Servizi di ingegneria e architettura: 2020 da record
L'Osservatorio OICE/Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura chiude il 2020 con segno positivo rispetto al 2019
Nonostante la pandemia e il decreto Semplificazioni (dagli operatori ribattezzato decreto complicazioni), il 2020 si chiude positivamente per le gare di progettazione ed, in particolare, per i servizi di ingegneria e architettura.
L'Osservatorio OICE/Informatel
A rivelarlo è l'Osservatorio OICE/Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura che ha evidenziato un boom di domanda pubblica di progettazione ma anche un flop per le procedure "semplificate" previste dal Decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 (c.d. decreto semplificazioni) convertito dalla legge 11 settembre 2020, n. 120.
Entrando nel dettaglio dei numeri evidenziati dall'osservatorio, in totale il numero dei bandi è stato di 3.283 per un valore di 1.044,7 milioni di euro: +10,5% in numero e +82,0% in valore sul 2019. In tutto l’anno i bandi per accordi quadro di progettazione, sono stati 174, il 5,3% del numero totale, per 432,6 milioni di euro, il 41,4% del totale del valore. Se si allarga lo sguardo a tutti i servizi tecnici di ingegneria, architettura messi in gara nel 2020 (verifiche progetti, direzione lavori, sicurezza, assistenze ai Rup, ecc.) i bandi sono stati 6.438 (di più soltanto nel 2006), +8,4% sul 2019 e +60,6% in valore rispetto al 2019, per oltre 2,4 miliardi (il più alto dal 1994). Gli accordi quadro nell’anno sono stati 322, il 5% del totale, con un valore di 798,4 milioni di euro, il 33,9% del totale.
Le dichiarazioni del Presidente OICE
"Nonostante la pandemia - afferma il presidente OICE, Gabriele Scicolone - il mercato pubblico dei servizi di ingegneria e architettura segna uno straordinario record positivo che ci rende particolarmente soddisfatti: per il valore il 2020 è il dato più elevato in assoluto e per il numero è il migliore risultato dal 2006. Si è probabilmente capito che l’ingegneria è un traino dell’economia e la progettazione delle opere, con l’aiuto della tecnologia e la possibilità di lavorare da remoto, sarà motore per i prossimi cantieri nell’anno che è appena entrato. Una tale performance, in parte insperata, è stata raggiunta grazie al forte impulso della domanda pubblica soprattutto delle grandi committenze, come ANAS, Autostrade per l’Italia, RFI. L'apporto degli accordi quadro in particolare è rilevante ed è un elemento positivo, sempre rimarcando che all'aggiudicazione degli accordi bisogna far seguire rapidamente la stipula dei contratti attuativi, vero momento in cui si concretizza il lavoro per professionisti e società, perché le aggiudicazioni non rimangano “sterili”. Notiamo che le deroghe approvate nel 2019 per gli appalti integrati, poi prorogate, hanno contribuito anch'esse a mettere sul mercato molte progettazioni esecutive anche di rilievo: bene, ma rimaniamo convinti che la qualità della progettazione sia garantita da appalti di sola progettazione e questo varrà anche in prospettiva per gli interventi del Recovery Plan. Adesso occorre fare partire la domanda privata, soprattutto quella legata al superbonus 110%”.
Il boom della progettazione
A dicembre si è registrato un risultato esplosivo: le gare di progettazione sono state 422 per 331,6 milioni di euro, rispetto al mese di novembre crescono del 30,2% in numero e del 567,0% in valore; rispetto a dicembre 2019 crescono del 14,7% in numero e del 417,8% in valore. Riprende nel mese la pubblicazione dagli accordi quadro per gare di progettazione: ANAS con tre bandi, divisi in 32 lotti, ha raggiunto i 168,0 milioni di euro, Autostrade per l’Italia con un bando in quattro lotti 22,7 milioni di euro. In totale nel mese per accordi quadro pubblicati 39 bandi, il 9,2% del numero totale, per 191,0 milioni di euro, il 57,5%. Al netto degli accordi quadro i dati del mese si riducono a 403 in numero e a 140,6 milioni di euro in valore.
Meglio le gare agli affidamenti diretti
Delle 422 gare pubblicate nel mese per progettazione ben 158, il 37,4%, hanno riguardato affidamenti sotto i 75.000 euro, mentre il loro valore stimato, 6,0 milioni di euro, è stato pari ad appena il 1,83%. Questa numerosità segnala che le stazioni appaltanti danno la preferenza alle procedure ad evidenza pubblica contro gli affidamenti diretti.
Anno di record per l'appalto integrato
Anche per gli appalti integrati il 2020 è un anno da record: sono stai pubblicati 505 bandi per 9.589,5 milioni di euro di lavori, con una crescita del 140,5% nel numero e del 190,1% nel valore rispetto al 2019 e questo nonostante la frenata di dicembre. Nell'ultimo mese sono stati 58 i bandi pubblicati, con valore complessivo dei lavori di 579,8 milioni di euro e con un importo dei servizi stimato in 9,0 milioni di euro. Rispetto al mese di novembre il numero è calato del 18,3% e il valore del 71,2. Il confronto con il mese di dicembre del 2019 vede una crescita del 123,1% nel numero e una diminuzione del 36,3% nel valore. Dei 58 bandi pubblicati nel mese 50 hanno riguardato i settori ordinari, per 5,6 milioni di euro di servizi, e 8 i settori speciali, per 3,4 milioni di euro di servizi.
Il mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura
Il mercato di tutti i servizi di ingegneria e architettura a dicembre tocca il picco massimo degli ultimi anni, infatti le gare pubblicate sono state 675 per un valore di 442,9 milioni di euro, +14,0% in numero e +160,7 in valore sul precedente mese di novembre, rispetto a dicembre 2019 il numero cala dell’1,9% ma il valore cresce del 153,0%. Gli accordi quadro pubblicati nel mese sono stati 44 bandi, il 6,5% del numero totale, per 219,2 milioni di euro, il 49,5%. Al netto degli accordi quadro i dati del mese si riducono a 631 in numero e a 223,7 milioni di euro in valore.