Neutralità fiscale per STP e riduzione tasse: misure confermate
Soddisfazione di Fondazione Inarcassa: incoraggiare le aggregazioni per concorrere al meglio sul mercato dei servizi tecnici, che risponde a dinamiche sempre più competitive
“Le professioni liberali rappresentano un pilastro fondamentale nel sistema economico imprenditoriale italiano. Bene, quindi, ha fatto il viceministro all'Economia Maurizio Leo ad inserire nella delega fiscale la neutralità fiscale delle aggregazioni professionali, che costituiscono un necessario sviluppo della libera professione, e a prevedere la riduzione della tassazione per le Casse di previdenza che intendano investire nell'economia reale. Smentisco al riguardo quelle voci che mettevano in dubbio la reale volontà del Governo di trasferire nei decreti attuativi tali prospettive".
Neutralità fiscale per STP: l'impegno del Governo
Queste le dichiarazioni dell’on. Andrea De Bertoldi, con cui il Governo ha confermato l’impegno a lavorare sui decreti attuativi in materia di neutralità fiscale delle aggregazioni professionali.
Affermazioni che il Presidente di Fondazione Inarcassa Andrea De Maio ha commentato positivamente, ricordando come la neutralità fiscale delle aggregazioni professionali contenute nella delega fiscale rappresenti uno strumento fondamentale per incoraggiare la crescita e lo sviluppo della libera professione. “Fondazione Inarcassa sostiene da tempo la neutralità fiscale delle operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali, comprese quelle riguardanti il passaggio da associazioni professionali a società tra professionisti. Dobbiamo incoraggiare questo tipo di processo per concorrere al meglio sul mercato dei servizi tecnici che oggi risponde a dinamiche, anche di carattere internazionale, caratterizzate da una sempre maggiore competitività”.
Secondo De Maio, l’aggregazione delle competenze multidisciplinari tra i professionisti è il fattore vincente per rispondere alle esigenze del mercato, per la possibilità di condividere spese e costi, integrare competenze e conoscenze specialistiche, effettuare investimenti nella dotazione di strumenti informatici e per la facilità di accedere al credito.
Incoraggiare lo sviluppo delle aggregazioni professionali
Sulla questione richiama uno studio effettuato dalla Fondazione, che ha messo in luce come le STP rappresentino ancora una realtà minimale: solo 851 nel 2022. “Stiamo assistendo ad un processo di atomizzazione della realtà professionale, che si pone in contrasto con le attuali esigenze del mercato dei servizi tecnici, laddove, per la efficace messa a terra dei fondi del PNRR, vi è una forte richiesta di competenze integrate che rende fondamentale un intervento a supporto del processo aggregativo”.
Proprio per questo l’ing. De Maio ritiene che, in attesa dei decreti attuativi, vada invertito il trend, incoraggiando sin da subito le aggregazioni professionali, estendendo il regime forfettario anche ai liberi professionisti soci delle StP e abolendo la causa di esclusione per l’accesso al regime forfettario delle aggregazioni professionali, contenuta all’art. 1, comma 57, lettera d) della Legge n. 190/2014.
“L’equiparazione fiscale tra i professionisti che svolgono l’attività in forma individuale e quelli che svolgono l’attività in forma associata consentirebbe di ridurre il rischio che il regime forfetario determini un effetto distorsivo disincentivando l’aggregazione delle attività professionali”, conclude il presidente.