Istanze di contributo per caro materiali: chiarimenti sull'integrazione dell'IVA
L'Agenzia delle Entrate chiarisce a chi spetta l'integrazione dei contributi sulle istanze presentate al MIT relative al I e al II semestre 2022 e come presentare richiesta
Nelle istanze di contributo presentate a compensazione del caro materiali, relative aI I semestre e al II semestre 2022 è necessario calcolare anche l’IVA.
Istanze caro materiali: chiarimenti dal Fisco sull'IVA dovuta
A ribadirlo è l’Agenzia delle Entrate, facendo seguito all’Avviso del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il quale il MIT ha annunciato un’istruttoria supplementare sulle istanze relative al 2022, per integrare gli importi con l’Iva dovuta dalle stazioni appaltanti sul maggior corrispettivo riconosciuto agli appaltatori.
Come segnala il Ministero, il contributo da assegnare alle imprese appaltanti dovrà essere calcolato non solo sulla base dei prezzari aggiornati, ma includendo anche l’Iva da queste dovuta secondo le modalità e le aliquote previste per l’originario contratto di appalto.
Si tratta di una decisione che fa seguito alla richiesta di riesame delle istanze presentata da ANCE dopo la risposta all’istanza d’interpello n. 956-83/2022 e dopo i chiarimenti resi dal Fisco con la risoluzione del 13 luglio 2022, n. 39/E, oltre che sulla base del parere formulato dall'Avvocatura generale dello Stato.
A quali istanze si applica l'integrazione
A essere interessate sono le misure di sostegno previste dall’articolo 1-septies del Decreto Sostegni-bis (.D. n. 73/2021), finalizzate alla compensazione degli aumenti eccezionali dei prezzi di alcuni materiali da costruzione verificatisi nel 2021. Già con la Risoluzione dell'Agenzia delle Entrate n. 39/2022, il Fisco aveva specificato che il contributo corrisposto dal Mit all’impresa appaltante non era soggetto a Iva, a differenza del conseguente maggior corrispettivo erogato all’appaltatore: questo il motivo per cui l’importo deve essere calcolato considerando anche l’IVA dovuta dalla stazione appaltante.
Ricordiamo che il contributo verrà aggiornato secondo due possibilità:
- nel caso in cui le SA abbiano già comunicato l'aliquota Iva durante la presentazione dell’istanza e sono state ammesse alla sovvenzione, la revisione sarà automatica;
- qualora invece non abbiano comunicato l’aliquota, potranno
presentare un'istanza di integrazione dal 12 gennaio al 12 febbraio
2024 effettuando l’accesso alle seguenti piattaforme informatiche
in base al semestre di interesse:
- per le stazioni appaltanti ammesse al contributo per il primo semestre 2022
- per le stazioni appaltanti ammesse al contributo per il secondo semestre 2022.
La piattaforma permetterà soltanto di dichiarare l’importo dell'aliquota Iva corrispondente al contributo ammesso all’erogazione.
Una volta che la procedura sarà completa, le SA riceveranno comunicazione dell’integrazione e l’importo liquidato dipenderà dall’IVA applicabile al contratto di appalto.