Superbonus: crollano i numeri dopo il Decreto Cessioni
L'ultimo aggiornamento Enea di aprile conferma il brusco stop all'utilizzo del Superbonus ormai sempre più una detrazione per pochi (ricchi)
Quali sono stati gli effetti del Decreto Legge n. 11/2023 (Decreto blocca cessioni) e della sua legge di conversione? Per comprenderlo è sufficiente dare un'occhiata all'ultimo report pubblicato da Enea sull'utilizzo del Superbonus.
Superbonus: il rapporto Enea di aprile 2023
I numeri sono ciò di più democratico possa esserci. Sono freddi, asettici e non utilizzano mezze misure. Chi li legge, però, dovrebbe avere lucidità, capacità di analisi e di sintesi, ma soprattutto onestà intellettuale. E leggendo gli ultimi dati Enea, le considerazioni che ne vengono fuori sono implacabili.
I dati aggiornati ad aprile 2023 sono i seguenti:
- 407.396 asseverazioni (+3.587 rispetto a marzo 2023);
- 74.613.779.029,81 euro il totale degli investimenti ammessi a detrazione (+1.862.218.971,62 euro rispetto a marzo 2023);
- 59.944.173.032,03 euro il totale degli investimenti per lavori conclusi ammessi a detrazione (+1.890.658.193,50 euro rispetto a marzo 2023);
- 82.075.156.932,79 euro il totale delle detrazioni previste a fine lavori (+2.048.440.868,78 euro rispetto a marzo 2023);
- 65.503.099.483,70 euro il totale di detrazioni maturate per lavori conclusi (+1.644.233.161,32 euro rispetto a marzo 2023).
Di seguito il grafico relativo al numero di asseverazioni da agosto 2021 ad aprile 2023.
Dal seguente grafico è possibile apprezzare la tendenza degli interventi con 3 momenti chiave a:
- dicembre 2021 - la prima scadenza del Superbonus;
- settembre 2022 - la scadenza delle unifamiliari;
- aprile 2023 - lo stop al meccanismo di cessione del credito.
Di seguito il numero di asseverazioni con le differenze rispetto al mese precedente:
|
N. di asseverazioni
|
Differenza
|
Agosto 2021
|
37.128
|
-
|
Settembre 2021
|
46.195
|
9.067
|
Ottobre 2021
|
57.664
|
11.469
|
Novembre 2021
|
69.390
|
11.726
|
Dicembre 2021
|
95.718
|
26.328
|
Gennaio 2022
|
107.588
|
11.870
|
Febbraio 2022
|
122.548
|
14.960
|
Marzo 2022
|
139.029
|
16.481
|
Aprile 2022
|
155.543
|
16.514
|
Maggio 2022
|
172.450
|
16.907
|
Giugno 2022
|
199.124
|
26.674
|
Luglio 2022
|
223.951
|
24.827
|
Agosto 2022
|
243.907
|
19.956
|
Settembre 2022
|
307.191
|
63.284
|
Ottobre 2022
|
326.819
|
19.628
|
Novembre 2022
|
338.950
|
12.131
|
Dicembre 2022
|
359.440
|
20.490
|
Gennaio 2023
|
372.303
|
12.863
|
Febbraio 2023
|
384.958
|
12.655
|
Marzo 2023
|
403.809
|
18.851
|
Aprile 2023
|
407.396
|
3.587
|
I dati per i condomini, le unifamiliari e le u.i. autonome e indipendenti
La differenza di asseverazioni tra il complessivo ad aprile rispetto quello di marzo 2023 è il seguente:
- +2.020 per i condomini;
- +1.057 per gli edifici unifamiliari;
- +510 per le unità immobiliari autonome e con accesso indipendente.
Numeri molto bassi se paragonati ai precedenti che evidenziano come a seguito del blocco del meccanismo della cessione il Superbonus sia diventata una misura difficilmente utilizzabile per chi non ha capienza e/o capacità economica.
A questo punto viene da chiedersi se le finalità del Decreto Legge n. 11/2023 siano state quelle di riaprire il mercato delle cessioni e sbloccare i crediti incagliati (effetti ancora non apprezzati dagli operatori sempre più in crisi) oppure mettere fine al superbonus e al meccanismo di cessione del credito. Probabilmente per capirlo non servirebbe grande capacità di analisi ma solo tanta onestà intellettuale.
Documenti Allegati
Dati Enea utilizzo Superbonus - 30 aprile 2023