Ricostruzione post sisma: guida alle agevolazioni Superbonus 110%
Aggiornata la guida del Fisco realizzata con il Commissario Straordinario sugli incentivi per la ricostruzione degli edifici colpiti dal sisma
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato l’aggiornamento del vademecum al contributo per gli interventi di riparazione degli edifici danneggiati dal sisma del 2016/2017. In particolare, la Guida “Ricostruzione post sisma Italia Centrale e Superbonus 110%”, contiene le indicazioni operative utili alla luce delle ultime modifiche normative intervenute sulle agevolazioni.
Superbonus 110% in aree sisma: la guida del Fisco
Ricordiamo infatti che, tra le numerose modifiche apportate all’art. 119 del D.L. n. 34/2020 (Decreto Rilancio), rientrano quelle relative alla ricostruzione degli edifici privati delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal sisma del 2016, prevedendo che le spese per gli interventi possono beneficiare fino al 2025, in aggiunta al “contributo sisma”, anche del Superbonus nella misura del 110%, con la possibilità di optare per le modalità alternative di fruizione della detrazione con lo sconto in fattura o la cessione del credito d’imposta.
La guida è così articolata:
- Introduzione
- Il concorso tra il contributo per il sisma e le agevolazioni fiscali
- Aspetti procedurali disciplinati dal testo unico della ricostruzione privata
- La rendicontazione e la fatturazione
- Il Superbonus per i lavori in corso d’opera
- La conformità urbanistica nella ricostruzione post sisma
- I tempi di conclusione dei lavori
- Interventi unitari
- Il Superbonus rafforzato
- Domande e risposte
- Definizioni elaborate dalla struttura commissariale
- Per saperne di più
L’aggiornamento, disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, riguarda l’originaria pubblicazione del 2021, realizzata in sinergia con il Commissario Straordinario di Governo per la ricostruzione post sisma. L’obiettivo è quello di offrire ai cittadini, ai professionisti e agli operatori economici informazioni complete e puntuali sulle opportunità offerte dalle norme con particolare riguardo all’uso combinato del Superbonus e degli altri incentivi fiscali con il contributo per la riparazione degli edifici danneggiati.
Superbonus 110% in aree sisma: cosa prevede il Decreto Rilancio
Come spiega la guida nell’introduzione, il Superbonus si aggiunge ai contributi previsti per la riparazione o ricostruzione degli edifici danneggiati da eventi sismici.
L’articolo 119 del decreto Rilancio prevede, in particolare:
- al comma 1-ter, che «Nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici, l'incentivo di cui al comma 1 [interventi di efficienza energetica ammessi al Superbonus] spetta per l'importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione»;
- al comma 4-quater, che «nei Comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato d'emergenza», il Superbonus per interventi antisismici spetta per l’importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione.
Il comma 4-ter stabilisce, inoltre, che i limiti delle spese ammesse al Superbonus sono aumentati del 50% per gli interventi di ricostruzione riguardanti i fabbricati danneggiati dal sisma nei Comuni elencati negli allegati al D.L. n. 189/2016 e nei Comuni di cui all’art. 1 comma 2 dello stesso D.L. e di cui al decreto legge n. 39/2009. In questo caso, però, il Superbonus è alternativo al contributo per la ricostruzione.
La norma è stata ulteriormente modificata per essere estesa a tutti i Comuni interessati da eventi sismici avvenuti dopo il 2008 dove sia stato dichiarato lo stato d'emergenza.
Inoltre, nei comuni dei territori colpiti da eventi sismici verificatisi a far data dal 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza, la detrazione spetta per l'importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione, nella misura del 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025.
Non solo: per questi interventi si mantiene mantenuta la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, in alternativa all’utilizzo diretto della detrazione nella dichiarazione dei redditi, in deroga alle limitazioni introdotte dal D.L. n. 11/2023 (c.d. “Decreto Cessioni”).
Il coordinamento tra Superbonus e contributo per la ricorstruzione
Nell’introduzione della Guida vengono fornite anche preziose informazioni sul coordibnamento tra i due istituti, Superbonus e contributo per la ricostruzione.
