo Rt = 0,90 (1,11 - 1,29 - 1,35 - 1,54)
- Basilicata Rt = 0,86 (1,22 - 1,54 - 1,63 - 1,99)
- Calabria Rt = 0,94 (0,94 - 1,09 - 1,30 - 1,60)
- Campania Rt = 0,84 (0,94 - 1,30 - 1,58 - 1,57)
- Emilia Romagna Rt = 0,99 (1,11 - 1,20 - 1,40 - 1,63)
- Friuli Venezia Giulia Rt = 1,03 (1,17 - 1,29 - 1,47 - 1,60)
- Lazio Rt = 0,94 (0,96 - 0,90 - 1,04 - 1,36)
- Liguria Rt = 0,69 (0,77 - 0,92 - 1,20 - 1,48)
- Lombardia Rt = 0,97 (1,24 - 1,25 - 1,61 - 2,08)
- Marche Rt = 0,81 (0,97 - 1,27 - 1,35 - 1,29)
- Molise Rt = 1,37 (1,12 - 1,05 - 1,32 - 1,88)
- Piemonte Rt = 0,76 (0,90 - 1,10 - 1,37 -1,97)
- Puglia Rt = 0,92 (1,06 - 1,24 - 1,45 - 1,57)
- Sardegna Rt = 0,67 (0,72 - 0,84 - 1,00 - 1,24)
- Sicilia Rt = 0,84 (1,05 - 1,13 - 1,18 - 1,40)
- Toscana Rt = 1,03 (1,24 - 1,44 - 1,81 - 1,53)
- Umbria Rt = 0,71 (0,86 - 1.09 - 1,43 - 1,53)
- Valle d'Aosta Rt = 0,81 (1.01 - 1,23 - 1,50 - 1,54)
- Veneto Rt = 1,11 (1,23 - 1,23 - 1,29 - 1,56)
- P.A. Bolzano Rt = 0,83 (1,03 - 1,22 - 1,55 - 1,87)
- P.A. Trento Rt = 0,83 (0,90 - 1,07 - 1,32 - 1,61)
Considerato che una delle poche bussole cui possiamo riferirci è quella dei numeri, possiamo affermare che, oggi, nell’ultimo Report gli indici Rt sono diminuiti in quasi tutte le regioni (eccezione in aumento di 0,25 la Regione Molise ) ed, in particolare l’indice Rt è al di sotto di 1 in tutte le regioni con esclusione delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Molise, Toscana, e Veneto. C’è da precisare, però che quasi tutte le Regioni che si trovano con un indice Rt inferiore ad 1 sono in prossimità di tale limite con esclusione delle Regioni Basiliacata, Campania, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta, P.A. Bolzano e P.A. Trento che hanno un indice Rt non soltanto al di sotto di 1 ma ben distante dallo stesso; tutte le altre si trovano con un indice Rt in prossimità di 1 e basterebbe poso per farle transitare al di sopra dell’unità.
Nell’ultima settimana il decremento dell’indice nazionale è stato pari a 0,17 (1,08-0,91) e le Regioni che hanno avuto decrementi pari o maggiore a quello nazionale sono state le seguenti: Baslilicata (0,36), Lombardia (0,27), Sicilia (0,21), Toscana (0,21), Valle d’Aosta (0,20), P.A. Bolzano (0,20).
Emergenza Coronavirus: l'indice Rpt
L'indice Rpt definisce, invece, la percentuale dei positivi (sintomatici o asintomatici) sul numero di tamponi effettuati e, quindi, dà la possibilità di conoscere, giornalmente, utilizzando i dati prelevati dal bollettino della Protezione Civile, una percentuale che indica, per una data Regione, il numero di positivi riscontrati su cento tamponi effettuati: tanto più alta è questa percentuale, tanto più alta è la possibilità che in una data Regione possano trovarsi individui sintomatici o asintomatici che hanno contratto il Covid-19. Tra l'altro sembra che la la soglia indicata per l'allerta, dovrebbe avere un valore minore a 10.
