Rigenerazione urbana: il ruolo fondamentale di progettazione e partecipazione
Audizione del CNAPPC al Senato: tra i temi trattati, il governo del territorio, i concorsi di progettazione e la qualità del progetto, il rafforzamento dei processi partecipativi
Governo del territorio, attenzione alla progettazione, partecipazione delle comunità, istituzione di una cabina di regia per un miglior coordinamento degli interventi. Si è parlato di molti temi, tutti correlati fra di loro, nel corso dell'audizione in Commissione Ambiente al Senato del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, nell'ambito dei lavori per i due ddl sulla rigenreazione urbana.
Rigenerazione urbana: l'audizione del CNAPPC al Senato
“Esprimiamo il nostro apprezzamento per la ripresa dell’iter parlamentare sulla rigenerazione urbana che rappresenta un tema fondamentale per il futuro delle nostre città. Questa rinnovata attenzione ci fa ben sperare anche sulla possibile realizzazione della riforma del governo del territorio che non può più essere rinviata. Per gli Architetti PPC italiani la rigenerazione ha come obiettivo quello di creare le condizioni per una maggiore integrazione delle attività umane legate alla residenza, al lavoro, a tutti i servizi sociali necessari, all’istruzione, alla salute, al tempo libero. Questa integrazione ha lo scopo di migliorare la qualità della vita delle persone e di permettere loro il più facile ed ampio accesso a tutte le funzioni urbane”.
Queste le dichiarazioni del presidente Francesco Miceli, che ha sottolineato la necessità di un testo nel quale venga prevista, prima di tutto, la definizione dei principi e delle finalità che devono guidare la strategia della rigenerazione urbana, così come i compiti dello Stato nell’ambito di un piano nazionale volto ad attivare processi rigenerativi diffusi nelle nostre città.
La richiesta è di istituire una Cabina di regia con la partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e di governo, per un coordinamento efficace degli interventi, evitando il moltiplicarsi dei centri decisionali. “La rigenerazione urbana va intesa come una strategia strutturale e permanente, volta migliorare la qualità di vita dei cittadini e a realizzare le città del prossimo futuro. Per queste ragioni bisogna evitare azioni puntuali su singoli edifici o unità edilizie, lavorando invece con interventi integrati e sostenibili per aree e ambiti urbani”.
Partecipazione attiva e qualità della progettazione
Da questo punto di vista, per il CNAPPC è indispensabile la partecipazione dei cittadini, “per garantire il raggiungimento degli obiettivi in coerenza con le caratteristiche specifiche dei singoli territori e, soprattutto, con i bisogni degli abitanti e delle comunità" , con particolare attenzione ai servizi di prossimità nelle aree periferiche, alla mobilità e all’infrastrutturazione del sistema del verde con l’obiettivo di rendere le nostre strutture urbane policentriche, superando gli attuali modelli della città monocentrica e “separativa”.
Soddisfazione anche per il fatto che entrambi i ddl prevedano il ricorso al concorso di progettazione a due fasi per gli interventi di rigenerazione urbana da parte delle Amministrazioni comunali. “Solo i concorsi di progettazione a due fasi rappresentano lo strumento indispensabile per selezionare la qualità degli interventi pubblici nel rispetto del territorio, dell’ambiente e del paesaggio. È di conseguenza, importante che i Comuni siano supportati con un apposito Fondo per l’organizzazione e gestione dei concorsi. Rigenerazione e concorsi sono un binomio indissolubile.”
Infine, secondo il presidente è necessario che i piani di rigenerazione urbana abbiano il supporto di un sistema di premialità, di incentivazione fiscale, compresa la possibilità di utilizzare il sistema della cessione del credito.