Impianti fotovoltaici: 200 milioni dal MASE per soggetti a basso reddito
Approvato il Regolamento che disciplina il Fondo Nazionale Reddito Energetico, per la realizzazione di almeno 31mila nuovi impianti nel biennio 2024-2025
È già in vigore il Regolamento del Fondo Nazionale Reddito Energetico, approvato con il Decreto del Dipartimento Energia del MASE del 27 maggio 2024, n. 242, a sostegno della realizzazione di impianti fotovoltaici domestici su unità immobiliari residenziali di famiglie in condizione di disagio economico.
Fondo Nazionale Reddito Energetico: 200 milioni per impianti fotovoltaici residenziali
Il Fondo è stato istituito con Decreto del MASE dell’8 agosto 2023 (c.d. “DM REN”), che ne ha disciplinato le modalità di funzionamento, i requisiti degli interventi e dei soggetti beneficiari e le modalità di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni. Inoltre lo stesso Decreto, all’art. 3, ha individuato il GSE quale soggetto gestore delle attività per l'operatività del Fondo, tra le quali l’attivazione e la gestione dei conti correnti bancari sui cui sono trasferite le risorse del Fondo; la realizzazione della piattaforma online per l'acquisizione delle istanze; la rendicontazione e il monitoraggio dei risultati della misura; la pubblicazione dei bandi per la presentazione delle istanze di accesso alle agevolazioni; la diffusione di informazioni e/o chiarimenti per facilitare l'accesso alle agevolazioni; lo svolgimento dell’istruttoria delle istanze di accesso e dei controlli sulla regolarità degli interventi realizzati.
Fondo REN: beneficiari, risorse e interventi ammessi
Possono accedere al contributo economico i soggetti appartenenti a nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15.000 euro oppure a 30.000 euro in caso di nuclei familiari con almeno quattro figli a carico.
Obiettivo finale è la realizzazione nell’arco del biennio di almeno 31.000 impianti fotovoltaici di piccola taglia in favore di altrettante famiglie.
La dotazione finanziaria iniziale è di 200 milioni di euro, ripartiti in quote uguali per il 2024 e il 2025. L’80% delle risorse è destinato alle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e per il 20% alle restanti Regioni.
Il Fondo è di natura rotativa e sarà alimentato dai proventi derivanti dalla valorizzazione dell’energia elettrica immessa in rete, in eccedenza rispetto a quella autoconsumata; inoltre, potrà essere incrementato con versamenti volontari da parte di amministrazioni centrali, Regioni, Province autonome, ma anche organismi pubblici e organizzazioni no-profit, nonché mediante risorse derivanti dalla programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei,
Il contributo economico dovrà essere utilizzato per la copertura dei costi di installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte solare fotovoltaica, secondo la formula “chiavi in mano” comprensiva dei seguenti servizi per un periodo di almeno 10 anni: polizza multi-rischi, servizio di manutenzione (almeno 3) e servizio di monitoraggio delle performance dell’impianto.
Queste le caratteristiche degli impianti:
- vanno realizzati e su coperture, superfici, aree e pertinenze per le quali il soggetto beneficiario sia titolare di un valido diritto reale;
- devono avere potenza nominale non inferiore a 2 kW e non superiore a 6 kW;
- devono essere di potenza non superiore a quella impegnata in prelievo sul punto di connessione.
Il contributo in conto capitale è erogato direttamente al soggetto realizzatore, in relazione alle spese ammissibili, per un importo massimo di 2.000 euro come quota fissa e 1.000 €/kW per la quota variabile.
La presentazione delle istanze al GSE
L’esame da parte del GSE delle istanze di accesso alle agevolazioni avviene in ordine cronologico, secondo il meccanismo della “procedura a sportello” in relazione a ciascuna area geografica. Dalla presentazione dell’istanza, il GSE avrà 60 giorni di tempo per valutare l’ammissibilità o meno ai contributi. In caso di richiesta di integrazione documentale, essa dovrà essere evasa entro 30 giorni e il termine di 60 giorni sarà sospeso, riprendendo il suo corso una volta fornita la documentazione aggiuntiva. Lo sportello potrà essere riaperto, nel corso dell’anno di riferimento, qualora si rendano di nuovo disponibili almeno 5 milioni di euro.
Infine, l’impianto fotovoltaico deve risultare connesso alla rete elettrica e in esercizio entro 12 mesi dalla comunicazione dell’accoglimento della richiesta di accesso al beneficio.
Entro 60 giorni dell’entrata in esercizio dell’impianto è possibile inviare la richiesta di erogazione dei contributi in conto capitale, che verranno versati sul conto del beneficiario entro 30 giorni dalla data di accettazione.