Legge di Bilancio: oltre 36 miliardi per investimenti al MIMS
Stanziate le risorse aggiuntive per infrastrutture ferroviarie, stradali, idriche, mobilità sostenibile e per la realizzazione di opere a supporto di grandi eventi
Con la legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) sono stati assegnati 36,1 miliardi di euro di investimenti di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims).
Legge di Bilancio 2022: le risorse per il MIMS
Le risorse hanno l’obiettivo di potenziare e modernizzare le infrastrutture e i sistemi di mobilità nazionali nell’ottica dello sviluppo sostenibile, in coerenza con i principi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, e con gli obiettivi del Green Deal europeo.
Le risorse allocate nella Legge di Bilancio si affiancheranno a quelle del PNRR fino al 2026, per garantire la continuità degli investimenti fino all’anno 2036, facendo leva su nuove risorse nazionali. In particolare, sono previsti:
- 12,3 miliardi di euro dal 2022 al 2026;
- 11,1 miliardi di euro dal 2027 al 2030;
- 12,6 miliardi di euro dal 2031 al 2036.
In questo modo, arriva a circa 100 miliardi di euro l’impegno economico per investimenti di competenza Mims nei prossimi dieci anni a valere sui fondi del Next Generation EU e del Piano Nazionale Complementare (PNC), sui fondi ordinari a disposizione del Ministero e su ulteriori risorse derivanti dal Fondo Sviluppo e Coesione 2021-27 destinate a infrastrutture e sistemi di mobilità.
Il Fondo per la mobilità sostenibile
Tra le novità introdotte dalla legge di Bilancio c’è il “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile”: dotato di 2 miliardi di euro, esso finanzierà iniziative per la trasformazione del sistema dei trasporti nel quadro della lotta al cambiamento climatico e della riduzione delle emissioni climalteranti.
Il Fondo integra e potenzia gli investimenti previsti dal PNRR indirizzati ai settori che svolgono un ruolo cruciale nella transizione ecologica, coerentemente con quanto previsto dal pacchetto europeo “Fit for 55”, orientato a ridurre del 55% le emissioni di gas climalteranti entro il 2030 e a conseguire la decarbonizzazione entro il 2050.
In particolare, tra gli interventi che potranno attingere alle risorse del Fondo rientrano:
- il rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale;
- l’acquisto di treni a idrogeno sulle linee ferroviarie non elettrificate:
- la realizzazione di ciclovie;
- lo sviluppo del trasporto merci intermodale;
- l'adozione di carburanti alternativi per l'alimentazione di navi e aerei;
- il rinnovo dei mezzi adibiti all'autotrasporto.
Investimenti per infrastrutture ferroviarie
Tra gli investimenti più importanti, quelli sulle infrastrutture ferroviarie. La Legge di Bilancio ha infatti aggiunto 15,9 miliardi di euro destinati a:
- potenziare la linea Adriatica, che la Commissione europea, ha proposto di inserire nella rete europea Ten-T core nell’ambito dell’impegno volto a rafforzare la rete ad Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) del Paese. L’intervento integra quello previsto dal PNRR e dal PNC (25,1 miliardi di euro) finalizzato a portare l’AV/AC nel Sud-Italia, con le tratte Napoli-Bari, Salerno-Reggio Calabria e Palermo-Catania-Messina, a velocizzare le tratte Roma-Pescara e Orte-Falconara e completare assi chiave come la Verona-Brennero o l’attraversamento di Vicenza;
- finanziare i Contratti di Programma RFI per le nuove opere (incluse quelle commissariate) e la manutenzione straordinaria della rete nazionale.
Trasporto pubblico locale e trasporto rapido di massa
Ammontano a 4,7 miliardi di euro le risorse previste per il trasporto pubblico locale e il trasporto rapido di massa, così distribuite:
- 3,7 miliardi di euro per lo sviluppo delle metropolitane nelle grandi aree urbane (Torino, Genova, Milano, Roma e Napoli);
- 1 miliardo di euro per il trasporto rapido di massa (tramvie, busvie, ecc.), che si aggiunge agli investimenti del PNRR e a quelli ordinari di competenza del Ministero per la mobilità locale sostenibile.
Inoltre è stato aumentato il Fondo per il concorso agli oneri del Trasporto Pubblico Locale, che dagli attuali 4,95 miliardi di euro raggiungerà gradualmente i 5,35 miliardi di euro all’anno a partire dal 2026.
Infrastrutture stradali e manutenzione strade, ponti e viadotti
Ben 10,8 miliardi di euro sono destinati al potenziamento e la manutenzione delle infrastrutture stradali.
Di questi:
- 4,5 miliardi di euro sono previsti per il Contratto di Programma 2022-2026 con Anas, che gestisce 32.000 chilometri di rete stradale;
- 1,4 miliardi di euro sono destinati a interventi su ponti e viadotti presenti sulle strade provinciali per il loro adeguamento rispetto alle linee guida emanate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
- 3,3 miliardi di euro sono riservati al miglioramento delle strade di competenza di Regioni, Province e Città metropolitane;
- 1,4 miliardi di euro sono destinati alle autostrade A24 e A25 e alle infrastrutture stradali regionali, con particolare riferimento all’autostrada Tirrenica, al fine di migliorare la mobilità delle regioni interessate (Lazio, Toscana e Liguria), e alla realizzazione dell’autostrada Cispadana.
Infrastrutture idriche e opere pubbliche
440 milioni di euro dal 2022 al 2027 saranno impiegati per la realizzazione del “piano invasi”, basato su progetti già disponibili. Le risorse si aggiungono a quelle destinate al miglioramento delle infrastrutture idriche previsto dal PNRR.
Risorse MIMS: ulteriori fondi in Legge di Bilancio
Infine, sono previsti:
- 384 milioni di euro di investimenti aggiuntivi per infrastrutture legate alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026;
- 1,3 miliardi di euro per la progettazione e la realizzazione delle opere e degli interventi funzionali al Giubileo 2025;
- 255 milioni di euro a supporto del completamento di opere avviate e per la demolizione di opere abusive, oltre che per l’adeguamento dei contratti per opere pubbliche a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime;
- 300 milioni di euro per l'ammodernamento della flotta che opera nelle attività di Search and Rescue (SAR) effettuate delle Capitanerie di Porto;
- 8 milioni di euro per la digitalizzazione dell’attività del Ministero.