Bonus mobili 2023: aumentato il limite di spesa
Se confermato anche dal Senato, la legge di Bilancio 2023 alzerà il plafond di spesa detraibile per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazioni edilizie
Buone notizie per chi ristruttura casa e ha intenzione di utilizzare il Bonus Mobili 2023: secondo quanto previsto dall’attuale ddl di Bilancio approvato dalla Camera e adesso in fase di discussione al Senato, aumenta il plafond a disposizione per le detrazioni al 50% relative alle spese sostenute per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici destinati a immobili oggetto di ristrutturazione.
Bonus Mobili: cos'è e a quanto ammonta
Ai sensi dell’art. 16, comma 2, del D.L. n. 63/2013 e attualmente riconfermato con l’art. 1, comma 37 della legge n. 234/2021 (Legge di Bilancio 2022) il Bonus Mobili ed elettrodomestici prevede una detrazione Irpef del 50% per le spese sostenute negli anni 2022, 2023 e 2024, da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per il 2022 e di 5.000 euro per gli anni 2023 e 2024, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
In particolare, tra le spese che rientrano in detrazione ci sono quelle sostenute per l’acquisto di: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione come lampadari, lampade da terra e da tavolo etc.
Non rientrano invece in detrazione: porte, pavimentazioni, tende, tendaggi, soprammobili e complementi di arredo.
Si può richiedere la detrazione al 50% per le spese sostenute per l’acquisto dei seguenti elettrodomestici: frigoriferi, congelatori e altri grandi elettrodomestici utilizzati per la refrigerazione, la conservazione e il deposito di alimenti; lavatrici; asciugatrici e lavatrici; lavastoviglie; apparecchi di cottura e forni a microonde; stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici; ventilatori elettrici, estrattori d'aria e apparecchi per il condizionamento, etc. Le agevolazioni spettano a patto che gli elettrodomestici siano di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori.
A chi spetta il Bonus Mobili
L’agevolazione può essere utilizzata da tutti i contribuenti assoggettati all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi di ristrutturazione e che ne sostengono le relative spese.
In particolare, rientrano tra i beneficiari del Bonus Mobili:
- proprietari o nudi proprietari;
- titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
- locatari (affittuari) o comodatari;
- soci di cooperative divise e indivise;
- imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali (investimenti che l'azienda utilizza per il suo funzionamento) o merce;
- soggetti indicati nell'articolo 5 del Tuir, che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti a questi equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali.
Le spese vanno effettuate da chi ha sostenuto quelle di ristrutturazione; le detrazioni non si trasferiscono né in caso di decesso del contribuente, né in caso di compravendita dell’immobile.
Bonus Mobili: le modifiche in legge di Bilancio 2023
Per il 2023, la legge di Bilancio 2022 ha previsto un limite massimo di spesa pari a 5.000 euro. Con il ddl di Bilancio 2023, è previsto invece un innalzamento del plafond a 8.000 euro, mentre si conferma al momento quello di 5mila euro per il 2024.
Ricordiamo che nel caso di acquisti effettuati a cavallo di due anni, il massimale non raddoppia. Attenzione quindi a quanto si spende nel 2022 e nel 2023: se nel 2022 il limite massimo di spesa è di 10.000 euro, nel 2023 dovrebbe essere di 8.000 euro.
Questo significa che:
- se già nel 2022 si spenderanno 8.000 euro per l’acquisto dei mobili, non si potranno spendere i restanti 2mila nel 2023, nè si potrà utilizzare il pladond del 2023, perché l’intervento edilizio di riferimento è sempre lo stesso e il massimale di 8mila previsto per il 2023 sarà già stato interamente coperto;
- se invece nel 2022 si spenderanno meno di 8mila euro, la differenza potrà essere utilizzata sul plafond di 8mila del 2023. Ad esempio, se spenderò 4mila euro, ne avrò altri 4mila a disposizione nel 2023.
Infine, attenzione alla data di inizio lavori: come disposto dalla normativa, le detrazioni spettano a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Facendo un esempio pratico:
- nel caso di acquisto dei mobili nel 2021, è necessario che i lavori siano iniziati a partire dal 1° gennaio 2020, mentre se i lavori sono iniziati nel 2019 la detrazione non spetta;
- se i mobili sono stati acquistati nel 2022, i lavori devono essere iniziati a partire dal 1° gennaio 2021, mentre se i lavori sono iniziati nel 2020 la detrazione non spetta;
- se gli arredi e gli elettrodomestici saranno acquistati mobili nel 2023, i lavori devono essere iniziati a partire dal 1° gennaio 2022, mentre se i lavori sono iniziati nel 2021 la detrazione non spetta.