Sicurezza energetica e rischi climatici: istituito un nuovo Comitato presso i Vigili del Fuoco
Il Comitato ha funzioni tecniche, consultive e propositive su questioni di sicurezza tecnica e sulle soluzioni adottate per il contrasto al rischio legato ai cambiamenti climatici e al risparmio energetico
Tra le disposizioni introdotte dal Decreto Legge n. 13/2023 (c.d. “Decreto PNRR 3") di particolare rilievo risulta l'art. 9 con il quale viene istituito, presso il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, il Comitato centrale per la sicurezza tecnica della transizione energetica e per la gestione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici.
Transizione energetica e rischi connessi a cambiamenti climatici: il nuovo Comitato
Il Comitato è un organo tecnico consultivo e propositivo in merito alle questioni di sicurezza tecnica riguardanti i sistemi e gli impianti alimentati da idrogeno, comprese le celle a combustibile, da gas naturale liquefatto e di accumulo elettrochimico dell'energia, i sistemi di produzione di energia elettrica innovativi e le soluzioni adottate per il contrasto al rischio legato ai cambiamenti climatici e al risparmio energetico.
Queste le funzioni svolte dal Comitato:
- a) individuare i criteri e le linee guida per l’adozione dei pareri di conformità dei progetti di fattibilità alle norme e agli indirizzi di sicurezza tecnica, anche in considerazione dei rischi evolutivi, dei sistemi e degli impianti interessati;
- b) proporre e coordinare l’effettuazione di studi, ricerche, progetti e sperimentazioni nonché l’elaborazione di atti di normazione tecnica nella specifica materia, anche in cooperazione con altre amministrazioni, istituti, enti e aziende, anche di rilievo internazionale.
Il Comitato è presieduto dal Capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco ed è composto, oltre che da rappresentanti del Ministero dell’interno, dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, dal Ministero delle imprese e del made in Italy, dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dal Ministero dell’università e della ricerca, dal Dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri, dall'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) e dal Consiglio nazionale delle ricerche (CNR).
Possono essere invitati a partecipare anche rappresentanti degli ordini e collegi professionali, delle associazioni di categoria e di ogni altro organismo, ente ed istituzione interessato.
Inoltre il Comitato può avvalersi del contributo dei Comitati tecnici regionali, istituiti presso le Direzioni regionali dei vigili del fuoco, ai sensi dell'art. 10 del D.Lgs. n. 105/2015.