Attuazione PNRR e PNC: pubblicato il report MIMS
Il documento contiene lo stato di fatto degli interventi e degli investimenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e al Piano Nazionale Complementare di competenza del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili
Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha pubblicato il report sullo Stato di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano Nazionale Complementare per gli interventi di propria competenza.
Il MIMS è responsabile di interventi finanziati dal Next Generation EU (NGEU) e dai connessi fondi nazionali pari a 61,4 miliardi di euro, di cui 40,4 miliardi di euro finanziati dal NGEU. In particolare, le risorse sono finalizzate al raggiungimento,entro il 2026, di 57 tra traguardi (milestone) e obiettivi (target) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), di cui 47 investimenti e 10 riforme. Vediamo i dettagli.
Attuazione PNRR e PNC: il report del MIMS
Nel report, aggiornato al 30 settembre 2022, si conferma il raggiungimento da parte del MIMS di tutte le nove milestone europee di competenza previste per il 2021 e per il terzo trimestre del 2022; inoltre, sono stati già raggiunti tre obiettivi previsti per l’ultimo trimestre del 2022 e verranno centrati anche i due rimanenti, relativi alla riforma delle concessioni portuali e agli investimenti ferroviari, considerato che gli atti preliminari sono stati già adottati e si è in attesa del completamento dell’iter di approvazione di quelli definitivi.
Nel corso del 2021 sono state raggiunte tutte le sette milestone di competenza (due investimenti e cinque riforme):
- M2C2-37 (Riforma) - procedure più rapide per la valutazione dei progetti nel settore dei sistemi di TPL (impianti fissi e TRM);
- M2C2-41 (Investimento) - supporto filiera Bus elettrici (emanazione del D.M. per la definizione delle risorse e degli strumenti attuativi);
- M3C1-1 (Riforma) - accelerazione dell’iter di approvazione del contratto tra MIMS e RFI;
- M3C1-2 (Riforma) - accelerazione dell’iter di approvazione dei progetti ferroviari;
- M3C1-21 (Riforma) - emanazione delle "Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti”;
- M3C1-22 (Riforma) - trasferimento della titolarità di ponti e viadotti delle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello;
- M5C3-11 (Investimento) - infrastrutture per le Zone Economiche Speciali (emanazione del D.M. per ripartizione delle risorse ai soggetti attuatori
Nel 2022, sono già state conseguite cinque delle sette milestone previste. Le rimanenti due, in scadenza a T4-2022, riguardano:
- M3C1-3 (Collegamenti ferroviari AV per il Sud): sono stati già aggiudicati gli appalti per la linea Napoli-Bari e per il lotto funzionale Dittaino-Catenanuova (lotto 5) della Palermo-Catania e si prevede di aggiudicare l’ulteriore lotto Nuova Enna-Dittaino (lotto 4b) entro la scadenza prevista (T4 2022).
- M3C2-2 (riforma relativa alle concessioni nelle aree portuali) si è in attesa di un riscontro definitivo dal MEF sul testo del decreto, in modo da poter proseguire con gli adempimenti di legge previsti per l’adozione del regolamento.
Le riforme di competenza del MIMS
Complessivamente, sono 10 le riforme di competenza del MIMS previste all’interno del PNRR. Nel dettaglio, otto sono già state coseguite tra il 2021 e il terzo trimestre 2022:
- M2C2-37 - velocizzazione delle procedure di approvazione dei progetti di Trasporto Pubblico Locale (TPL) e Trasporto Rapido di Massa (TRM);
- M2C4-27 - normativa e rafforzamento della governance per la realizzazione di investimenti nelle infrastrutture di approvvigionamento idrico;
- M3C1-1 - velocizzazione dell’iter approvativo del Contratto di programma tra il MIMS e RFI;
- M3C1-2 - accelerazione dell’iter approvativo dei progetti ferroviari;
- M3C1-21 - attuazione delle Linee Guida per il rischio e monitoraggio dei ponti;
- M3C1-22 - trasferimento della titolarità delle opere d’arte stradale interferenti strade e autostrade di interesse nazionale;
- M3C2-1 - semplificazione del processo di pianificazione strategica delle autorità di sistema portuale;
- M3C2-4 - semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti di cold ironing;
Restano da conseguire ancora due riforme:
- M3C2-2 - aggiudicazione competitiva delle concessioni nelle aree portuali;
- M3C2-10 - istituzione della piattaforma strategica nazionale per la rete dei porti e interporti
Gli investimenti di competenza del MIMS
Come specificato nel report, il MIMS è complessivamente responsabile di 20 investimenti inseriti nel PNRR a cui sono associati 47 obiettivi tra milestone e target da conseguire entro il 2026.
