Riqualificazione energetica: il rapporto ENEA sulle detrazioni fiscali
Il report analizza l'uso delle detrazioni Superbonus, Ecobonus e Bonus Casa per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio per interventi effettuati nel 2022
Gli incentivi fiscali in edilizia rappresentano uno dei perni fondamentali per portare avanti gli inteventi di riqualificazione energetica che gli obiettivi di riduzione delle emissioni e dei consumi energetici impongono in funzione della transizione ecologica. Uno strumento importante, sul quale si sono fondati la maggior parte dei lavori effettuatii negli ultimi 3 anni, con un contributo sostanzioso del Superbonus, istituito come "cura shock" alla crisi economica post pandemia con il D.L. n. 34/2020 (c.d. “Decreto Rilancio”).
Incentivi fiscali per la riqualificazione energetica: il report ENEA 2022
A fare il punto della situazione è ENEA con il report sugli incentivi fiscali 2022, che analizza l’impatto di Superbonus, Ecobonus, Bonus Casa e bonus barriere nel settore dell’edilizia e non solo.
Alle misure si riconoscono diversi meriti, tra cui:
- il miglioramento del patrimonio edilizio in termini di prestazioni strutturali ed energetiche;
- l’aumento del valore degli immobili, con riflessi positivi sul mercato immobiliare nel suo complesso;
- la realizzazione di un tessuto urbano più moderno, efficiente e sostenibile;
- un cambiamento culturale, con attenzione dei cittadini verso i temi della sostenibilità e dell'efficienza energetica;
- maggiore attenzione ai principi di economia circolare;
- maggiore formazione e specializzazione di professionisti e operai del settore, contribuendo a elevare il livello di competenza e qualità delle prestazioni nell'intera filiera.
Proprio per questo è necessario, secondo ENEA rinnovare i sistemi di incentivazione, con l’ottimizzazione del rapporto costo/benefici e con la riforma del quadro normativo, compreso l’adattamento alle Direttive europee.
A confermare la bontà delle misure e sono i dati sulle detrazioni, che ENEA suddivide secondo la tipologia di agevolazione fiscale:
- Superbonus
- Ecobonus
- Bonus casa
Vediamoli nel dettaglio.
Superbonus: i dati 2022
I dati relativi agli interventi ammessi alle detrazioni fiscali del 110% ai sensi dell’art. 119 del D.L. 34/2020, Decreto Rilancio, con l’esclusione degli interventi di miglioramento sismico, sono stati monitorati da ENEA attraverso il sito dedicato alla trasmissione delle asseverazioni di cui al comma 13 del suddetto art. 119 secondo le modalità stabilite dal Decreto del MiSE 6 agosto 2020 – Decreto Asseverazioni.
Enea ribadisce che la misura ha avuto un ottimo successo e ha risposto in pieno agli obiettivi del Governo che prevedeva il rilancio dell’economia depressa a causa della pandemia.
A dicembre 2022 si sono registrati 352.101 cantieri aperti che hanno comportato progetti per 61,78 miliardi di euro di cui 60,76 ammessi alle detrazioni fiscali.
In termini numerici, gli interventi hanno riguardato:
- 13,2% gli edifici condominiali;
- 58,0% gli edifici costituiti da una singola unità immobiliare;
- 28,8% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti presenti all’interno di edifici condominiali
In termini di investimenti ammessi alle detrazioni le percentuali cambiano in modo significativo:
- il 45,2% riguarda i condomini
- il 38,6% gli edifici unifamiliari
- il 16,2% le unità immobiliari funzionalmente indipendenti.
I lavori realizzati e fatturati ammontano a 45,21 miliardi di euro con un conseguente onere per lo Stato di 49,72 miliardi euro. L’investimento medio risulta di 600.250,05 euro per i condomini, 116.721,48 euro per gli edifici monofamiliari, 98.906,04 per le unità immobiliari funzionalmente indipendenti e 320.184,88 per i castelli aperti al pubblico.
La misura nel 2022 ha avuto un vero e proprio boom, sia perché si sono concretizzati gli interventi avviati in precedenza (ad ENEA arrivano le asseverazioni il cui stato di avanzamento minimo sia almeno al 30%) sia perché, per gli interventi eseguiti sugli edifici costituiti da una sola unità immobiliare e unità funzionalmente indipendenti, era posto un vincolo da rispettare, inizialmente al 30 giugno e poi spostato al 30 settembre 2022, circa la realizzazione del 30% dei lavori complessivi. Il rispetto di questa condizione consente di poter continuare ad avere diritto alla detrazione fiscale del 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 Questo vincolo ha causato dei picchi sui dati mensili relativi agli investimenti e al numero di asseverazioni pervenuto.
