Case Green, fumata nera sulla Direttiva UE
Nuovo passo indietro sulla bozza di testo della EPBD, con un pesante ridimensionamento degli obiettivi. Prossimo incontro a dicembre
Sembrava che la data decisiva sulla Direttiva Green fosse arrivata, e invece il 12 ottobre 2023 si è sgonfiato sotto l’ennesimo rimando del Trilogo, questa volta a dicembre. E il nuovo rinvio presagisce anche un ridimensionamento dell’art. 9 della EPBD e degli obiettivi che finora la UE ha cercato di imporre per la riqualificazione energetica degli edifici.
Direttiva Green: dietrofront della UE sugli obblighi di riqualificazione energetica
Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma solo le dichiarazioni dell’on. Isabella Tovaglieri, componente della commissione Industria ed Energia del Parlamento europeo e relatrice ombra per il gruppo ID della direttiva casa green.
Sulla base del nuovo testo concordato nel trilogo, rimarranno in vigore le attuali certificazioni energetiche degli edifici, mentre le modalità per la riduzione dei consumi saranno decise in autonomia dagli Stati membri da qui al 2050.
Come si legge nel suo intervento "La direttiva Case Green esce completamente ridimensionata dall'ultimo negoziato tra Parlamento, Commissione e Consiglio UE: ha perso l’ambientalismo ideologico e ha vinto il buonsenso. Le trattative saranno riprese a dicembre per affrontare le questioni rimaste aperte e giungere a un accordo finale. Bene che il Parlamento di Strasburgo abbia fatto retromarcia sulle sue posizioni più estremiste e irrealistiche, cancellando dal testo obblighi e tempistiche maggiormente contestate dagli Stati membri".
Una posizione non consivisa da tecnici e professionisti, che continuano a ricordare che, al di là delle questioni "ecologiste", l'APE rapopresenta anche un importante documento sul valore di un immobile.
Le proposte fin ad ora messe in campo prevedevano:
- per gli edifici residenziali:
- il raggiungimento della classe energetica "E" entro il 2030;
- il raggiungimento della classe energetica "D" entro il 2033
- per gli edifici non residenziali:
- il raggiungimento della classe energetica "E" entro il 2027;
- l raggiungimento della classe energetica "D" entro il 2030
- per gli edifici di nuova costruzione:
- zero emissioni quelli pubblici, a partire dal 2026;
- zero emissioni gli altri edifici, a partire dal 2028.
Pannelli solari: obbligo oppure no?
Spiega Tovaglieri che rimane aperta la discussione sull’obbligo di installare pannelli solari su edifici pubblici e non residenziali.
Mentre infatti per gli edifici residenziali si parla solo di “indicazioni” che i singoli Stati membri dovranno fornire nei rispettivi piani nazionali di ristrutturazione, l'attuale bozza di testo prevede invece delle scadenze obbligatorie invece per edifici pubblici e non residenziali, legate alle dimensioni degli immobili, ovvero
- 31 dicembre 2027 per edifici superiori a 1.000 mq;
- 31 dicembre 2029 per edifici superiori a 400 mq;
- 31 dicembre 2032 per edifici sopra i 250 mq.
Staremo a vedere se salterà anche questo punto, così come si attendono sviluppi su alcune parti del testo concernenti misure finanziarie e sanzioni.