Ristrutturazioni edilizie: detrazione rate successive sempre possibile
Un contribuente che non ha portato in detrazione la prima rata delle spese sostenute per un intervento di ristrutturazione edilizia, può farlo a partire dalla seconda?
Nel caso un contribuente incapiente, non avendo presentato dichiarazione dei redditi, non abbia potuto usufruire della prima rata di detrazione per spese di ristrutturazione edilizia eseguita nella sua abitazione nel 2019, può comunque richiederla per gli anni successivi?
Ristrutturazioni edilizie e detrazioni: la parola al Fisco
Ha risposto a questa domanda l'Agenzia delle Entrate tramite la sua rivista telematica FiscoOggi. Nel caso sottoposto, un contribuente incapiente non ha potuto inserire la prima rata delle detrazioni fiscali previste per la ristrutturazione della sua abitazione.
La normativa prevede che le spese di ristrutturazione edilizia possono essere portate in detrazione al 50% in 10 quote annuali di pari importo a partire dal primo anno di sostentamento delle spese.
L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che il contribuente, ammesso che esistano tutte le condizioni previste dalla norma, pur non avendo beneficiato delle agevolazioni nei precedenti periodi di imposta, può negli anni successivi richiedere la detrazione, indicando nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi Pf) il numero della rata corrispondente.
Nel caso indicato nel quesito (spese sostenute nel 2019), se il contribuente presenta il modello 730 per il periodo d’imposta 2020, in esso potrà fare richiesta della seconda rata di detrazione, indicando il numero della rata (2) nella corrispondente casella (colonna 8) del rigo E41.