Legge di Bilancio 2024: il provvedimento in Gazzetta Ufficiale

Pubblicata la Legge 30 dicembre 2023, n. 213 che reca il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024. Ecco le principali misure

di Redazione tecnica - 03/01/2024

Parla di prudenza, responsabilità e fiducia il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel commentare la Legge del 30 dicembre 2023, n. 213, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2023, Supplemento Ordinario n. 40/L.

Legge di Bilancio 2024: il provvedimento in Gazzetta Ufficiale

La legge è così suddivisa:

  • Sezione I - MISURE QUANTITATIVE PER LA REALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI PROGRAMMATICI
    • Art. 1. Risultati differenziali. Norme in materia di entrata e di spesa e altre disposizioni. Fondi speciali, suddiviso in 561 commi
  • Sezione II APPROVAZIONE DEGLI STATI DI PREVISIONE
    • Art. 2. - Stato di previsione dell’entrata
    • Art. 3. Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze e disposizioni relative
    • Art. 4. Stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy e disposizioni relative
    • Art. 5. Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e disposizioni relative
    • Art. 6. Stato di previsione del Ministero della giustizia e disposizioni relative
    • Art. 7. Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e disposizioni relative
    • Art. 8. Stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito e disposizioni relative
    • Art. 9. Stato di previsione del Ministero dell’interno e disposizioni relative
    • Art. 10. Stato di previsione del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica
    • Art. 11. Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e disposizioni relative
    • Art. 12. Stato di previsione del Ministero dell’università e della ricerca
    • Art. 13. Stato di previsione del Ministero della difesa e disposizioni relative
    • Art. 14. Stato di previsione del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e disposizioni relative
    • Art. 15. Stato di previsione del Ministero della cultura e disposizioni relative
    • Art. 16. Stato di previsione del Ministero della salute e disposizioni relative
    • Art. 17. Stato di previsione del Ministero del turismo
    • Art. 18. Totale generale della spesa
    • Art. 19. Quadro generale riassuntivo
    • Art. 20. Disposizioni diverse
    • Art. 21. Entrata in vigore
  • Allegati
    • ALLEGATO I articolo 1, comma 1
    • ALLEGATO II articolo 1, commi 157 e 159
    • ALLEGATO III articolo 1, comma 220
    • ALLEGATO IV articolo 1, comma 263, Garanzie concesse dalla SACE S.p.A. a condizioni di mercato e garanzia green
    • ALLEGATO V articolo 1, commi 276 e 277 Rifinanziamento di interventi in materia di investimenti e infrastrutture, nonché disposizioni in materia di commissari straordinari
    • ALLEGATO VI articolo 1, comma 523
    • ALLEGATO VII articolo 1, comma 547
  • Tabelle
    • Tabella A Indicazione delle voci da includere nel fondo speciale di parte corrente
    • Tabella B - Indicazione delle voci da includere nel fondo speciale di conto capitale
  • Quadri generali riassuntivi
    • Quadro generale riassuntivo del bilancio di competenza per il triennio 2024-2026
    • Quadro generale riassuntivo del bilancio di cassa per il triennio 2024-2026

Come ha spiegato il MEF, i principali interventi previsti nell’ambito della manovra sono diretti in gran parte:

  • al sostegno dei redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti;
  • a interventi in favore delle famiglie numerose e alla natalità;
  • al rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici;
  • al rifinanziamento della spesa sanitaria;
  • al potenziamento degli investimenti pubblici e privati.

Vediamo le singole misure nel dettaglio.

Le misure per famiglie e lavoratori

Scendendo nel dettaglio, le risorse stanziate dalla legge, insieme al decreto legislativo che avvia la riforma fiscale, ammontano a circa 28 miliardi di euro, di cui oltre la metà destinati, in particolare, a interventi a sostegno dei redditi medio-bassi che comprendono:

  • il rinnovo del taglio cuneo fiscale e contributivo del 7% per i redditi fino a 25 mila euro e del 6% per i redditi fino a 35 mila euro;
  • l’accorpamento delle prime due fasce delle aliquote Irpef in un’unica al 23% fino a 28 mila euro;
  • ampliamento fino a 8.500 euro della soglia della no tax area.
  • l’esonero dei contributi previdenziali per le donne con due o più figli, pari a tremila euro l’anno per le donne con due figli fino all’età di 10 anni del più piccolo e, in via sperimentale, per tre anni per quelle che hanno 3 o più figli fino ai 18 anni del più piccolo.
  • il potenziamento del bonus asilo nido;
  • l’accesso al Fondo garanzia mutui per l’acquisto della prima casa per le famiglie numerose (280 milioni di euro)
  • la detassazione dei fringe benefit fino a 2.000 euro per i lavoratori con figli;
  • il bonus sociale elettricità per il I trimestre 2024, con uno stanziamento pari a 200 milioni di euro,
  • la carta “Dedicata a te”, con uno stanziamento di 600 milioni di euro per l’acquisto di beni di prima necessità e di carburanti;
  • detassazione dei premi produttività al 5%;
  • detassazione del lavoro notturno e festivo per i dipendenti di strutture turistico-alberghiere;
  • diminuzione del canone Rai, da 90 a 70 euro.

