Case Green: necessario rilanciare il Superbonus per l'efficientamento energetico
Le dichiarazioni dell'on. Erica Mazzetti: la direttiva UE può rappresentare un’opportunità per riqualificare il patrimonio edilizio rivedendo gli incentivi fiscali e la cessione del credito
La direttiva UE sull’obbligo di efficientamento energetico degli edifici tra poco meno di un mese verrà sottoposta al vaglio della Commissione energia. La bozza sta intanto fornendo numerosi spunti di riflessione, critiche e proposte, e in molti vedono nelle case green l’opportunità per il rilancio del Superbonus.
Case green: il Superbonus come acceleratore della riqualificazione energetica
Lo confermano anche le dichiarazioni dell’on. Erica Mazzetti che, nel sottolineare la situazione critica del patrimonio edilizio italiano, particolarmente vetusto e per circa il 70% non efficiente dal punto di vista energetico e sismico, sposa le stesse tesi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri di cui abbiamo recentemente parlato e vede il cronoprogramma serrato dettato dall’Europa come un’occasione per rimettere in gioco le competenze acquisite grazie alla riqualificazione immobiliare operata tramite i bonus edilizi. “Per non farci trovare impreparati dalla direttiva UE sebbene ancora modificabile - sostiene Mazzetti - occorre rilanciare l'efficientamento energetico con una cornice temporale e normativa congrua e non tanto perché lo impone l’Europa, ma perché è necessario per il benessere del popolo italiano".
Da qui la presentazione di una mozione in cui viene proposto il riordino e la semplificazione degli incentivi, affinché - continua Mazzetti - siano "proporzionali al livello di efficientamento raggiunto rispetto a quello prima dell'intervento" e soprattutto "inversamente proporzionali al reddito del beneficiario, con particolare attenzione ai cittadini incapienti e alle prime case".
Modifiche alla cessione del credito
Non solo: il sistema di incentivazione dovrebbe essere dotato di fondi sufficienti a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, prevedendo anche un "nuovo modello per le relazioni tecniche sulla copertura dei bonus differente da quello attualmente adottato”. Secondo Mazzetti, è necessario sbloccare il mercato del credito introducendo una deroga alla responsabilità solidale e la frazionabilità per importi e annualità dei crediti, oltre che semplificare i controlli dopo la prima cessione.
E sempre sui crediti, si sollecita la stipula di un accordo tra Governo, ABI, Cassa depositi e prestiti, Poste italiane, e le organizzazioni imprenditoriali, con l’obiettivo di accelerare la circolazione dei crediti d’imposta, garantendo la sostenibilità del mercato delle cessioni per il sistema creditizio e il pieno coinvolgimento di operatori e professionisti nella stesura delle regole tecniche. Proprio in relazione ai crediti fiscali, la deputata ha chiesto, infine, di fornire "ogni utile elemento al Parlamento sull'entità dei crediti fiscali in scadenza nel 2022, che non sono stati utilizzati per incapienza dei soggetti titolari".