L’intervento sull’involucro più consistente è la coibentazione delle pareti verticali che incide per il 56,0% relativamente alla superficie, per il 51,6% per il risparmio energetico conseguito e per 41,5% per i costi.
L’intervento più consistente in termini di investimenti e risparmio energetico annuo è costituito dai sistemi ibridi (caldaia a condensazione + pompa di calore), seguono le pompe di calore e le caldaie a condensazione. L’installazione dei sistemi ibridi e delle pompe di calore, specie se abbinate ai sistemi fotovoltaici, fa raggiungere facilmente il miglioramento di almeno due classi energetiche, condizione necessaria per l’accesso al SuperEcobonus.
Incentivi Ecobonus: i risultati del 2022
Tra il 2014 e il 2022 sono stati realizzati circa 4,6 milioni di interventi, di cui oltre 940mila solo nel 2022:
- oltre 600.000 richieste sono pervenute per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale;
- quasi 200.000 per la sostituzione dei serramenti;
- circa 110.000 per l’installazione di schermature solari,
Ammontano a 6,8 miliardi di euro gli investimenti attivati nel 2022, di cui oltre 5 destinati alla sostituzione dei serramenti e dell’impianto di climatizzazione invernale.
Per quanto riguarda i risparmi energetici ottenuti, il trend osservato è in lieve diminuzione rispetto al 2021, con 2.130 GWh/anno ottenuti nel 2022. I risparmi ottenuti nel 2022 sono associabili in particolare a:
- sostituzione dell’impianto di riscaldamento (quasi il 60% del totale);
- sostituzione di serramenti (oltre il 23% del totale);
- coibentazione di solai e pareti (circa 11%),
Si tratta di interventi che, insieme alla riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento dell’intero edificio, risultano essere caratterizzati dal miglior costo-efficacia, con un costo sostenuto tra gli 8 e i 16 centesimi di euro per ogni kWh di energia risparmiato durante tutta la vita utile dell’intervento.
In termini di interventi specifici eseguiti e tecnologie installate nel 2022, oltre 2,5 miliardi di euro sono stati destinati alla sostituzione dei serramenti, circa 230 milioni a interventi su pareti verticali e oltre 370 milioni di euro a interventi su pareti orizzontali e inclinate.
Il contributo principale per i risparmi energetici conseguiti nel 2022 è derivato dalle caldaie a condensazione (circa 1.100 GWh/anno, oltre il 51% del totale), e per circa il 25% dai serramenti (535 GWh/anno).
Guardando ai dati sull’ecobonus si rileva che:
- oltre il 65% degli investimenti attivati nel 2022 (quasi 4,5 miliardi di euro su oltre 6,8 complessivi) è stato dedicato a edifici costruiti prima degli anni Ottanta;
- quasi un terzo degli investimenti (oltre 2 miliardi di euro) ha riguardato sia le costruzioni isolate (ad esempio una villetta mono o plurifamiliare), sia gli edifici con più di tre piani fuori terra;
- sono stati risparmiati quasi 1.400 GWh/anno derivanti da interventi su edifici costruiti prima degli anni Ottanta;
- gli interventi di riqualificazione dell’involucro opaco hanno attivato circa 600 milioni di euro di investimenti e conseguito 237 GWh/anno di risparmi.
- gli interventi di riqualificazione dell’involucro opaco e infissi hanno attivato oltre 3.100 milioni di euro di investimenti e conseguito 772 GWh/anno di risparmi.
I dati 2022 sul Bonus Casa
I dati sul bonus casa sono stati raccolti sulla base delle Schede Descrittive trasmesse a ENEA attraverso il Portale Bonus Casa. Nel 2022, sono stati realizzati in totale 508.375 interventi (-42,36% rispetto al 2021).
Si tratta comunque di dati stimati in quanto la Scheda Descrittiva degli interventi trasmessa a ENEA, nel caso del Bonus Casa, prevede un numero limitato di informazioni tecniche rispetto a quanto previsto per l’Ecobonus. Se ne ricava che un incremento di risparmio energetico del 10% rispetto all’anno precedente, passando da 925.033 MWh/anno del 2021 a 833.294 MWh del 2022. Ciò è dovuto ad un miglioramento qualitativo degli interventi sugli impianti.
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