Le norme per le imprese

1,3 miliardi sono stati destinati alle imprese per incentivare nuove assunzioni a tempo indeterminato di giovani, donne ed ex percettori del reddito di cittadinanza.

Inoltre si confermano i crediti d’imposta per gli investimenti nella ZES unica del Mezzogiorno, con uno stanziamento di 1,8 miliardi; rifinanziati anche la Nuova Sabatini e i Contratti di sviluppo e il fondo crescita sostenibile.

Viene rinviata fino al 1 luglio 2024 l’entrata in vigore della plastic e sugar tax.

Dal punto di vista fiscale si prevedono le seguenti misure:

  • Global minimum tax al 15% per i gruppi multinazionali con fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro;
  • riduzione del 50% delle imposte sui redditi a imprese e attività produttive che ritornano a investire in Italia;
  • nuovo regime agevolato, con tassazione del 50%, per i lavoratori dipendenti o autonomi con requisiti di elevata qualificazione e specializzazione
  • sale dal 50% al 60% l'agevolazione per i lavoratori che rientrano in Italia dall'estero con figli. Per professori e ricercatori continua ad applicarsi il vecchio regime agevolativo;
  • riforma delle garanzie pubbliche per favorire gli investimenti strategici sul green e digitale.

Infine, le imprese sono tenute a stipulare polizze assicurative a copertura dei rischi derivanti da catastrofi e calamità naturali.

Pubblica amministrazione e sanità

Per il 2024 vengono stanziati 3 miliardi, che diventeranno 5 dal 2025 per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono le ulteriori risorse per il personale medico sanitario e per i comparti sicurezza e difesa.

Nell’ambito della sanità, è stato previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a 3 miliardi nel 2024, 4 miliardi nel 2025 e 4,2 miliardi dal 2026. Parte di queste risorse verranno destinate, tra l’altro, al rinnovo dei contratti del personale e per l’indennità a medici e sanitari impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa.

Per il potenziamento dell’assistenza territoriale e per le nuove assunzioni di personale sanitario vengono stanziate risorse pari a 250 milioni di euro nel 2025 e 350 milioni di euro dal 2026.

Pensioni

Si confermano per il 2024, gli strumenti di anticipo pensionistico già esistenti:

  • Quota 103 per cui rimangono i requisiti di 62 anni d'età e 41 di contributi, ma viene rivisto il ricalcolo dell’assegno che avverrà interamente con il metodo contributivo.
  • Ape sociale con un incremento del requisito anagrafico da 63 anni a 63 anni e 5 mesi.
  • Opzione donna, la cui soglia di accesso sale a 61 anni, con un figlio scende a 60 e con due o più figli a 59.

Garantiti inoltre i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e le pensioni di vecchiaia di medici, personale sanitario, dipendenti di enti locali, ufficiali giudiziari e maestri, ai quali non si applicherà la revisione delle aliquote di rendimento previdenziali, previste invece per coloro che anticipano l’uscita dal lavoro.

Per il 2024 confermato il meccanismo di indicizzazione delle pensioni all’inflazione che tutela le pensioni più basse.

Infrastrutture

Ufficiale la conferma del finanziamento di 11,6 miliardi di euro dal 2024 al 2032 per la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina, così suddivisi: 9,3 miliardi a carico del bilancio dello Stato e 2,3 miliardi dal Fondo di sviluppo e coesione, di cui 1,6 miliardi a valere sui bilanci regionali di Calabria e Sicilia.

Previsti anche diversi investimenti a vantaggio delle regioni 50 milioni, enti territoriali per la progettazione 100 milioni e amministrazioni centrali circa 27 miliardi nel periodo 2024-2038.

Altri interventi

Tra le misure della Legge di Bilancio 2024, il MEF segnala:

  • il rifinanziamento di spese indifferibili, tra cui "strade sicure", gli aiuti all'Ucraina e le missioni internazionali;
  • l’aumento al 26% della cedolare secca sugli affitti brevi, nel caso un proprietario affitti più immobili, a partire dal secondo immobile in locazione. Sul primo immobile resta l’aliquota al 21%.
  • 40 milioni di euro per un pacchetto di interventi contro la violenza sulle donne. Le risorse andranno a finanziare il reddito di libertà, i centri antiviolenza, la prevenzione e la formazione degli operatori;
  • 100 milioni di euro verranno destinati a progetti di edilizia residenziale pubblica per il contrasto al disagio abitativo;
  • 36 milioni in più per l'erogazione delle borse di studio per gli studenti.
  • 10 milioni per l’istituzione del Fondo per l'Erasmus
  • revisione dei parametri del tax credit per il cinema, che rimane al 40%, con una rimodulazione dell’aliquota che può decrescere in relazione alle spese agevolabili e alle dimensioni delle imprese o gruppi di imprese.
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