Ecobonus, Sismabonus e bonus edilizi: ritorno alle origini?
FINCO accoglie con ottimismo le recenti dichiarazioni del MEF sul possibile rafforzamento dei "bonus ordinari" come Ecobonus e Sismabonus
Se non entusiasmo, c’è sicuramente ottimismo nel settore costruzioni all’indomani delle dichiarazioni del MEF, tramite il consigliere Enrico Zanetti, sul futuro del Superbonus e delle detrazioni fiscali in ambito edilizio.
Ecobonus e Sismabonus: il ritorno ai bonus ordinari
Un atteggiamento positivo che trapela dal commento di Angelo Artale, Direttore Generale FINCO, nel condividere l’idea di tornare, prorogandoli, ai bonus "tradizionali", che “non hanno mai creato soverchi problemi e che svolgono egregiamente il loro ruolo sia in ordine alle esigenze di efficienza energetica che a quelle di stimolo all'economia ed all'innovazione”.
Si tratta di una proposta già fatta da FINCO stessa, nel corso dell’audizione nell’ambito dell’Indagine Conoscitiva sull’impatto Ambientale degli Incentivi in Materia Edilizia, promossa dalla Commissione VIII della Camera dei Deputati.
Riconoscendo la necessità di incentivi per l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza antisismica e l’altrettanto fondamentale necessità di rendere facilmente praticabili e sostenibili le detrazioni, sia per i contribuenti che per lo Stato, già a giugno la Federazione aveva sottolineato il ruolo rivestito, in ambito di transizione green, dall’ecobonus in forma ordinaria: "questo bonus, semplice e chiaro, non ha generato alcuna necessità di particolari chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate ed è facilmente praticabile dal singolo proprietario di unità immobiliare ed è dunque disegnato sulle caratteristiche del patrimonio immobiliare italiano (caratterizzato da micro-proprietà diffusa della prima casa)”.
Le riflessioni non si erano limitate all'utilità dell'Ecobonus, ma anche al suo futuro, evidenziando in particolare due aspetti:
- la necessità di individuare un metodo di fruizione delle agevolazioni, da parte dei cittadini con redditi medio-bassi, più praticabile dell’attuale modalità che prevede le detrazioni fiscali in 10 annualità, soprattutto a fronte della cancellazione dello sconto in fattura operata dal Decreto Cessioni;
- la garanzia di un orizzonte temporale più ampio di quello attuale, che pone come termine il 31 dicembre 2024.
Concludeva FINCO che “solo con questo indirizzo volto alla semplificazione, normativa e temporale, il nostro Paese potrà avere qualche concreta possibilità di vincere la sfida di una riqualificazione energetica della più ampia platea di unità abitative del proprio patrimonio immobiliare conciliandola con la sostenibilità economica anche per i conti dello Stato”.
Bonus edilizi e Legge di Bilancio: quale futuro ci aspetta?
Raccomandazioni che sembrano essere state colte. Secondo infatti le recenti dichiarazioni di Zanetti, che il Superbonus andrà in soffitta sembra più una certezza che una probabilità, così come il rafforzamento di Ecobonus e Sismabonus ordinari, con un orizzonte temporale più lungo e un eventuale ricorso selettivo alla cessione del credito e allo sconto in fattura.
Sicuramente NADEF e Legge di Bilancio 2024 scioglieranno questa riserva.