Equo compenso: approvata la nuova legge
Soddisfazione da parte dei professionisti: riconosciuta la dignità dei lavoratori e la tutela della qualità professionale
È stata approvata alla Camera, con 243 voti favorevoli e nessun contrario, la proposta di legge recante “Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali”, già precedentemente approvata da Montecitorio e modificata dal Senato.
Legge equo compenso: arriva l'ok della Camera
Un passo importante, che i professionisti hanno accolto con soddisfazione: ne sono conferma le dichiarazioni dell’Associazione “ProfessionItaliane”, costituita dal CUP (Comitato Unitario Professioni) e dalla RPT (Rete Professioni Tecniche), a rappresentanza di 23 Consigli Nazionali delle professioni ordinistiche ed oltre 2 milioni di professionisti. “La nuova legge ha formalmente concluso il suo percorso solo oggi, con il via libera della Camera dei Deputati e dopo numerosi ritardi dovuti anche a ostacoli e difficoltà provenienti da rappresentanze minoritarie del lavoro autonomo. Arriva così il definitivo riconoscimento per i professionisti di un sacrosanto diritto costituzionale, quello appunto dell’equo compenso, sancito anche dal Codice civile, che richiama la necessità di adeguare il compenso all’importanza dell’opera e al decoro delle professioni. Principi ineludibili posti a base della dignità di qualunque lavoratore”.
Vanno comunque definiti diversi aspetti, a conferma del fatto che saranno necessarie alcune modifiche, “per giungere, in un secondo momento, al completamento del principio dell’equo compenso, in modo che questo possa sviluppare appieno la sua efficacia, a tutela della qualità delle prestazioni professionali e, di conseguenza, della collettività”.
Il commento del CNAPPC
Dello stesso avviso Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) che sottolinea il ruolo significativo che dalla Legge viene riconosciuto agli Ordini professionali. “Il principio dell’equo compenso, finalmente diventato Legge, rappresenta un importante riconoscimento per i liberi professionisti assicurano alla società e che passa anche attraverso la definizione di compensi commisurati alla quantità e qualità del lavoro. È un passo significativo per la loro tutela e per quella dei cittadini che hanno diritto a prestazioni di qualità. Il nostro impegno sarà quello di lavorare affinchè sia ampliata la platea di riferimento oltre a quella già prevista”.