Sono tre le milestone relative ad investimenti previsti nel 2022, di cui due già conseguite e una in scadenza a T4-2022:
- M5C2-19 - Programma Innovativo della Qualità dell’Abitare (PINQUA), con la realizzazione di circa 1,3 milioni di mq di superficie residenziale per la riqualificazione/ nuova edificazione di 16,5mila unità abitative, con una dimensione media di circa 81 mq. Circa il 40% di queste è previsto nelle regioni del Nord (circa 6,6mila), dove incidono particolarmente gli interventi nella regione Lombardia (2,5mila u.a., 17 interventi);
- M3C1-12 - sviluppo del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS). L’investimento è volto a garantire l’interoperabilità tra le reti ferroviarie europee e il miglioramento delle prestazioni dei sistemi ferroviari in termini di capacità, sicurezza e manutenzione.
- M3C1-3 - collegamenti ferroviari ad Alta Velocità (AV) verso il Sud per passeggeri e merci. Il traguardo di questo investimento prevede nel 2022 l’aggiudicazione degli appalti per la costruzione della ferrovia ad alta velocità sulle linee Napoli-Bari (tratta Orsara-Bovino) e Palermo-Catania (Catenanuova-Dittaino e Dittaino-Enna).
Sono 11 (dei 47 complessivi) i traguardi e obiettivi relativi a investimenti di competenza del MIMS nel 2023. Di questi:
- otto traguardi si riferiscono all’avvio della
fase di realizzazione degli investimenti e in particolare
richiedono delle evidenze sull’aggiudicazione di tutti gli appalti
relativi ai seguenti progetti:
- M2C2-14 - sperimentazione dell’idrogeno per il trasporto stradale (T1);
- M2C2-24 - rafforzamento della mobilità ciclistica (piano nazionale delle ciclovie) e sviluppo del trasporto rapido di massa (T4);
- M2C2-32 - rinnovo del parco autobus regionale per il trasporto pubblico con veicoli a combustibili puliti (T4);
- M2C2-33 - rinnovo del parco ferroviario regionale per il trasporto pubblico con treni alimentati con combustibili puliti e servizio universale (T2);
- M2C4-28 - investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell'approvvigionamento idrico (T3);
- M2C2-30 - riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell'acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti (T3);
- M3C1-17 - potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud (T4);
- un traguardo (M2C2-16) prevede l’assegnazione delle risorse (tramite D.M.) per la sperimentazione dell'idrogeno nel trasporto ferroviario (T1);
- tre prevedono obiettivi quantitativi da realizzare. Si tratta
di:
- M2C2-22 - rafforzamento della mobilità ciclistica (Piano nazionale delle ciclovie). Realizzazione di 200 km di piste ciclabili urbane aggiuntive (T4);
- M3C2-6 - digitalizzazione della gestione del traffico aereo: attivazione di un sistema di gestione del traffico aereo completamente digitalizzato e operativo in almeno 13 siti tra aeroporti, enti di controllo di avvicinamento (APP) e centri di controllo di area (ACC) (T4);
- M5C3-12 - investimenti infrastrutturali per le Zone Economiche Speciali (ZES).
In sostanza, tutta l’attività amministrativa di ripartizione e assegnazione delle risorse è stata completata, fatta eccezione per l’unico bando ancora aperto, riguardante le reti di distribuzione idrica e la cui graduatoria definitiva verrà pubblicata entro l’anno. Per il 2023 non sono previsti traguardi e obiettivi relativi a riforme di competenza del MIMS; l’istituzione della piattaforma strategica nazionale per la rete dei porti e interporti è previsto nel secondo trimestre del 2024, mentre in relazione agli investimenti sono previsti 11 traguardi e obiettivi.
Gli interventi legati al Piano Nazionale Complementare (PNC)
Sono ben 170 i target previsti con riferimento a investimenti e sub-investimenti di competenza del MIMS legati al PNC, di cui: 32 nel 2021; 56 nel 2022; 32 nel 2023; 21 nel 2024; 12 nel 2025; 17 nel 2026.Questo lo stato dei lavori:
- nel 2021 sono stati raggiunti tutti i 32 obiettivi previsti;
- al terzo trimestre 2022 sono stati conseguiti 25 target su 31 (81%). Considerato il nuovo quadro macroeconomico e gli aumenti dei prezzi delle materie prime, gli adempimenti stabiliti dal PNC per ciascuno dei primi tre trimestri 2022 potranno essere realizzati entro tre mesi dalla scadenza originaria.
L’anno in corso è stato soprattutto dedicato alla progettazione e all’avvio delle procedure di gara delle diverse opere (e lo testimoniano anche le rilevazioni sui bandi di gara legati al PNRR, che negli ultimi mesi hanno registrato una crescita esponenziale):
- 63 le procedure di affidamento per lavori e servizi legati al PNRR e al PNC pubblicate fino al 30 settembre, per un valore complessivo di circa 8,6 miliardi di euro;
- 55 ulteriori gare verranno avviate entro la fine dell’anno, per un valore complessivo di 1,6 miliardi di euro, un numero superiore a quello registrato nei primi tre trimestri del 2022;
- Il 54% delle gare è stato bandito da Comuni e Regioni,
- il 21% riguarda investimenti sui porti di competenza delle Autorità di Sistema Portuale
- il 24% interventi di competenza di Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
- il restante 2% progetti di rigenerazione urbana.
