Superbonus 110%: la consultazione del CNI per la semplificazione
Ingegneri a rapporto per rispondere alla consultazione del Centro Studi CNI per stimare l’impatto di un semplificazione documentale per il Superbonus
Arriva dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) la consultazione, svolta in collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica, che ha lo scopo di raccogliere informazioni utili a stimare l’impatto atteso da un’eventuale semplificazione documentale diretta ad accelerare l’attuazione del Superbonus.
Superbonus 110%: la semplificazione dello stato legittimo
Come evidenziato dal CNI, la prima grande semplificazione sulla quale si sta ragionando all’interno di un Decreto Legge di prossima pubblicazione, riguarda l’eliminazione dell’attestazione dello stato legittimo. La necessità di attestare la conformità edilizia e urbanistica degli immobili sta infatti rappresentando un freno alla misura, in quanto:
- ne rallenta l’attuazione (si sono infatti registrate, anche a causa della situazione di emergenza, attese fino a 6 mesi per l’accesso agli archivi edilizi);
- ne distorce l’utilizzo, impedendo l’accesso al Superbonus agli edifici più risalenti (e quindi meno efficienti), in quanto spesso caratterizzati da piccole irregolarità.
L’obbligo determina peraltro una spesa improduttiva (il costo per l’ottenimento dell’attestazione). Tale spesa, in quanto detraibile, rappresenta un costo per l’erario. La sua eliminazione consentirebbe quindi un reinvestimento in spesa produttiva (costi di progettazione e realizzazione delle opere) nell’ambito della medesima misura.
Il questionario del CNI
Il questionario, rivolto ai professionisti che nel corso degli ultimi 12 mesi sono stati impegnati professionalmente in interventi relativi al c.d. “Superbonus” (art.119 del d.l. 34/20), è finalizzato a raccogliere dati utili a stimare gli effetti attesi dall’intervento di semplificazione in relazione alle tre dimensioni citate: accelerazione dell’attuazione, risparmio di spesa improduttiva da reinvestire, recupero di efficienza della misura.
Pur considerando che i dati richiesti presentano una naturale variabilità (tempi e costi delle procedure sono infatti funzione delle dimensioni dell’immobile interessato, delle sue caratteristiche, della collocazione, ecc.) si chiede di riportare, per ciascun quesito, un dato medio, ossia un dato riferito a una situazione considerabile come tipica, in relazione all’esperienza del rispondente.
In questionario del Centro Studi del CNI chiede:
- il tempo medio di attesa per l’accesso agli archivi edilizi per la verifica di conformità;
- In quanti casi si verificano irregolarità;
- Quanto sono in percentuale le irregolarità sanabili e quelle non sanabili;
- in cui si renda possibile una sanatoria, il tempo medio per ottenerla nei seguenti casi: zone vincolate e zone non vincolate
- la ricorrenza delle irregolarità edilizie e urbanistiche negli edifici costruiti in epoca antecedente al 1991.