Sismabonus: chiesta la revisione della classificazione sismica del territorio siciliano
Parte da Caltanissetta la richiesta di revisione della classificazione sismica della Regione Siciliana necessaria per la fruizione del Sismabonus
Lo scorso 9 Marzo l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta ha inviato alla Presidenza della Regione Siciliana ed agli Assessori della Giunta regionale un documento con cui si richiede l'aggiornamento della classificazione sismica del territorio della nostra Regione.
Le motivazioni della richiesta traggono origine dalla incongruenza tra la classificazione della Delibera di Giunta Regionale n. 408 del 19/12/2003, e i parametri sismici contenuti della normativa nazionale: i Comuni allora classificati in zona 4 adesso sono classificabili in zona 3.
Se da un lato, nel territorio dei Comuni attualmente classificati in zona 4, i parametri sismici della norma nazionale devono essere impiegati nella progettazione di edifici nuovi o per gli interventi su edifici esistenti, d'altro canto non è possibile usufruire del Sismabonus, previsto solo per le zone 1, 2 e 3.
Il Sismabonus è stato introdotto con il D.L. 63/2013 per gli edifici in zona sismica 1, successivamente il D.L. n. 34/2019 ha esteso la detrazione anche alle zone classificate a rischio sismico 2 e 3. Nel 2020, con il D.L. n. 34, i benefici del Sismabonus sono stati incrementati fino al 110% per gli edifici residenziali.
Quindi i Comuni oggi erroneamente classificati in zona 4, da oltre 2 anni non possono usufruire di un'importante occasione per mettere in sicurezza gli edifici dal punto di vista sismico.
Il problema si risolve con estrema facilità, come ha dimostrato la Regione Veneto, dove la Giunta Regionale, su proposta della vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, ha da poco ha approvato una delibera di aggiornamento dell’elenco delle zone sismiche e una nuova mappa delle stesse.
Per tale ragione il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Caltanissetta, Nuccio Cannizzaro, ed il Consiglio, in base ad un documento di studio redatto dalla Commissione Strutture, ha voluto portare all'attenzione dell'Amministrazione Regionale la questione confidando che venga immediatamente compresa l'urgenza e l'importanza di tale aggiornamento.