Sportello Concessioni Edilizie: a Palermo è caos con la nuova piattaforma
Ingegneri, architetti e geometri segnalano tutti i disservizi del nuovo Sportello Autonomo Concessioni Edilizie e la parziale operatività degli uffici del Polo Tecnico
Ci sono casi in cui la presunta semplificazione burocratica e amministrativa può trasformarsi in un incubo quotidiano per gli utenti, cittadini o professionisti che siano. Lo dimostra quanto sta accadendo a Palermo, dove nei giorni scorsi è entrata in funzione, in sostituzione di quella precedente ormai obsoleta, la piattaforma telematica denominata Sportello Autonomo Concessioni Edilizie, "SACE", che sostituisce lo Sportello Unico Edilizia degli ex Uffici Tecnici Comunali dell'Edilizia privata, del Centro storico e dell'Attività produttiva.
Sportello Autonomo Concessioni Edilizie: i disservizi della nuova piattaforma
Di fatto, qualsiasi elaborato tecnico-amministrativo riguardante le attività edilizie e urbanistiche che si svolgono, si siano svolte, si debbano svolgere nell'immediato futuro nel territorio della città, adesso passa attraverso SACE, scontando però numerosi problemi operativi, come segnalano in un comunicato congiunto l’Ordine degli Ingegneri, l’Ordine degli Architetti PPC e il Collegio dei Geometri, a firma dei rispettivi presidenti, ing. Vincenzo Di Dio, arch. Iano Monaco e geom. Santo Rosano: "la piattaforma telematica è uno strumento complesso da progettare e da attuare in relazione alle molteplici esigenze del predetto Ufficio Autonomo SACE nonché dei tecnici esterni a stretto servizio dei cittadini, ognuno per scopi e compiti diversi ma tutti ugualmente importanti da cui dipende il costante e tempestivo controllo del territorio, il suo sviluppo ordinato, il rispetto delle molteplici leggi e regolamenti di settore, il raggiungimento degli obbiettivi economici che da queste attività sono attesi. Buona parte della vita e della economia della nostra città, infatti, dalla efficienza della struttura organizzativa del SACE e in primis dall'efficiente funzionamento della sua piattaforma telematica”.
Efficienza che i professionisti non riscontrano segnalando diverse problematiche:
- la nuova piattaforma telematica ha sostituito la preesistente senza un idoneo collaudo e senza una preventiva fase di rodaggio;
- le pratiche archiviate nella piattaforma non sono ancora state tutte trasferite sulla nuova, adempimento indispensabile;
- l'intempestivo abbandono della vecchia piattaforma non è stato preceduto dalla altrettanto indispensabile formazione di tutti coloro - funzionari interni e professionisti esterni - designati e abilitati ad utilizzarla;
- i professionisti stanno incontrando non pochi problemi nell'utilizzare la nuova piattaforma e analogo stato di disagio coinvolge gli stessi funzionari dell'Amministrazione addetti all'istruttoria delle pratiche in fase di Back-office.
Segnalazioni che derivano dall’attività di verifica che al momento Ordini e Collegi, stanno portando avanti con l’obiettivo di ottimizzare e portare a regime in tempi rapidi il SACE, “suggerendo, se del caso, anche i necessari rimedi e le opportune integrazioni, ricevendo gli opportuni riscontri dai funzionari dell'Amministrazione designati ad interfacciarsi all'uopo con la SISPI e con l'Azienda Maggioli, titolare della nuova piattaforma”.
Polo Tecnico con orario ridotto
Oltre ai disservizi, ai danni e alle tensioni chequesta situazione comporta, secondo Ordini e Collegi c'è da preoccuparsi delle opportunità che di fatto vengono offerte a chi, in situazioni confuse come questa, è capace di approfittare furbescamente della confusione per scopi illeciti. Una situazione caotica a cui si auspica di rimediare organizzando una riunione plenaria risolutiva, e che le diverse rappresentanze dei professionisti si offrono di organizzare.
E concludono, a complicare la situazione anche la perdurante mancanza del Dirigente preposto alla firma di atti e pratiche (sia quelle esitate, sia quelle denegate), oltre che l'irrisolto (da due anni) mal funzionamento dell'impianto di climatizzazione estiva degli Uffici comunali del Polo Tecnico cui gli orari di lavoro sono stati ridotti, senza alcuna preventiva comunicazione ad Ordini e Collegi, anticipando l'uscita dagli stessi Uffici di gran parte del personale tra le ore 11 e le ore 12 per proseguire il lavoro in smart working.
Anche qui l’appello è al Comune affinché metta a frutto le proprie capacità organizzative per risolvere un problema di ordine pratico di non poco conto.