Allarme incendio per i veicoli elettrici: cosa c’è di vero?
È ben noto che le batterie agli ioni di litio sono soggette a guasti che facilitano gli incendi, difficili da domare. Cosa fare allora?
È pur vero che l’auto elettrica batte l’auto tradizionale in termini ambientali. I raffronti si concentrano innanzitutto sulle emissioni di CO2 (anidride carbonica) considerando sia le emissioni inquinanti associate alla produzione delle automobili e delle batterie al LITIO, sia le emissioni dovute all’utilizzo delle vetture non elettriche.
Veicoli elettrici e sicurezza antincendio: il problema delle batterie
Le batterie e i caricabatterie presentano seri rischi per la sicurezza antincendio. Le auto elettriche non dovrebbero essere parcheggiate al chiuso in quanto gli incendi sono spesso provocati da batterie danneggiate, malfunzionanti o invecchiate oppure da caricabatterie non adatte che surriscaldano la batteria, cosa che accade spesso nei monopattini.
È ben noto che le batterie agli ioni di litio sono soggette a guasti che facilitano gli incendi. Gli incendi delle batterie agli ioni di litio nelle auto elettriche sono molto frequenti e molto più difficili da spegnere rispetto agli incendi del carburante liquido e/o gassoso e i vigili del fuoco non hanno molta familiarità con questi tipi d’incendio.
Incendio nelle batterie di veicoli elettrici: cause e modalità
Può capitare che quando un incendio di un’auto elettrica sembra spento esso divampi di nuovo, cosa che rende necessario che i VV.F. siano addestrati a spegnere, con mezzi adeguati, gli incendi nelle auto ibride ed elettriche. Nelle batterie agli ioni di litio c’è sempre un aumento della temperatura che provoca l’incendio dell’elettrolita liquido che è infiammabile.
Questi i casi più frequenti in cui si verificano incendi veicoli elettrici:
- 30% in fase di ricarica
- 50% in fase di sosta
- 15% durante la guida
- 5% cause non identificate
Il surriscaldamento delle celle, noto come “thermal runaway”, provoca l’esplosione della batteria elettrica. All’interno della batteria si sviluppano reazioni chimiche con il conseguente aumento della temperatura interna che può raggiungere i 1300 C˚. A questa temperatura il litio, metallo solido più leggero tra gli elementi in natura, molto reattivo, con estrema facilità perde un elettrone diventando instabile.
Le batterie agli ioni di litio possono esplodere durante il sovraccarico e la gassificazione e quando la percentuale di gas-idrogeno evoluto supera il 4% in volume. L’ossigeno e l’aria formano una miscela esplosiva con il 4% di idrogeno, gas inodore, incolore e altamente infiammabile.
Le auto elettriche si incendiano facilmente?
Ogni volta che un’auto elettrica si incendia la notizia viene riportata da tutti i media a volte anche con toni allarmistici:
- le auto elettriche prendono fuoco più delle altre?
- auto elettriche: rischio di incendio e parcheggi sotterranei
- auto elettriche e rischio incendi: come stanno realmente le cose
Un esempio significativo, l'episodio avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 giugno 2023 a Treviso, per l’esplosione della batteria al litio di una vettura elettrica parcheggiata in un’autorimessa. Nessun ferito, ma ai Vigili del Fuoco sono servite tre ore per spegnere l’incendio. Alla base del rogo c’è stato il surriscaldamento delle celle e l’aumento della temperatura interna.
La batteria al litio era stata ricaricata solo alcune ore prima sulla vettura del 2020 che, in seguito a un forte boato, ha innescato un incendio mentre era completamente spenta e parcheggiata all’interno di un garage. Alla base del rogo ci sarebbe proprio il surriscaldamento delle celle, meglio noto come Thermal runaway che, per causa ancora da accertare, ha portato all’esplosione della batteria elettrica della Renault Zoe.
Sebbene si tratta di un fenomeno piuttosto desueto, nella maggior parte dei casi, esso è caratterizzato dalla serie di reazioni chimiche che si sviluppano all’interno della batteria con il conseguente aumento della temperatura interna che può raggiungere i 1.300 C˚.
Prevenzione incendi auto elettriche: cosa fare?
Attenzione però: le informazioni che spesso circolano in rete e su alcune testate giornalistiche hanno tutte una cosa in comune: non sono suffragate dai dati e dai numeri.
Mi corre l’obbligo far presente che l’autorimessa, dove sosta l’auto elettrica per la ricarica, deve essere autorizzata con Certificato di Prevenzione Incendi rilasciato dai Vigili del fuoco competenti per territorio. (attività n. 59 del D.P.R. 151/2011)
Le linee guida per l’installazione di infrastrutture per la carica dei veicoli elettrici sono riportate nella Circolare dei Vigili del fuoco n.2 del 05/11/2018 Prot. N. 15.000
Infine, la batteria che cambierà le auto elettriche nel 2024 non dovrà essere INFIAMMABILE.