Caro materiali e Superbonus 110%, ANCE: urgente intervenire
In audizione alla Camera ANCE ha parlato del ddl di conversione del Decreto Semplificazioni-bis chiedendo un intervento urgente sul caro materiali e superbonus
È cominciato il percorso di conversione in legge del Decreto Legge n. 77/2021 (Decreto Semplificazioni-bis) e in audizione presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Ambiente della Camera, l'Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha dettagliato le sue valutazioni sull'articolato e proposto alcuni correttivi.
OK alla Governance del PNRR
Preliminarmente l'ANCE ha espresso il suo apprezzamento sulla struttura di governance del PNRR che garantirebbe una chiara distinzione di ruoli e funzioni per una gestione efficace dei fondi, con una forte guida centrale ma con il coinvolgimento di enti locali e partenariato economico e sociale. Nonostante questo sono tante le criticità da dover ancora affrontare.
Molte delle quali relative alla "regole del gioco" ritenute un "dedalo" di norme in cui non è sempre facile orientarsi. Per i lavori pubblici, infatti, ANCE ricorda che al momento dovrebbero concorrere a regolare il settore:
- Regolamento De Lise (DPR 207/2020)
- Codice dei contratti pubblici (D.lgs. 50/2016)
- Linee guide Anac
- Decreto Sblocca Cantieri (n. 32/2019)
- decreto Semplificazioni 1 (n. 76/2020)
- decreto Semplificazioni 2 (n. 77/2021)
- Norme Europee (Direttive UE 23, 24 e 25)
Il caro materiali
Ma non solo. Perché a monte di tutto c'è un problema che è ormai scoppiato in tutta Europa ma sul quale il Governo italiano non è ancora intervenuto: il caro prezzi dei materiali da costruzione. Un problema che secondo ANCE (ma non solo) sta mettendo in ginocchio le imprese in questi mesi sia per il mercato privato che per il mercato pubblico. ANCE ricorda alcune cifre: +150% acciaio, +130% polietilene, +30% rame, +22% bitume, ecc.
Secondo i costruttori italiani occorre una misura urgente che metta a riparo i cantieri del Recovery e del superbonus dalle fluttuazioni dei mercati internazionali.
Il superbonus e la nuova CILA
E anche sul tema del Superbonus 110%, il Presidente ANCE ha sottolineato l'apprezzamento sulla misura di semplificazione degli adempimenti relativi allo stato legittimo e alle verifiche di conformità. "La misura consentirà infatti di snellire il labirinto di norme previsto per l’attuazione degli interventi - afferma il Presidente Gabriele Buia - Positivo anche che per la prima volta si introduca un carattere speciale e prevalente proprio per il perseguimento di un interesse pubblico finalizzato all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente. La disposizione ha, tuttavia, necessità di essere implementata rapidamente soprattutto al fine di non lasciare zone “grigie” e dare maggiore chiarezza sulla sua applicazione sia agli operatori del settore che ai cittadini. L’obiettivo è dare risposte immediate al fine di non bloccare e rallentare gli interventi. Serve subito una specifica modulistica per la presentazione della Cila nell’ambito della quale chiarire tutti gli aspetti interpretativi".
Il Superbonus e gli immobili vincolati
Secondo ANCE "È necessario, inoltre, inserire maggiori semplificazioni sul tema Superbonus e in via generale degli interventi di efficientamento energetico intervenendo anche sulle procedure di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica per gli immobili vincolati e sulle modalità autorizzative di occupazione del suolo pubblico per la realizzazione dei cappotti termici con esonero dal versamento dell’imposta".
Il Superbonus e gli interventi di demolizione e ricostruzione
Altra proposta avanzata dall'ANCE riguarda gli interventi di demolizione e ricostruzione che andrebbero estesi a tutto il 2022, ferma restando la necessità di proroga al 2023 per tutti gli interventi di superbonus. "Si tratta di interventi da incentivare al massimo - afferma Buia - perché costituiscono la vera rigenerazione urbana e che consentono di ottenere il top dell’efficientamento energetico e della messa in sicurezza sismica delle abitazioni delle famiglie italiane".
"Al netto del superbonus - conclude il Presidente ANCE - occorre evidenziare che il decreto è carente di misure per la semplificazione del mercato privato dell’edilizia, che rappresenta la fetta più rilevante dell’attività delle costruzioni".