Sismabonus e comunicazione ad Enea: è già scattato l'obbligo?
Il Decreto-Legge n. 36/2022 ha previsto un nuovo sistema di monitoraggio relativo agli interventi di Sismabonus. È già operativo l'obbligo?
Tra norme, modifiche e provvedimenti correttivi, il lavoro dei tecnici è sempre più complesso e spesso è semplice perdere il filo. Un po' come sta accadendo con l'obbligo di comunicare ad Enea non solo i dati relativi agli interventi incentivati dall'Ecobonus ma anche quelli agevolati con il sismabonus.
Potenziamento monitoraggio Enea
Facciamo un passo indietro. Con il Decreto-Legge 30 aprile 2022, n. 36 (Decreto PNRR 2), Governo e Parlamento hanno deciso di potenziare il sistema di monitoraggio dell’efficientamento energetico attraverso le misure di Ecobonus e Sismabonus. L'art. 24 del Decreto PNRR 2 ha, infatti, sostituito il comma 2-bis, art. 16 del Decreto Legge n. 63/2013.
In particolare, il nuovo comma 2-bis dispone:
Al fine di garantire la corretta attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, nell’ambito della Missione 2, Componente 3, Investimento 2.1 «Ecobonus e Sismabonus fino al 110 per cento per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici», nonché al fine di effettuare il monitoraggio degli interventi di cui al presente articolo, compresa la valutazione del risparmio energetico da essi conseguito, in analogia a quanto già previsto in materia di detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, sono trasmesse per via telematica all’ENEA le informazioni sugli interventi effettuati alla conclusione degli stessi . L’ENEA elabora le informazioni pervenute e trasmette una relazione sui risultati degli interventi al Ministero della transizione ecologica, al Ministero dell’economia e delle finanze, alle Regioni e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze territoriali.
Una disposizione che aggiunge all'Enea il nuovo compito di monitorare anche gli interventi di cui all'art. 16 del D.L. n. 63/2013, ovvero quelli che accedono al bonus ristrutturazioni edilizie e al sismabonus (commi da 1-bis a 1-septies).
Il comunicato Enea
A luglio 2022 è arrivato sul portale Enea un avviso che informava gli utenti che, proprio relativamente a quest'obbligo, Enea stessa fosse ancora in attesa di ricevere dal Ministero competente (MiTE) precise indicazioni circa la data di inizio del monitoraggio degli interventi antisismici, i dati da monitorare e i tempi di trasmissione.
Indicazioni senza le quali Enea non avrebbe potuto realizzare il portale per il monitoraggio e per cui non sarebbe mai potuto entrare in vigore l'obbligo.
Arrivati a ottobre 2023 il Decreto attuativo non è ancora stato pubblicato, Enea non ha potuto realizzare la piattaforma e, quindi, non è in vigore nessun obbligo di comunicazione.
Il Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche
Nel frattempo, segnaliamo che a febbraio 2023 è stato attivato dal Dipartimento Casa Italia (DCI) il Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche (PNCS), da non confondere assolutamente con il portale Enea e con il relativo obbligo (che come scritto non è ancora attivo).
Il nuovo portale del Dipartimento di Casa Italia consente:
- la raccolta in forma digitale dei dati contenuti nella pratica amministrativa edilizia necessari per ottenere l’agevolazione del sismabonus 110%;
- l'acquisizione della georeferenziazione degli interventi ad esso connessi e di individuare le classi di rischio degli immobili oggetto degli interventi medesimi;
- individuare le classi di rischio degli immobili oggetto degli interventi.
Ricordiamo che:
- il PNCS non riguarda il sismabonus ordinario poiché è in linea con il Dm n. 329 del 2020 di modifica del Dm 58 del 2017 che riguarda il sismabonus al 110% (per il quale è necessaria la polizza assicurativa);
- non sussistono obblighi normativi per il conferimento al Portale Nazionale delle Classificazioni Sismiche dell’asseverazione di cui all’allegato B del D.M. n. 329/2020.