IV Trim. 2020 con mercato immobiliare in ripresa
Mercato immobiliare (residenziale e non): Nell’ultimo trimestre 2020 +8,8% per le abitazioni +12,1% per il settore non residenziale
L'Agenzia delle Entrate ha reso disponibili le statistiche trimestrali e i report curati dall’Osservatorio del mercato immobiliare che monitorano l’andamento delle compravendite nel mercato residenziale e non residenziale, aggiornati al IV trimestre 2020.
Mercato immobiliare: il rapporto sul settore residenziale
Il report sul settore residenziale analizza l’andamento delle compravendite di abitazioni disaggregando i dati in base alle aree geografiche, ai Comuni capoluogo e non, e alle dimensioni. Il rapporto presenta anche un approfondimento dedicato alle 8 principali città italiane e riporta i dati relativi anche alle pertinenze delle abitazioni, ai box e ai posti auto, sia nazionali che per area territoriale.
Dal rapporto emerge, per le compravendite residenziali, una
variazione tendenziale positiva dell’8,8%, rispetto allo stesso
trimestre del 2019, quasi triplicata rispetto alla precedente
rilevazione (+3% nel 3° trimestre 2020 rispetto al 3° trimestre
2019).
I dati delle compravendite diffusi nel rapporto nel dettaglio
mensile evidenziano un aumento tendenziale di acquisti di
abitazioni, rispetto al 2019, più contenuto a ottobre 2020 (+2,9%,
con oltre 59mila abitazioni transate), una forte accelerazione a
novembre (+13,6%, con circa 56mila unità transate) e un analogo
rialzo di compravendite a dicembre (+10,6%, con quasi 68mila
abitazioni transate). Ma è nei comuni non capoluogo, dove sono
state compravendute nel 4° trimestre 2020 quasi 126 mila
abitazioni, che sono stati rilevati i tassi tendenziali positivi
più elevati: +6,6% a ottobre, +16% a novembre e +13,3% a
dicembre.
Esaminando i dati del report nel dettaglio delle aree territoriali italiane, emerge nel 4° trimestre 2020 un unico dato negativo, ma di lieve entità, per il tasso tendenziale rilevato nei capoluoghi del Sud, -0,1% rispetto al 4° trimestre del 2019. Al Centro si registra la più alta crescita degli scambi (+12,3%), trainata dal deciso rialzo di compravendite nei comuni minori (+16,8%), ma anche del buon rialzo dei volumi di compravendita nei comuni capoluogo (+6,9%), il più alto tra le aree del Paese. Nelle Isole, capoluoghi e non capoluoghi mostrano rialzi molto simili. Nelle aree del Nord, la distanza dei tassi tendenziali, tra capoluoghi e comuni minori, rimane elevata: +1% nei capoluoghi e oltre il 10% negli altri comuni.
15mila abitazioni in più scambiate
Nell’ultimo trimestre del 2020 sono state quasi 15mila in più le
abitazioni compravendute rispetto allo stesso periodo del 2019,
raggiungendo quota 183.381 unità scambiate, con una crescita più
marcata nei Comuni minori (+11,8%) rispetto ai Comuni capoluogo
(+2,9%). Tra le grandi città, Roma (+7,9%) e Genova (+8,4%) sono
quelle che hanno fatto un deciso balzo in avanti, mentre sono
sostanzialmente stabili gli scambi a Palermo, Napoli e Torino.
Ancora inferiori alle compravendite di fine 2019, invece, Milano,
Bologna e Firenze, anche se le perdite sono più attenuate, con un
tasso negativo non più a due cifre.
A livello geografico è il Centro a registrare i picchi di
incremento (+12,3%), trainato soprattutto dalle compravendite nei
Comuni minori (+16,8%) ma anche del buon rialzo dei volumi di
compravendita nei Comuni capoluogo (+6,9%).
Boom di cantine e soffitte
A fine 2020 aumenta notevolmente la propensione ad acquistare, insieme all’abitazione, uno spazio pertinenziale. La crescita di compravendite di cantine e soffitte è stata, infatti, del 48,3%, con incrementi notevoli soprattutto nelle aree del Nord-Ovest (+71,2%), del Nord-Est (+56,4%) e del Centro (+42,8%).
Tendenza positiva anche per il mercato dei box e dei posti auto (+11,1%), che segue alla debole ripresa già registrata nel trimestre precedente (+4,3%).
Mercato immobiliare: il rapporto sul settore non residenziale
Il report sul settore non residenziale si concentra sul trend del settore terziario-commerciale e su quello produttivo, con i dati suddivisi sia per area geografica sia per tipologia: uffici e studi privati, negozi e laboratori, depositi commerciali e autorimesse, anche in questo caso con un focus sulle grandi città.
Dopo un primo semestre caratterizzato da un vero e proprio
crollo del mercato immobiliare, compreso il settore non
residenziale, per effetto delle misure adottate dal governo in
relazione all’emergenza sanitaria, nella seconda parte del 2020 si
è avuto un parziale recupero nei volumi di compravendita, risultati
in gran parte dei segmenti superiori rispetto agli analoghi mesi
del 2019, per quanto non abbastanza da riequilibrare il dato
annuale.
Nel quarto trimestre, in particolare, le compravendite del non
residenziale sono aumentate, rispetto all’anno precedente, quasi
del 10% (+9,7%, per l’esattezza) in termini aggregati; il tasso più
rilevante si è avuto nel comparto terziario-commerciale (+12,1%),
che è anche il più consistente in termini assoluti (oltre la metà
dell’intero mercato del settore non residenziale), mentre il
comparto produttivo agricolo, che rappresenta comunque solo poco
più dell’1% del totale, è risultato l’unico in controtendenza, con
un calo dei volumi di compravendita dell’11,9 per cento.
In allegato i due report.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it