Guida alla valutazione dei ponti termici
Il nuovo volume edito da Edilclima aiuta chi progetta a valutare in modo corretto i ponti termici, dalla conformità normativa ai casi pratici
Il calcolo delle dispersioni di calore attraverso i ponti termici è un argomento attualmente di grande interesse per chiunque affronti un progetto di un edificio ex novo o di una ristrutturazione.
Ponti termici: guida alla valutazione
Prima del 2012 il calcolo delle dispersioni dei ponti termici veniva per lo più effettuato in maniera semplificata, attraverso il prospetto 4 della norma UNI/TS 11300-1 che veniva indicato come riferimento, nel caso non ci fossero informazioni precise, solo per edifici esistenti e solo per alcune tipologie edilizie.
Il prospetto conteneva, per alcune tipologie di strutture di parete, una maggiorazione forfettaria da applicare alle dispersioni termiche, applicata al coefficiente globale di scambio termico per trasmissione e il suo valore variava da un 5% per parete con isolamento dall’esterno senza aggetti/balconi e ponti termici corretti, ad un 30% per edifici con strutture in pannelli prefabbricati in calcestruzzo con isolamento dall’interno.
Nel 2012 la norma UNI/TS 11300-1 viene revisionata e vengono apportate importanti modifiche per il calcolo dei ponti termici, modifiche che sono tuttora in corso di validità. In particolare, si specifica che, “nella valutazione di progetto i valori di trasmittanza termica lineare devono essere determinati esclusivamente attraverso il calcolo numerico in accordo alla UNI EN ISO 10211 oppure attraverso l’uso di atlanti di ponti termici conformi alla UNI EN ISO 14683”.
Da questo momento in poi diventa quindi estremamente importante il calcolo dettagliato del nodo strutturale, almeno in caso di edifici in progetto, che si tratti di costruzioni ex novo o interventi di ristrutturazione edilizia.
A livello normativo e legislativo il dibattito portava in quel momento proprio alla revisione della norma UNI/TS 11300-1 perché si acquisiva consapevolezza della necessità di un calcolo sempre più rigoroso del fabbisogno energetico degli edifici, per poter valorizzare le scelte architettoniche effettuate.
All’epoca Edilclima pubblicò l’Atlante nazionale dei ponti termici conforme alle UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211 uscito qualche mese prima delle suddette revisioni, a colmare una lacuna strumentale e metodologica. L’Atlante era costituito di una parte metodologica, in cui venivano forniti cenni di teoria alla base dello scambio termico attraverso l’involucro edilizio, metodologie di calcolo per i ponti termici e di una vasta parte in cui valori pre-calcolati di trasmittanza termica lineare venivano forniti per 9 macro categorie di ponte termico, per un centinaio di ponti termici in totale e circa 50.000 simulazioni agli elementi finiti. Per ogni nodo venivano infatti resi valori di trasmittanza termica lineare al variare di alcuni dati di ingresso progettuali (tra cui trasmittanza termica dei componenti il nodo, conducibilità termica, spessore di parete e solaio ecc.), valutando per ogni ponte termico il miglior trade-off tra accuratezza e numero di simulazioni.
Mentre i valori pre-calcolati sono stati inclusi in un supporto informatico, ad ausilio di progettisti, auditor e certificatori energetici, che hanno così potuto incrementare l’accuratezza delle proprie analisi energetiche senza rinunciare ad un calcolo veloce, Edilclima ha lavorato anche per diffondere la cultura del calcolo dettagliato dei ponti termici: in questi anni sono stati molteplici i corsi tenuti dallo staff di Edilclima per diffondere la conoscenza del calcolo delle prestazioni energetiche degli edifici e, nello specifico, delle dispersioni di calore attraverso i ponti termici.
L'importanza di valutare i ponti termici nella progettazione
In questo contesto nasce la più recente pubblicazione di Edilclima, Guida alla valutazione dei ponti termici conforme alle norme UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211: l'ambito di progettazione attuale è molto diverso da quello di una decina di anni fa, quando era stato pubblicato l’Atlante, allora servivano valori pre-calcolati a supporto della progettazione, ora gli edifici devono essere progettati per essere ad energia quasi zero, il cui fabbisogno di energia, molto ridotto, viene coperto in larga misura attraverso l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile.
Ancora di più, il target che verrà fissato dall’Unione Europea con la nuova Direttiva sulle prestazioni di energia degli edifici è di edifici ad emissioni zero, dove l’edificio diventa non solo poco energivoro, ma completamente a zero emissioni. Con queste regole, la progettazione dell’involucro e dell’impianto deve essere supportata da strumenti molto accurati per poter sfruttare le strategie progettuali a supporto del nuovo target. La Guida alla valutazione dei ponti termici conforme alle norme UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211 si inserisce in questo contesto e fornisce un compendio metodologico esaustivo per il calcolo dettagliato delle dispersioni di calore e la temperatura superficiale dei nodi edilizi.
Per svariate tipologie di nodo progettuale vengono analizzate le metodologie di calcolo fornite dalla normativa attuale, sia attraverso una trattazione teorica che attraverso l’applicazione a casi pratici. Vengono analizzati nodi contro-terra, nodi che separano ambienti con più di due temperature al contorno, giunzioni tra parete e telaio, ponti termici di cassonetto e altro ancora.
Un capitolo ad hoc fornisce una piccola guida all’utilizzo del software di calcolo gratuito Therm, mentre un ultimo capitolo ha l’obiettivo di inserire la teoria descritta nei primi capitoli nell’attuale contesto progettuale, per fornire esempi reali di ristrutturazione edilizia con spunti relativi a ponti termici critici e correzioni suggerite, per raggiungere i target progettuali attuali.
Ci auguriamo che la Guida alla valutazione dei ponti termici conforme alle norme UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211 possa essere un aiuto pratico ed effettivo per il progettista che intende seguire un approccio analitico e rigoroso per una progettazione sostenibile.