P.A.: arriva l'anagrafe dei dipendenti pubblici
L'anagrafe raccoglie dati anagrafici, di stato giuridico e trattamento economico relativi al personale dipendente a tempo determinato e indeterminato delle pubbliche amministrazioni
È di prossima realizzazione l’anagrafe nazionale dei dipendenti pubblici. La conferma arriva con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2023, n. 65, del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per la funzione Pubblica del 1 febbraio 2023, che prevede la realizzazione del censimento permanente dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, finalizzato alla creazione dell’anagrafe dei dipendenti ai sensi dell’art. 34 -ter del d-Lgs. n. 165/2001, e all’implementazione del fascicolo elettronico del dipendente, sulla base dei dati forniti dal MEF e dall’INPS.
Anagrafe Dipendenti Pubblici: il Decreto in Gazzetta Ufficiale
L’Anagrafe dei dipendenti pubblici è costituita dai dati anagrafici, di stato giuridico e trattamento economico relativi al personale dipendente a tempo determinato e indeterminato delle pubbliche amministrazioni indicati nell’allegato A al decreto.
Questi i dati richiesti per la costituzione del database:
- Dati anagrafici
- Nome
- Codice fiscale
- Telefono
- Numero di telefono ufficio
- Cittadinanza
- Stato civile
- Indirizzo residenza
- Titolo di studio
- Iscrizione albo professionale
- Rapporto di lavoro
- Nome
- Data di nomina nell’attuale incarico
- Amministrazione di appartenenza
- Qualifica
- Unità organizzativa
- Sede di lavoro
- Modalità di assunzione (Concorso; mobilità obbligatoria; mobilità volontaria)
- Incarichi conferiti da PA
- Tipo impiego (A tempo pieno, determinato, part time, tempo definito, etc.)
- Data cessazione (Decesso, trasferimento, inabilità totale e permanente, etc.)
- Anzianità di servizio
- Ulteriori dati sul dipendente
- Nome
- Descrizione Stato salute (Percentuale invalidità)
- Assistenza familiari (L.104)
Anagrafe dei dipendenti pubblici: a cosa serve il database
Con il Decreto si definisce in prima battuta l’insieme dei dati raccolti nell’anagrafe a partire dai dati già disponibili presso il Mef e l’Inps. La definizione delle regole specifiche e le modalità con cui inserire dati non disponibili presso i due enti, saranno definite a cura del Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri d’intesa con il MEF, l’Inps, la Conferenza delle regioni e delle province autonome, l’ANCI e l’UPI.
Per sei mesi sarà attivata una fase di sperimentazione finalizzata a testare le funzionalità della Piattaforma nazionale digitale sulla quale i dati vengono caricati e scambiati dalle amministrazioni, a seguito della quale verrà fatta un’intesa in sede di Conferenza unificata per mettere il sistema a regime.
I dati dell’Anagrafe non possono essere utilizzati ad un fine diverso da quello previsto all’art. 1 del Decreto e, non possono essere trasferiti a soggetti, anche pubblici, diversi. L’utilizzo dei dati personali dei dipendenti sarà limitato ai casi nei quali esso è esplicitamente richiesto nello svolgimento di compiti istituzionali: reclutamento e concorsi; gestione della mobilità; gestione degli incarichi conferiti o autorizzati ai dipendenti pubblici.
Documenti Allegati
Decreto