Dapprima, l’Ordinanza commissariale n. 108 del 2020 ha stabilito che, per gli interventi antisismici ammessi al Superbonus (articolo 119, comma 4 del decreto Rilancio) - di riparazione e ricostruzione degli edifici danneggiati dagli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016, per i quali è previsto il contributo commissariale - occorre riferirsi, in ordine alle modalità applicative, alla precedente Ordinanza n. 60 del 31 luglio 2018, adottata per coordinare l’applicazione del predetto contributo e della detrazione di cui all’articolo 16, commi 1-bis e seguenti, del decreto legge n. 63/2013 (cosiddetto Sismabonus).
Successivamente, con l’Ordinanza commissariale n. 111/2020, è stato stabilito all’articolo 6 che:
- il Superbonus e ogni altro incentivo fiscale spetta per l’importo eccedente il contributo previsto per la ricostruzione;
- il Superbonus spetta per le spese sostenute per tutti gli interventi edilizi, ammessi alla predetta detrazione, di riparazione o di ricostruzione in sito disciplinati dalle ordinanze commissariali, nonché per gli interventi di ricostruzione degli edifici danneggiati per i quali si sia resa obbligatoria la ricostruzione in altro sito;
- è possibile redigere un progetto unitario dell’intervento e un unico computo metrico estimativo per accedere al Superbonus, nonché ai contributi per la ricostruzione post sisma, ferma restando, nell’ambito del computo metrico e del conseguente quadro tecnico economico, la necessità di indicare distintamente le spese ammesse al contributo e quelle eccedenti, ammesse al Superbonus;
- con riferimento agli interventi edilizi su edifici con danni lievi, per i quali si intende fruire del Superbonus ai sensi dell’articolo 119, commi 1, 2, 4-bis, 5, 6 e 8 del decreto Rilancio, il termine di esecuzione dei lavori è ulteriormente prorogato di sei mesi. In caso di interventi edilizi su edifici con danni lievi che comportano lavorazioni finalizzate al miglioramento sismico dell’edificio che rientrino nel Superbonus ai sensi del comma 4, del medesimo articolo 119, il termine di esecuzione dei lavori è equiparato a quello previsto per gli interventi sugli edifici con danni gravi (si veda il capitolo 7) e il miglioramento sismico è valutabile, in questi casi, secondo quanto disposto al § 8.4.2. delle vigenti Norme tecniche per le costruzioni;
- le disposizioni sopra riportate si applicano anche agli interventi per i quali sia già stato emanato il decreto di concessione del contributo e anche, ove occorra, previa presentazione di varianti in corso d’opera nel rispetto della normativa sulla ricostruzione.
Inoltre, con l’Ordinanza commissariale n. 118/2021 sono state modificate le Ordinanze commissariali nn. 8, 13, 19 in relazione ai tempi e alle modalità di erogazione degli stati di avanzamento, stabilendo che essi possono essere erogati con l’avvenuta esecuzione della percentuale stabilita di lavori ammessi al contributo per la ricostruzione.
Infine, con l’Ordinanza commissariale n. 130/2022 è stato approvato il Testo unico della ricostruzione privata che al Capo III dedica l’intera Sezione V, dall’art. 46 all’art. 50, al concorso di risorse tra il contributo per il sisma e le agevolazioni fiscali.
A tal proposito, il Fisco segnala che Il Testo Unico è entrato in vigore il 1° gennaio 2023 e si applica:
- alle domande relative alla ricostruzione privata presentate successivamente a tale data;
- a quelle non ancora definite per le quali è chiesta l’applicazione delle disposizioni dell’art. 4 comma 5 del medesimo Testo unico;
- qualora richiesto, anche a quelle già decretate in ottemperanza delle disposizioni di maggior favore di cui all’art. 1 dell’Ordinanza commissariale n. 131/2022, come modificato dall’Ordinanza commissariale n. 139/2023 art. 11.
Un quadro normativo particolarmente articolato, su cui la guida intende chiarire alcuni aspetti applicativi e operativi, insieme ad alcune utili risposte su dubbi e domande pervenute alla struttura commissariale.
Documenti Allegati
Guida