Cessione crediti edilizi: quali accetta Poste Italiane?
L'utilizzo della piattaforma per la cessione è soggetto ad alcune condizioni che riguardano l'importo e la natura dei crediti. Vediamo di cosa si tratta
Il via alla cessione dei crediti d’imposta sulla piattaforme di Poste Italiane, recentemente riaperta, è subordinata ad alcune condizioni ed è utilizzabile per alcuni crediti.
Cessione crediti edilizi: le detrazioni accettate da Poste Italiane
Per prima cosa, come specificia l'azienda, l’accettazione della proposta di cessione è subordinata a tutte le verifiche effettuate in fase istruttoria, che prende avvio soltanto dopo il caricamento della documentazione richiesta.
Inoltre il servizio è attivo per le richieste di cessione presentate dai beneficiari originari del credito d’imposta (c.d. prime cessioni) e per le quote annuali, fruibili a partire dal 2024, in relazione a crediti maturati a fronte di spese sostenute nel 2023 o a rate residue di spese sostenute negli anni precedenti.
Previsti anche alcuni limiti:
- l’importo massimo cedibile è pari a 50mila euro per cliente, anche tramite più cessioni;
- il totale dei crediti ceduti dallo stesso cliente a Poste Italiane (comprensivo di quelli ceduti anteriormente alla data di riapertura del servizio), non può superare il limite di 150mila euro.
Ecco quindi alcune casistiche per la cessione:
- il cliente che non ha mai ceduto nulla a Poste Italiane, può cedere fino ad un massimo complessivo di 50mila euro di crediti d’imposta in una o più pratiche di cessione;
- il cliente che prima della riapertura del servizio ha ceduto ad esempio 90mila euro di crediti d’imposta a Poste Italiane può cedere sempre fino ad un massimo complessivo di 50mila euro di crediti d’imposta in una o più pratiche di cessione, raggiungendo così la somma di 140mila euro;
- il cliente che prima della riapertura del servizio ha ceduto 120mila euro di crediti d’imposta a Poste Italiane può cedere fino a 30mila euro di crediti d’imposta in una o più pratiche di cessione raggiungendo così il massimo possibile, ovvero 150mila euro;
- in cliente che prima della riapertura del Servizio ha ceduto già 150mila euro, non può cedere nulla a Poste Italiane in quanto ha già raggiunto il limite previsto con le cessioni liquidate anteriormente alla riapertura del servizio.
I crediti cedibili
Scendendo nel dettaglio dei crediti cedibili, Poste Italiane accetta quelli derivanti da:
- Superbonus 110%, ai sensi dell’art.119 del Decreto Rilancio (DL n. 34/2020), a fronte di specifici interventi in ambito efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici, eliminazione delle barriere architettoniche, ripartito in 5 quote annuali o in 4 quote annuali per le spese sostenute dal 2022.
- Ecobonus ordinario (efficienza energetica e installazione di impianti fotovoltaici), ai sensi dell’art. 14 del D.L. n. 63/2013 e dell’art.16-bis, comma 1, lettera h) del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
- Sismabonus ordinario (misure antisismiche), ai sensi dell’art. 16, commi da 1-bis a 1-septies del D.L. n. 63/2013, ripartito in 5 quote annuali;
- Ristrutturazione (recupero patrimonio edilizio o Bonus Casa), ai sensi dell'art. 16-bis, comma 1, lettere a) e b), del Tuir, ripartito in 10 quote annuali;
- Recupero o restauro facciate (c.d. "Bonus facciate"), ai sensi art. 1, comma 219 e 220, della legge. n. 160/2019, ripartito in 10 quote annuali, cedibile solo per le rate residue a partire dal 2024 in poi;
- Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ai sensi dell’art.16-ter del D.L. n. 63/2013, ripartito in 10 quote annuali;
- Eliminazione delle barriere architettoniche, ai sensi dell’art. 119-ter del Decreto Rilancio, a fronte di spese sostenute dal 1° gennaio 2022, ripartito in 5 quote annuali.