Milleproroghe 2024: novità per il Superbonus?
Il Governo al lavoro per il consueto provvedimento di fine anno. Tra i vari posticipi di scadenze, cosa si prospetta per le agevolazioni fiscali previste dal Decreto Rilancio?
È ormai questione di ore per l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2024, e nel frattempo il Governo è al lavoro per l’altro provvedimento che tradizionalmente viene varato a fine anno, ovvero il Milleproroghe, che dovrebbe essere discusso nel corso del Consiglio dei Ministri di oggi.
Milleproroghe 2024: il decreto in lavorazione
Tra le ipotesi sui contenuti del Decreto, il Milleproroghe 2024 potrebbe anche contenere un importante differimento sul Superbonus, nelle due seguenti ipotesi:
- una a titolo non oneroso e riguardante soltanto lla concessione di un SAL straordinario per lavori e spese sostenute nel 2023;
- l'altra consistente in una "miniproroga" di qualche mese (3/6 limitata) solo per interventi che sono arrivati al 60%.
C’è invece chi parla, per le agevolazioni di cui all'art. 119 del Decreto Rilancio, di un decreto a parte e contenente ulteriori disposizioni egate agli immobili.
In ogni caso, il MEF precisa che qualunque scelta è subordinata ai costi della misura, che a novembre avevano raggiunto quota 96 miliardi. Il Ministro Giancarlo Giorgetti, che ha recentemente definito il Superbonus come “radioattivo” proprio per i suoi effetti a medio-lungo termine, ha evidenziato che ogni mese di proroga costa allo Stato altri 4,5 miliardi di euro.
Le altre misure del Milleproroghe
Tra le altre questioni che potrebbero essere affrontate nel milleproroghe, l’innalzamento della soglia dell’età pensionabile per i medici, e la rimodulazione dello smart working nel settore pubblico, attualmente concesso solo ai lavoratori fragili, mentre nel settore privato già è confermata la proroga fino al prossimo 31 marzo 2024, sia per i fragili che per i genitori di figli under 14.
Inoltre è al vaglio la possibile proroga del mercato tutelato del gas, il cui termine è attualmente fissato al 10 gennaio 2024. Nel frattempo, nuove scadenze sono già state confermate, come ad esempio, con la legge sulla concorrenza, le semplificazioni amministrative per l’installazione di opere stagionali e temporanee nel caso di dehors in centro storico e la sospensione del limite temporale di 180 giorni per queste strutture, con il differimento al 31 dicembre 2024.