In termini di valore economico, il 71% (circa 6 miliardi di euro) degli importi riguarda investimenti ferroviari e il 16% progetti di rigenerazione urbana, mentre oltre un miliardo di euro riguarda interventi nei porti.
Nel 2022 risultano conseguiti gli obiettivi relativi a:
- rinnovo dei bus: avvio delle erogazioni ai soggetti beneficiari;
- rinnovo delle flotte navi TPL per lo Stretto di Messina;
- infrastrutture GNL (micro-liquefattori) e navi bunkerine;
- rafforzamento delle linee ferroviarie regionali;
- rinnovo materiale rotabile – mezzi intermodali (locotrattori, transtainer/gru);
- “strade sicure” - monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel (A24-A25)
- “strade sicure” - monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale;
- interventi portuali - resilienza, aumento selettivo capacità e accessibilità, efficienza energetica e cold ironing;
- Strategia Nazionale Aree Interne: approvazione dei piani di intervento;
- “Sicuro, Verde e Sociale” - riqualificazione dell’edilizia pubblica.
Dei sei target ancora da conseguire, cinque fanno riferimento ad interventi per i quali, pur essendo stati definiti i criteri di ammissibilità e finanziamento, non sono stati ancora emanati i provvedimenti attuativi a causa della mancanza di autorizzazione della Commissione europea, attesa a breve. Si tratta di:
- rinnovo navi verdi (“navigazione green)”;
- rinnovo del materiale rotabile e infrastruttura trasporto ferroviario merci - locomotori interoperabili e carri
- infrastruttura per il trasporto ferroviario merci - raccordi ferroviari
L’ultimo target è relativo all’aggiudicazione della gara per l’acquisto di tre mezzi navali (TPL) per l’attraversamento dello Stretto di Messina.
Interventi di Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
34 gli interventi ferroviari previsti:
- su tutti è stata completata o è in corso la progettazione
- per 16 (47,1%) sono state avviate o concluse le procedure di appalto;
- per 12 (35,2%) sono stati avviati i lavori.
In particolare, sono già attivi i cantieri in sei tratte dell’Alta velocità al sud (cinque sulla Napoli-Bari e uno sulla Palermo-Catania), in quattro tratte dell’Alta velocità al Nord, mentre diversi cantieri sono attivi per l’implementazione dell’ERMTS e per gli interventi previsti dal piano stazioni.
Interventi di competenza dei Comuni
Il MIMS segnala che tutte le amministrazioni hanno avviato le attività relative all’investimento di loro competenza che prevedono la conclusione della fase di affidamento lavori entro il primo semestre 2023.
Nel dettaglio:
- il 40% circa dei Comuni è nella fase di redazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica e/o nella fase relativa all’iter autorizzativo;
- il 60% sta predisponendo la progettazione definitiva o esecutiva;
- l’87,5% dei Comuni di grandi dimensioni sono in una fase di attuazione avanzata, propedeutica all’emanazione dei bandi di gara.
Aggregando gli interventi che prevedono come soggetto attuatore un Comune, una Regione e quelli relativi alle infrastrutture idriche, il MIMS evidenzia come per i progetti con scadenze per gli affidamenti dei lavori nel primo semestre 2023, il 58,9% delle amministrazioni sia nella fase di redazione del progetto definitivo e/o esecutivo, ma con percentuali ben diverse tra le regioni del Mezzogiorno (35,7%) e il Centro (oltre il 90%).
Il ruolo del CSLP
Nel caso di investimenti di particolare rilievo, sono state attuate delle procedure “rapide”, con il coinvolgimento del Comitato speciale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e prevedendo il Dibattito pubblico. Sul punto, il MIMS segnala che:
- il Comitato Speciale ha emesso 13 pareri tecnici (entro 50 giorni dalla richiesta) e predisposto tre determinazioni motivate (entro 15 giorni dalla trasmissione della determinazione conclusiva della Conferenza di Servizi), mentre 13 progetti sono in Conferenza di Servizi;
- sono stati avviati 11 Dibattiti pubblici (la procedura abbreviata PNRR è stata attivata per sei di questi) e 10 sono stati conclusi: circonvallazione AV di Trento; lotti 1a e 2a della linea AV Salerno-Reggio Calabria; realizzazione Tranviaria Padova “SIR 2”; lotto funzionale Tangenziale di Agrigento; lotto 2 della Linea Orte-Falconara; due lotti della linea AV Roma-Pescara; Strade Statali Garganica e Adriatica.
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