Caro materiali e istanze di pagamento: procedure semplificate
Il Decreto PA-bis ha introdotto una semplificazione nelle procedure di verifica delle istanze ai sensi del Decreto Aiuti. I nostri esperti ci spiegano di cosa si tratta
È vero che il D.L. n. 75/2023 permette di ottenere più velocemente i pagamenti? Se si, cosa devono fare le stazioni appaltanti? Sono previsti degli adempimenti specifici?
L'esperto risponde
L’art. 11 del d.l. 75/2023 (pubblicato in G.U. n. 144 del 22 giugno) ha modificato l’art. 26 del d.l. 50/2022 – c.d. decreto aiuti – prevedendo che, al fine di erogare le risorse alle stazioni appaltanti che hanno effettuato l’accesso ai fondi previsti per ottenere le risorse per l’adozione dei SAL sulla base dei prezzari aggiornati, il Ministero possa procedere ad effettuare dei controlli anche a campione sulle richieste pervenute dalle singole amministrazioni richiedenti.
Si precisa che tale semplificazione coinvolge unicamente le richieste effettuate in forza dell’art. 26, comma 4, lett. b), ossia quelle di accesso al Fondo per l'adeguamento dei prezzi, e dell’art. 26, comma 6-ter, ossia quelle di accesso al Fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche.
La modifica in parola non sembra porre alcun onere procedurale in capo alle stazioni appaltanti richiedenti, trattandosi di una semplificazione finalizzata ad accelerare il lavoro svolto dal Ministero e che, dunque, dovrebbe portare ad una maggiore celerità nell’erogazione delle risorse richieste al Ministero dalle stazioni appaltanti.
Accedi alla sezione "L'esperto risponde" e invia i tuoi quesiti sul caro materiali negli appalti pubblici.
Link Correlati
L'esperto risponde - Caro materiali appalti pubblici