Emergenza Coronavirus: l'indice Rpt nelle Regioni
Con riferimento ai dati del Bollettino della Protezione Civile diffuso ieri l'indice Rpt nazionale è pari a 11,33 (nelle rilevazioni precedenti del 27/11, 20/11, 13/11 e 6/11 era, rispettivamente 12,73, 14,64, 16,05 e 16,14) mentre quelli regionali sono i seguenti con la precisazione che è riportato tra parentesi l'indice dei giorni 27/11, 20/11, 13/11 e 6/11 che coincidono con i giorni in cui sono stati diffusi i tre precdenti report della Cabina di regia (27/11, 20/11, 13/11 e 6/11)
- Lombardia Rpt=10.72 (13,17 - 21,83 - 19,11 - 21,41)
- Piemonte Rpt= 10,23 (13,61 - 17,95 - 23,08 - 22,91)
- Campania Rpt =8,81 (13,11 - 15,28 - 15,99 - 18,86)
- Veneto Rpt =28,54 (20,26 - 21,72 - 20,43 - 16,48)
- Emila-Romagna Rpt =12,12 (10,16 - 11,36 - 11,62 - 9,37)
- Lazio Rpt =7,98 (9,37 - 9,92 - 10,33 - 9,39)
- Toscana Rpt =7,61 (7,41 - 11,97 - 13,45 -16,46)
- Liguria Rpt =7,70 (10,95 - 13,48 - 16,61 - 19,53)
- Sicilia Rpt =13,61 (14,72 - 16,31 - 16,71 - 14,94)
- Puglia Rpt =14,97 (18,27 - 14,41 - 15,96 - 12,24)
- Marche Rpt =10,21 (24,49 - 15,21 - 20,62 - 18,14)
- Umbria Rpt =5,01 (6,60 - 10,64 - 12,05 - 15,80)
- Friuli Venezia Giulia Rpt =11,10 (11,86 - 13,53 - 11,67 - 8,27)
- Abruzzo Rpt =9,62 (12,16 - 15,17 - 14,32 - 12,88)
- P.A. Bolzano Rpt =14,19 (17,82 - 22,40 - 25,76 - 24,08)
- Sardegna Rpt =11,54 (11,25 - 13,34 - 12,65 - 9.71)
- P.A. Trento Rpt =6,49 (6,44 - 7,69 - 4,34 - 7,54)
- Calabria Rpt =11,47 (14,87 - 16,78 - 10,04 - 9,23)
- Valle d'Aosta Rpt =9,22 (14,13 - 21,80 - 12,41 -17,94)
- Basilicata Rpt =8,35 (12,72 - 10,49 - 13,53 -17,04)
- Molise Rpt =11,62 (7,85 - 9,28 7,55 -9,33)
In pratica, quindi, è possibile affermare come con un indice Rpt nazionale pari a 11,33 si abbia la ragionevole certezza di trovare circa 11 positivi su un campione di 100 soggetti; notiamo, poi, che nelle Regioni Campania, Lazio, Toscana, Liguria, Umbria, Abruzzo, Valle d’Aosta, Basilicata e mella P.A. di Trento l’indice è inferiore a 10 mentre nelle seguenti 8 regioni l’indice Rpt si è posizionato ieri su una percentuale più alta di quella media nazionale:
- Veneto Rpt =28,54
- Puglia Rpt =14,97
- P.A. Bolzano Rpt =14,19
- Sicilia Rpt =13,61
- Emila-Romagna Rpt =12,12
- Molise Rpt =11,62
- Sardegna Rpt =11,54
- Calabria Rpt =11,47
Riportiamo, qui di seguito, il grafico relativo all'indice Rpt della media nazionale con la linea di tendenza mobile a 7 giorni (curva tratteggiata).
La situazione sembra, ormai, ben delineata e sembra aver preso una direzione ben definita per i motivi che qui di seguito evidenziamo:
- la linea di tendenza mobile a 7 giorni nel caso nazionale si è appiattita ed ha assunto un andamento quasi orizzontale dal 10 al 17 novembre mentre dal 18 novembre a ieri a iniziato la discesa che in verità ha una pendenza meno accentuata di quella che ha raggiunto il massimo; se, nei prossimi giorni, l'attuale andamento venisse confermato, la discesa sarebbe molto più lunga della salita e potrebbe occupare non soltanto il mese di dicembre ma, anche i primi mesi del 2021;
- la linea di tendenza nelle singole regioni, in parecchi casi non ha un andamento paragonabile a quella nazionale con casi in cui è già evidente l’inizio della discesa.
Da precisare, per ultimo, che le 8 regioni con indice Rpt superiore a quello nazionale sono in atto:
- in area rossa le regioni la Provincia autonoma Bolzano (Rpt=14,19);
- in area arancione le regioni Calabria (Rpt=11,47), Puglia (Rpt=14,97), Emilia Romagna (Rpt=12,12)
- mentre trovano collocazione in area gialla le Regioni Veneto (Rpt=28,54) e Sicilia (Rpt=13,61), Molise (Rpt=11,62), Calabria (Rpt=11,47).
Certamente spicca il caso della Regione Veneto che pur avendo un indice Rt=1,11 e un indice Rpt=28,54 si trova in sona gialla.
Da notare, anche, come:
- la regione Toscana che si trova in zona rossa ha un indice Rt=1,03 ed un indice Rpt =7,61;
- la regione Abruzzo che si trova in zona rossa ha un indice Rt=0,90 ed un indice Rpt=9,62
- la regione Campania che si trova in zona rossa ha un indice Rt=0,84 ed un indice Rpt=8,81
- la regione Valle d’Aosta che si trova in zona rossa ha un indice Rt=0,81 ed un indice Rpt=9,22
- la regione Basilicata che si trova in area arancione ha un indice Rt=0,86 ed un indice Rpt =8,35;
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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