Diagnostica e Qualità: il Centro Diagnostico Tecnoindagini
Le buone regole per la diagnostica delle costruzioni
Il percorso normativo verso una diagnostica di qualità
Viviamo in un Paese, l’Italia, in cui la maggior parte del costruito, delle infrastrutture e degli edifici ha raggiunto un’età avanzata e necessita di controlli, monitoraggi e manutenzioni che sono possibili solo con una reale e precisa conoscenza dello stato di salute della costruzione.
Per questo, negli ultimi anni, il panorama normativo che
riguarda le costruzioni esistenti è cambiato e si è evoluto
notevolmente a partire dalle NTC 2008, le quali introducevano per
la prima volta un capitolo sulle costruzioni esistenti.
Successivamente, nel 2018, le Norme Tecniche per le Costruzioni
hanno introdotto un’altra importante novità: l’esecuzione delle
prove deve essere effettuata a cura di un laboratorio, di cui
all’art. 59 del DPR 380/2001. Questo ha lo scopo di regolamentare
quali attori hanno le competenze per eseguire prove materiali sulle
costruzioni esistenti.
I criteri per una diagnostica efficace sulle strutture esistenti
Personale qualificato
La diagnostica deve essere eseguita da personale con qualifiche e competenze specifiche sulle prove e analisi sui materiali sulle costruzioni esistenti. Si deve garantire la “Perfetta conoscenza delle procedure di prove e delle modalità di funzionamento delle apparecchiature e dei sistemi di acquisizione dei dati” [cit. 633/STC].
Per fare questo, il riferimento sono le certificazioni del personale nelle specifiche metodologie di prova: la UNI EN ISO 9712:2012 e la UNI Pdr 56:2019.
La UNI PdR 56:2019 è la prassi di riferimento che definisce i principi, i criteri e le procedure per la gestione delle attività relative alla certificazione ed al successivo mantenimento della certificazione al livello 1,2 e 3 del personale tecnico addetto alle prove non distruttive (PND) nel campo dell’ingegneria civile. La prassi comprende la competenza nei seguenti metodi di prova:
Questo significa che per eseguire una delle prove sopra descritte è necessario essere in possesso della certificazione specifica che viene rilasciata in seguito ad una serie di esami teorici e pratici. Tale certificazione può essere rilasciata su 3 livelli.
Attrezzature di proprietà
Chi esegue la diagnostica deve avere attrezzature e strumentazioni di proprietà “idonee, periodicamente controllate e soggette sia ad un programma periodico di verifica della taratura che ad un piano di manutenzione che ne garantiscano l’efficienza operativa.” [cit. 633/STC].
Il controllo periodico di verifica del corretto funzionamento e della taratura delle attrezzature sono fondamentali per garantire risultati sempre veritieri e validati, eliminando gli errori che possono generarsi da un malfunzionamento.
Inoltre, l’utilizzo di alcune strumentazioni richiede una formazione specifica del personale, che ne deve conoscere nel dettaglio il funzionamento: questo viene garantito solo attraverso certificazioni specifiche.
Garanzie di qualità
Tutte le procedure, le prove e analisi diagnostiche devono essere parte di processi e metodi tracciati e a norma UNI EN ISO 9001. Affidarsi ad una società certificata nella qualità è un’ulteriore garanzia perché assicura che tutti i processi di analisi sono tracciati in protocolli specifichi con procedure di controllo.
Affidarsi al Centro Diagnostico per le Costruzioni Tecnoindagini
È in questo panorama che Tecnoindagini ha deciso di strutturare il Centro Diagnostico per le Costruzioni: un centro specializzato nella diagnostica, che esegue prove, analisi e protocolli su costruzioni esistenti e nuove, il tutto seguendo una Diagnostica a Filiera Controllata.
Il Centro Diagnostico ha ottenuto l’autorizzazione come Laboratorio Prove Materiali da Costruzione e Laboratorio Prove Materiali sulle Costruzioni Esistenti. Queste due aree completano l’area Protocolli Diagnostici finalizzata all’esecuzione di indagini finalizzate al rilievo di patologie, alla valutazione statica e sismica e all’individuazione dello stato di salute della costruzione.
Il Centro Diagnostico Tecnoindagini è composto da tutte le professionalità necessarie per affrontare ogni esigenza diagnostica e coordinarle in funzione delle attività. I 50 specialisti nella diagnostica sono interni al Centro e condividono il metodo di lavoro e le informazioni raccolte, così da alimentare una conoscenza coerente ed univoca della costruzione.
Gli specialisti di Tecnoindagini sono certificati di 2° e 3° Livello sulle prove non distruttive sugli edifici secondo la UNI EN ISO 9712:2012 e la UNI PdR 56:2019. Inoltre, il Centro Diagnostico dispone di ogni tecnologia per eseguire analisi non invasive, ma efficaci: 558 strumenti di proprietà precisi e tarati per analizzare ogni componente a diversi livelli di profondità.