Bonus edilizi: in consultazione il Testo Unico
Dall’Agenzia delle Entrate 9 proposte di Testi unici per semplificare il sistema fiscale che saranno in consultazione fino al 13 maggio 2024
L’Agenzia delle Entrate ha reso note 9 proposte di Testi unici per semplificare il sistema fiscale che saranno in consultazione fino al fino al 13 maggio 2024. Tra questi spicca il “Testo Unico Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori” all’interno del quale sono state inserite le agevolazioni tributarie permanenti.
Testo Unico Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori: la struttura
L’attuale proposta di “Testo Unico Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori” in consultazione è costituita da 4 parti:
- la Parte I contiene le disposizioni quadro per gli incentivi fiscali compatibili con i principi e le disposizioni europee in materia di aiuti di Stato;
- la Parte II riguarda le agevolazioni tributarie permanenti ed è
suddivisa in 16 titoli nei quali le varie “misure fiscali” vengono
raccolte e classificate per le seguenti aree di intervento:
- Agricoltura
- Ambiente e territorio
- Casa e assetto urbanistico
- Competitività
- Cultura
- Energia
- Istruzione
- Lavoro
- Politiche Economiche finanziarie
- Politiche sociali
- Ricerca
- Salute
- Sport
- Sviluppo territoriale
- la Parte III riguarda le agevolazioni tributarie temporanee ed
è suddivisa in 13 Titoli, nei quali le varie “misure fiscali”
vengono raccolte e classificate per le seguenti aree di intervento:
- Agricoltura
- Ambiente e territorio
- Casa e assetto urbanistico
- Competitività
- Lavoro
- Politiche sociali
- Ricerca
- Salute
- Sport
- Sviluppo territoriale
- Trasporto
- Turismo
- la Parte IV riguarda le agevolazioni tributarie non vigenti ma
ancora in corso di fruizione ed è suddivisa in 15 Titoli nei quali
le varie “misure fiscali” vengono raccolte e classificate per le
seguenti aree di intervento:
- Agricoltura
- Ambiente e territorio
- Casa e assetto urbanistico
- Competitività
- Cultura
- Istruzione
- Lavoro
- Politiche economico finanziarie
- Politiche sociali
- Ricerca
- Sport
- Sviluppo territoriale
- Trasporto
- Turismo
Testo Unico Agevolazioni tributarie e regimi di particolari settori: i contenuti
Attenzione la proposta di testo unico in consultazione non apporta novità al mondo dei bonus fiscali ma attua solo un coordinamento tra tutte le normative attualmente esistenti che vengono raggruppate, al momento senza alcuna modifica, in un unico corpo normativo.
Relativamente ai bonus edilizi, vengono riportati integralmente i contenuti (solo per citarne qualcuno):
- della Legge n. 205/2017, art. 1, comma 12 (bonus verde);
- del Decreto Legge n. 63/2013, art. 14 (ecobonus) e art. 16 (bonus casa, sismabonus e bonus mobili);
- del Decreto Legge n. 34/2020, art. 119 (superbonus) e art. 119-ter (bonus 75% barriere architettoniche).
Nulla di particolarmente rilevante o innovativo.
La proposta di testo unico dei bonus per l'edilizia
Pur apprezzando il lavoro di ricognizione normativa, probabilmente sarebbe più utile ripartire da zero con un Testo Unico delle detrazioni fiscali in edilizia. Recentemente, sulla base dell’esperienza accumulata in questi anni sui bonus edilizi, mi sono permesso di proporre una soluzione per il futuro che prevede:
- un bonus base, di facile utilizzo e applicabile per qualsiasi intervento di manutenzione sugli edifici e unità immobiliari esistenti;
- un bonus incrementale applicabile su un orizzonte temporale di 20 anni.
Nella mia proposta ho previsto una soglia minima relativa alla classe di rischio sismico della costruzione, sotto la quale non si può accedere a nessun incentivo maggiorato se non si raggiunge prima quella determinata classe.
Per il miglioramento strutturale, si potrebbe prevedere un incremento del bonus simile a quello già presente nell'art. 16 del D.L. n. 63/2013 e quindi:
- aliquota al 70% in caso di interventi che determinano un salto di classe di rischio sismico;
- aliquota al 80% in caso di interventi che determinano un doppio salto di classe di rischio sismico;
- aliquota al 90% in caso di interventi che determinano un triplo salto di classe di rischio sismico o superiore.
A questo punto si potrebbe prevedere un piano come il seguente:
- dal 2024 al 2026 - per gli immobili in classe energetica in
classe G:
- incremento del bonus al 70% in caso di passaggio in classe E;
- incremento del bonus all'80% in caso di passaggio in classe D;
- incremento del bonus all'85% in caso di passaggio in classe C;
- incremento del bonus al 90% in caso di passaggio in classe B o precedenti.
- dal 2027 al 2029 - per gli immobili in classe energetica in
classe E:
- incremento del bonus all'80% in caso di passaggio in classe D;
- incremento del bonus all'85% in caso di passaggio in classe C;
- incremento del bonus al 90% in caso di passaggio in classe B o precedenti.
- dal 2030 al 2032 - per gli immobili in classe energetica in
classe D:
- incremento del bonus all'85% in caso di passaggio in classe C;
- incremento del bonus al 90% in caso di passaggio in classe B o precedenti.
Relativamente alla riqualificazione energetica e strutturale non vincolerei il contribuente alla realizzazione di alcun intervento in particolare (come fatto con il superbonus) ma lascerei i professionisti liberi di operare come meglio credono, utilizzando materiali, tecnologie e interventi che ormai cambiano molto velocemente.
Ultimo aspetto riguarda il concetto stesso di riqualificazione energetica. Probabilmente l’attuale versione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) non si presta a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei consumi. Ma su questo è in corso una discussione europea ancorata alla prossima pubblicazione della Direttiva Green.