Ecobonus caldaie: attenzione alle truffe
Triplicati gli importi delle fatture rispetto a un anno fa. I motivi non sono per nulla chiari, o meglio, poco trasparenti
Le caldaie di ultima generazione saranno a condensazione, ma il fumo intorno è notevole. Dopo le frodi legate alla cessione del credito, una nuova nube si sta addensando all’orizzonte in tema di incentivi fiscali: l’aumento indiscriminato dell’importo delle fatture. In primis appunto quelle delle caldaie, collegate ad alcuni tra i più importanti benefici fiscali, ovvero Ecobonus e Superbonus.
Ecobonus e caldaie: presunte frodi sul 65%
Come ben sappiamo, uno degli interventi di punta (anche perché più semplici da realizzare) per l’efficientamento energetico degli edifici e delle unità immobiliari è la sostituzione della caldaia, che rientra fra gli interventi previsti dal c.d. Ecobonus, con una detrazione fino al 65% della spesa sostenuta, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
L’Ecobonus rientra tra l’altro fra le spese su cui è possibile optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito. Il meccanismo, come nel caso di altri bonus fiscali, ha determinato la fatturazione di importi molto alti e anche poco trasparenti da parte dei fornitori.
Ne avevamo parlato qualche mese fa, analizzando i dati forniti dall'Agenzia delle Entrate relativi alle comunicazioni su sconto in fattura e cessione del credito al 31/12/2021, che evidenziavano problemi sui bonus che non prevedevano alcun controllo tecnico e fiscale e a cui si è cercato di porre rimedio con il D.L. n. 152/2021 (Decreto Antifrode).
Comunicazioni sconto in fattura e cessione del credito al 31/12/2021 |
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Misura fiscale |
Rif. Normativo |
Importo |
Comunicazioni |
Superbonus |
art. 119 del D.L. n. 34/2020 |
13.391.416.571 |
1.339.195 |
Bonus facciate |
art. 1, commi da 219 a 224 della legge n. 160/2019 |
13.623.142.699 |
1.436.490 |
Ecobonus |
art. 14 del D.L. n. 63/2013 |
5.458.928.626 |
1.052.913 |
Bonus ristrutturazione |
art. 16 del D.L. n. 63/2013 |
4.974.423.098 |
932.778 |
Sismabonus |
art. 16-bis, comma 1, lettera i) del TUIR |
967.129.662 |
24.896 |
Colonnine di ricarica |
art. 16-ter del D.L. n. 63/2013 |
1.184.051 |
1.381 |
Totale |
38.416.224.707 |
4.787.653 |
Ancora più interessante la classifica delle frodi fiscali, dove quelle realtive all’Ecobonus occupano il secondo posto e registrano un dato a doppia cifdra, differentemente dalle altre agevolaizoni fiscali.
La classifica delle frodi fiscali |
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Misura fiscale |
Importo |
Bonus facciate |
46% |
Ecobonus |
34% |
Bonus affitti |
9% |
Sismabonus |
8% |
Superbonus |
3% |
Su 4,4 miliardi di euro in presunte frodi, 1,49 derivano proprio da interventi legati all’Ecobonus.
Ne hanno parlato anche le Iene, nel servizio “I furbetti dell'Ecobonus Caldaie", andato in onda il 2 marzo 2022, evidenziando come i costi siano a dir poco triplicati. Mentre fino a un anno fa il costo medio per la sostituzione di una caldaia a condensazione era di circa 1.800-1.900 €, adesso i preventivi che vengono presentati si aggirano tra i 4.800 - 5.200 euro.
Con buona pace dei contribuenti: il 35% della spesa sostenuta dal cliente alla fine equivale alla stessa spesa che avrebbe affrontato senza l’utilizzo degli incentivi, mentre il restante 65% è sostenuto dalle casse dello Stato, con un importante margine di guadagno per i rivenditori, che monetizzano subito le detrazioni cedendo il credito a banche ed istituti finanziari.
Ed è proprio dietro l’utilizzo della cessione del credito che spesso si nascondono i fornitori, imputando ricarichi, anche del 20% in fattura agli oneri bancari sostenuti per la cessione. In sostanza, a pagarli è sempre il cliente oppure lo Stato, mai il venditore.