Digitalizzazione appalti pubblici: gare BIM in crescita
Online il nuovo report OICE, insieme al capitolato tipo per gestire il processo informativo attraverso l’utilizzo della metodologia del Building Information Modeling
Nel 2023 la percentuale di gare BIM ha raggiunto il 32,6% del totale delle procedure rispetto al 13,7% del 2022, di cui oltre l’81% sopra soglia UE, mentre i bandi sono stati 115, per un importo complessivo pari a circa 15 milioni di euro.
Gare BIM: il report OICE sul 2023
Sono questi i dati principali del VII Rapporto sulla digitalizzazione e le gare BIM emesse nel 2023, diffusi dall'OICE, l'Associazione delle società di ingegneria e di architettura aderente a Confindustria, e illustrati dal vice presidente con delega per la digitalizzazione, Alfredo Ingletti, nel corso di un evento tenutosi a Roma, sotto l’egida del CSLLPP e con la collaborazione del Consiglio nazionale degli ingegneri, patrocinato dall’Anac e dell’Ance.
Ingletti ha sottolineato come dal 1° gennaio 2024 si sia avviata la definitiva transizione al digitale e che "se la partenza è stata un po' in salita OICE confida che, con il contributo di tutti gli operatori del settore, questa transizione sia definitiva ed irreversibile”.
Per il presidente dell’OICE, Giorgio Lupoi, il report vuole allargare l'orizzonte sull'intero processo di digitalizzazione che sta coinvolgendo il settore delle costruzioni,sia in relazione alle stazioni appaltanti che agli operatori economici, nelle sue più articolate forme e modalità. “Ne scaturisce un quadro di luci e ombre, come sempre accade, ma appare evidente come il processo sia ormai avviato e tutti i soggetti coinvolti debbano sempre più aumentare gli sforzi affinché si possano cogliere appieno i vantaggi di questo processo, anche nella prospettiva di una sempre più efficiente gestione degli asset, pubblici e privati. Per quanto ci riguarda le nostre società sono attrezzate: operano in Bim ormai da anni e sono pronte a cogliere anche le opportunità che potranno scaturire dall'applicazione dell'IA nel nostro settore. Ci aspettiamo che il processo di qualificazione delle stazioni appaltanti coinvolga queste ultime anche sul lato della riorganizzazione dei processi in cui operano affinché migliori il dialogo con gli operatori economici, facendo sempre più propria la cultura del project e Information management all'interno della quale si colloca anche la modellazione elettronica delle fasi progettuali. Occorre infine che il legislatore definisca rapidamente nuovi parametri per i compensi delle attività tecniche e delinei con certezza la road map degli obblighi previsti dal codice appalti. Indietro non si torna, ma occorre certezza”.
Gare BIM 2023: dati e settori
Guardando ai dati, OICE sottolinea come sia aumentata la percentuale di bandi con richiesta di BIM, che ha raggiunto il 32,6% del totale delle procedure per affidamento di servizi di ingegneria e architettura, rispetto al 13,7% del 2022. Questo in un quadro generale in cui, in termini assoluti, sulla scia del calo dei bandi del 2023, i bandi BIM sono in realtà diminuiti passando a 637, in netto calo rispetto ai 1.003 del 2022, rallentamento da attribuire a quella che l'Associazione definisce come una "farraginosa attivazione del nuovo codice appalti".
La maggior parte delle gare BIM ha riguardato l'affidamento di Attività di Progettazione (72,1%), con, a seguire, Direzione lavori (11,5%), Verifica della progettazione (10,4%) e Valutazione sicurezza sismica (0,5%); le attività per rilievo, topografia, servizi di supporto al R.U.P. per redazioni elaborati grafici e collaudi sono ricomprese nella definizione di "altri servizi tecnici" (5,7%).
Le Stazioni Appaltanti più attive sono state ANAS, RFI, Agenzia del Demanio, Invitalia e Autorità portuale per un valore pari al 34,3% del totale. Il 76,5% del totale dei bandi ha riguardato interventi per opere puntuali, mentre la restante percentuale era per opere lineari. In 330 casi su 637 (il 51,8% del totale) il BIM è fattore premiale apprezzato in sede di offerta come «merito tecnico» o come «metodologia», con punteggi specifici medi che variano da 6,9 fino ad un massimo di 17 punti.
Capitolati informativi BIM: il modello tipo di OICE
Per quanto riguarda l’adozione dei capitolati informativi BIM, si registra un incremento, anche se occorre rapidamente migliorare in vista della scadenza del 2025: si passa dal 19,9% del 2022 al 29.4% del 2023. A tale riguardo l'OICE ha messo a punto un capitolato tipo per buildings e infrastrutture per tutte le stazioni appaltanti.
Infine, dal Report si evince che:
- l'89,8% degli associati OICE dichiara di aver effettuato investimenti sul BIM nel corso del 2022, confermando al rialzo la tendenza a destinare una quota dei propri investimenti al tema della digitalizzazione;
- poco più del 70% delle imprese associate all'OICE ha indicato che la spesa sostenuta per l'acquisto e per il rinnovo dei software nel 2022 è stata inferiore al 2% del valore della produzione;
- poco più dell'80% delle imprese associate all'OICE ha indicato che la spesa sostenuta per l'acquisto e per il rinnovo dei software nel 2022 è stata inferiore al 4% del costo del personale (nel 2021 la percentuale era intorno al 5%).