Blocco della cessione del credito, Miceli (CNAPPC): decisione in contraddizione con la direttiva Green
Secondo il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC gli effetti del Decreto Cessioni sono gravi e in contraddizione con la direttiva Ue sulle “case green”
In un contesto in cui gli obiettivi green dell'Unione Europea si fanno sempre più pressanti, la pubblicazione del nuovo Decreto Cessioni sembrerebbe non in linea con la necessità di riqualificare il patrimonio immobiliare italiano.
Stop a sconto e cessione grave colpo inatteso
Ad evidenziarlo è il Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti PPC, Franco Miceli, che ha commentato la pubblicazione del nuovo Decreto Legge rilevando che "Lo stop allo sconto in fattura e alla cessione del credito per gli interventi legati ai bonus edilizi rappresentano un colpo inatteso ed una decisione grave che mette a rischio gli impegni assunti da tante famiglie per il miglioramento della loro casa oltre che il lavoro di decine di migliaia di professionisti e imprese".
Serve strategia a lungo termine
Secondo Miceli "Serve adottare decisioni in grado di consentire l’avvio di una fase di transizione che non penalizzi famiglie, professionisti ed imprese insieme ad una strategia, da perseguire nel lungo tempo, che garantisca l’efficienza energetica degli edifici in coerenza con la Direttiva sulle “case green” varata pochi giorni fa dal Parlamento europeo e verso la quale la decisione del Governo sembra essere in decisa contraddizione".
“Il CNAPPC ha più volte sottolineato - continua il Presidente del CNAPPC - la necessità di migliorare e di semplificare il sistema della cessione del credito e di trasformare la misura del Superbonus in una strategia strutturale anche con meccanismi di premialità in base agli obiettivi da raggiungere sia con interventi di efficienza energetica sia in tema di adeguamento sismico del patrimonio edilizio nell’ambito di politiche per la rigenerazione urbana".
"Constatiamo, invece - conclude Miceli - che le soluzioni indicate non affrontano, anzi acuiscono, la grave situazione in cui si trovano professionisti ed imprese".