Appalti pubblici: i dati sui lavori dall'entrata in vigore del nuovo Codice
L'analisi di ANAC sugli affidamenti di lavori a partire dal 1° luglio 2023, data di entrata in vigore del d.Lgs. n. 2023. Il valore totale ammonta a più di 36 miliardi di euro
Ammonta ad oltre 36 miliardi di euro su circa 36.580 procedure il valore degli affidamenti di lavori avviati in Italia dal 1° luglio 2023, data di entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti.
Appalti di lavori e nuovo Codice Contratti: i dati ANAC
La conferma arriva dall’ANAC, sulla base di un’analisi effettuata sui dati disponibili nella BDNCP e che fotografa la situazione degli appalti pubblici di lavori dall’entrata in vigore del d.Lgs. n. 36/2023 fino al 22 novembre 2023, comprendendo anche gli affidamenti ai sensi del d.Lgs. n. 50/2016.
Scendendo nel dettaglio, le procedure aperte e ristrette totalizzano 18 miliardi di euro, stessa cifra che totalizzano affidamenti diretti singoli o in adesione a convenzione, procedure negoziate sotto soglia, procedura negoziata senza gara dei settori speciali, procedura negoziata senza pubblicazione di avviso.
La parte maggiore la fanno le gare a procedura aperta, con 16 miliardi di importo totale, pari al 45% del mercato. Spiega ANAC che si tratta quasi esclusivamente grandi opere al di sopra della soglia europea di 5,35 milioni, con un importo medio di 11,6 milioni. Se si analizzano i dati in base al numero delle opere, il valore delle gare aperte crolla sotto il 4%. Aggiungendo anche le 174 procedure ristrette, per un importo di 2,4 miliardi, il mercato si divide a metà fra affidamenti con gara e senza gara. Gli affidamenti diretti sono 21.964 per un importo di 1,45 miliardi, con un importo medio 66mila euro.
Più consistente il valore degli affidamenti diretti in adesione ad accordo quadro o convenzione: essi sono 4.236 ma pesano per 4,6 miliardi di euro, con un importo medio poco sopra il milione. Le procedure negoziate per affidamenti sotto soglia, sono state 7.129, per un importo di 4,77 miliardi, con un valore medio di 0,67 milioni.
Infine, nei settori speciali (ferrovie, energia e acqua), le procedure negoziate senza previa indizione di gara sono state 186, con un valore economico di4 miliardi e un importo medio pari a 21,5 milioni di euro.