Superbonus e Decreto Cessioni: richiesto incontro urgente con il Governo
La richiesta da Federcepicostruzioni che ha inviato all’esecutivo una dettagliata analisi sulla bontà degli incentivi fiscali
“Il Superbonus 110% è purtroppo divenuto strumento di una incomprensibile polemica politica che ha fatto perdere totalmente di vista la realtà dei fatti, trascurando fattori ed aspetti che invece una politica accorta dovrebbe ben analizzare e vagliare prima di adottare scelte strategiche”. Ad affermarlo è il presidente nazionale di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e ai Ministri interessati dal Decreto Cessioni.
Decreto cessioni e blocco del mercato dei crediti: nuovo appello al Governo
Secondo Lombardi parlare di debito pro-capite di 2000 euro, come è stato fatto recentemente, è improprio: il Superbonus ha impattato in maniera estremamente positiva sul Pil, producendo crescita, sviluppo, ricchezza, ovvero maggiori imposte riscosse dallo Stato; ha generato maggiore occupazione (il Centro Studi ha monitorato 986.632 nuovi posti di lavoro, direttamente legati al Superbonus) e quindi più redditi da tassare, ma anche maggiori consumi da parte dei nuovi occupati e delle rispettive famiglie.
Non solo: pensando al recente via libera della Commissione per l’Industria, la ricerca e l’Energia del Parlamento europeo alla proposta di revisione della direttiva sulle performance energetiche degli edifici (cd. “Direttiva Green”), per cui gli edifici residenziali dovranno raggiungere una classe di prestazione energetica minima di tipo E entro il 2030 e di tipo D entro il 2033, quest'obiettivo diventerà ancor più complicato per il Paese, senza un'adeguata politica di incentivazione.
Superbonus come opportunità per l'economia e per la transizione energetica
Infine, un riferimento all’ultima analisi di Nomisma, che ha evidenziato un impatto economico complessivo del Superbonus 110% sull'economia nazionale pari a 195,2 miliardi di euro, a fronte dei 65,2 investiti al 31 gennaio scorso. “È evidente che bloccare questo strumento rappresenta una scelta totalmente insensata, controproducente e dannosa per il Paese: rivendichiamo un confronto con il Governo, rimanendo apertissimi anche ad eventuali correttivi. Ma l’utilizzo congiunto e diffuso di Superbonus e Sismabonus deve costituire una assoluta priorità per la transizione energetica, per la ecosostenibilità e per la sicurezza delle nostre abitazioni”, conclude Lombardi.