Decreto Liquidità e agevolazioni prima casa: la sospensione dei termini
L'Agenzia delle Entrate risponde all'istanza sulla dilatazione dei termini per le agevolazioni prima casa prevista dal Decreto Liquidità
Decreto liquidità, agevolazioni prima casa e sospensione dei termini. Una società chiede all'Agenzia delle Entrate di risolvere alcuni dubbi su questi argomenti. In particolare, la società vorrebbe cedere un immobile, ma l'acquirente potrebbe beneficiare delle agevolazioni "prima casa" se questo immobile fosse stato venduto entro 18 mesi dalla conclusione dei lavori, ovvero a settembre 2020. Il Decreto liquidità ha previsto una dilatazione dei termini per le agevolazioni prima casa, sospendendo il decorso del termine per il periodo che va dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020. L'Agenzia chiarisce con la risposta n. 205/2021.
Cosa dice il "Decreto liquidità"
Ad aprile dello scorso anno, il governo ha approvato il "Decreto liquidità", (decreto legge n.23/2020) che, nello specifico all'articolo 24, dispone la sospensione dei termini previsti dalla tariffa agevolata da febbraio 2020 a dicembre 2020 per evitare la decadenza dell'agevolazione "prima casa".
I 18 mesi e la sospensione
La società ha chiesto dunque se questi mesi di sospensione possono essere "saltati" nel calcolo dei 18 mesi standard per poter beneficiare dell'agevolazione "prima casa". Ma, spiega l'Agenzia delle Entrare, considerato che il "Decreto liquidità" non prevede espressamente alcuna sospensione dei termini, e "tenuto conto che si tratta di una norma agevolativa a carattere speciale la cui estensione non è consentita", la società non potrà beneficiare della sospensione. Allo stesso modo, precisano ancora gli uffici, questi termini non si ritengono prorogati in riferimento alla sospensione dei termini nei procedimenti amministrativi ed effetti degli atti amministrativi in scadenza.
Documenti Allegati
Risposta Agenzia delle Entrate 25 marzo 2021, n. 205