Programma Gestione Rifiuti: il MITE pubblica la proposta
Stabiliti target, criteri e linee strategiche a cui le Regioni e le Province autonome dovranno attenersi nell'elaborazione dei PGR
Il Ministero della Transizione Ecologica ha pubblicato, nell’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), la proposta di Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR), che rappresenta lo strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione della gestione dei rifiuti.
Valutazione ambientale strategica: la proposta di PNGR del MITE
Previsto dall’articolo 198-bis della legge 152/2006, il PNGR è stato introdotto con il recepimento del pacchetto europeo per l’economia circolare a settembre 2020 e poi inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) come una delle riforme principali della missione sull’economia circolare (M2C1).
Il Programma ha come obiettivo colmare il gap impiantistico, aumentare il tasso di raccolta differenziata e di riciclaggio al fine di sviluppare nuove catene di approvvigionamento di materie prime seconde dal ciclo dei rifiuti, in sostituzione di quelle tradizionali e contribuire alla transizione energetica. La riforma dovrà accompagnare e sostenere i due investimenti del PNRR previsti per l’economia circolare, pari rispettivamente a 1,5 miliardi di euro e 600 miliardi di euro, i cui avvisi, come segnala lo stesso Ministero, si stanno chiudendo proprio in questi giorni.
Ai fini della consultazione pubblica, la pubblicazione del PNGR è prevista dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) ed è necessaria per l’approvazione del Programma. Cittadini e organizzazioni interessate potranno esaminare la bozza di documento e presentare le proprie osservazioni entro 45 giorni dalla pubblicazione.
Gli obiettivi del Programma Nazionale Gestione Rifiuti
Il PNGR fissa i macro-obiettivi, le macro-azioni, i target, definisce i criteri e le linee strategiche a cui le Regioni e le Province autonome dovranno attenersi nella elaborazione dei Piani di gestione dei rifiuti, oltre ad offrire una ricognizione nazionale dell’impiantistica e a fornire gli indirizzi per colmare i gap impiantistici fra le regioni.
Questi i target prefissati:
- aumento del tasso di raccolta differenziata;
- riduzione del numero delle discariche irregolari;
- riduzione del tasso di smaltimento in discarica dei rifiuti urbani al di sotto del 10% al 2035.
L’orizzonte temporale del Programma si sviluppa su sei anni (2022-2028) e prevede questo percorso: partendo dal quadro di riferimento europeo, si orienteranno le politiche pubbliche e verranno incentivate le iniziative private per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare, con la successiva approvazione (o adeguamento) da parte di Regioni e Province autonome, dei rispettivi piani regionali di gestione dei rifiuti entro 18 mesi dalla pubblicazione del PNGR definitivo.
Nel programma viene evidenziata la necessità di adottare a livello regionale pianificazioni basate su una attenta quantificazione dei flussi dei rifiuti. Particolare importanza alla metodologia LCA (Life Cycle Assessment) individuata quale strumento fondamentale per la comparazione degli scenari di gestione (dati di produzione, impianti, flussi), tenendo conto di tutti gli impatti ambientali.