Detrazioni per ristrutturazione edilizia: chiarimenti dal Fisco sul bonifico parlante
Cosa succede se il bonifico viene ordinato da un conto non intestato al beneficiario delle agevolazioni? Ecco la risposta dell'Agenzia delle Entrate
In caso di lavori di ristrutturazione edilizia su un immobile per i quali si intenda usufruire del Bonus Casa, è possibile effettuare il bonifico da un conto corrente non intestato al beneficiario delle detrazioni?
Bonus casa: bonifico parlante effettuato da un conto diverso dal beneficiario
Sulla questione, posta a Fisco Oggi da una contribuente, è intervenuta l’Agenzia delle Entrate, esprimendo un parere favorevole, nel caso si sia in presenza di tutte le altre condizioni previste dalla legge.
Ricordiamo che l'art. 16-bis, comma 1, del TUIR consente la detrazione delle spese documentate, sostenute ed effettivamente rimaste a carico dei contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l'immobile sul quale sono effettuati gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Inoltre, come specificato nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 26 giugno 2023, n. 17/E, le detrazioni sulle spese sostenute per lavori di manutenzione straordinaria spettano a fronte del pagamento con apposito bonifico, dal quale devono risultare:
- la causale del versamento (che deve adeguatamente specificare che il pagamento è finalizzato a interventi di recupero del patrimonio edilizio che danno diritto alla detrazione);
- il codice fiscale del beneficiario della detrazione (che può essere anche diverso dall’ordinante il bonifico);
- la partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Quindi, conclude il Fisco, il requisito della titolarità del sostenimento della spesa risulta soddisfatto anche quando il bonifico sia disposto da un soggetto diverso dal beneficiario dell’agevolazione, fermo restando che solo quest’ultimo potrà chiedere la detrazione spettante.