Fondo per la prosecuzione delle opere: meccanismi di accesso
Qual è la normativa di riferimento per le stazioni appaltanti in caso di insufficienza di risorse proprie per il 2023 e che non abbiano avuto accesso ai Fondi ministeriali nel 2022? Ecco la risposta degli esperti
Nel corso di un contratto in corso di svolgimento (gara e contratto datati 2021), nel 2022 l’Amministrazione ha fatto accesso al fondo ministeriale. La normativa prevede che in caso di insufficienza di risorse proprie, per l’anno 2023, le stazioni appaltanti che non abbiano avuto accesso ai Fondi ministeriali per l’anno 2022, accedono al riparto del Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche nei limiti delle risorse assegnate. Come funziona tale meccanismo?
L'esperto risponde
Il riferimento normativo è l’art. 26, co. 2-bis e ss., d.l. 50/2022 e s.m.i.; sulla questione e sulle relative modalità di attuazione, il legislatore ha previsto l’adozione di un decreto a firma del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti contenente le modalità di accesso al Fondo ed i criteri di assegnazione delle risorse.
Il decreto in questione è adottato il 1 febbraio 2023, pubblicato sulla GURI n. 55 del 6.3.2023, ed è rubricato “Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”.
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