Servizi di architettura e ingegneria: mercato ancora in calo
Il report di maggio 2024 dell'Oice: pochi timidi segnali di ripresa in un mercato ancora lontano dai livelli del biennio 2021-2022
Anche a maggio 2024 il mercato dei servizi di ingegneria e architettura registra un forte calo rispetto allo scorso anno. A confermarlo sono i nuovi dati dell’Osservatorio OICE/Informatel, con alcuni timidi segnali di ripresa che però non corrispondono a un'inversione di tendenza.
Appalti pubblici e servizi tecnici: mercato ancora in crisi
Nei primi 5 mesi dell’anno, infatti, sommando i 588,2 milioni dei bandi di architettura e ingegneria agli 80,8 milioni di servizi compresi negli appalti integrati, si arriva a 669 milioni, pari a -66,3% sui primi 5 mesi del 2023. Il confronto con i primi 5 mesi degli ultimi anni è sempre negativo: ‐59,4% rispetto al 2022, ‐37,0% rispetto al 2021 e ‐30,9% rispetto al 2020.
Nel mese di maggio per servizi puri di architettura e ingegneria sono state rilevate 295 gare per un importo di 147,5 milioni: +5,4% in numero e +9,2% in valore rispetto al mese precedente e un incremento del 5% in numero ma una diminuzione del 25,8% in valore nel confronto con maggio dello scorso anno.
Le gare di maggior importo, quelle per servizi tecnici oltre la soglia UE dei 215mila euro, nei primi 5 mesi del 2024 sono 442 per un valore di 507,8 milioni, rispetto ai primi 5 mesi del 2023 calano del 42,8% in numero e del 58,8% in valore. A maggio 2024 sono stati pubblicati 108 bandi soprasoglia, ‐11,5% in numero e ‐33,2% in valore su maggio 2023.
Sempre nei primi 5 mesi dell'anno, continua la discesa dei dati delle gare di sola progettazione: il valore si attesta su 181,4 milioni contro i 696,3 milioni degli stessi mesi del 2023 (‐74%); a maggio, rispetto al precedente mese di aprile si registrano aumenti del 19,7% in numero e del 41,5% in valore.
Non c’è quindi un’inversione di tendenza, nonostante qualche recupero modesto. Sul punto, spiega il presidente Giorgio Lupoi, a commento dei dati dell’Osservatorio, c’è ancora molto da fare perché la domanda torni sui livelli del 2021/2022. “È ormai evidente che la “bolla” del Pnrr si sta esaurendo, al netto di un presumibile incremento del mese di giugno nel quale la scadenza del 30 giugno probabilmente porterà ad un aumento degli appalti integrati e della progettazione esecutiva ad essa connessa. Siamo dell’avviso che le incertezze sui noti temi dell’equo compenso non stiano aiutando il mercato, ma ci risulta anche che alcune grandi committenze siano a corto di risorse a causa del mancato trasferimento dei fondi dagli enti sovraordinati. Questi elementi, ai quali si aggiunge una scarsa concorrenza indotta dalla soglia fiduciaria a 140 mila euro e anche la farraginosità delle procedure per i pagamenti, spesso ritardati di molti mesi anche a causa di condizioni contrattuali vessatorie, possono creare seri problemi di liquidità agli operatori economici, con tutte le ricadute del caso”. Il presidente ribadisce quindi l’urgenza di una seria riflessione sul quadro delle regole per affrontare il post PNRR.
Tornando ai dati nel dettaglio, gli accordi quadro a maggio sono stati 24 per 40,3 milioni, per un totale nei primi 5 mesi del 2024 pari a 75 accordi quadro per 131,2 milioni, con cali del 61,9% in numero e del 74,0% in valore sugli stessi mesi del 2023.
Sempre lo scorso mese, i bandi per servizi tecnici sotto i 140mila euro sono stati 156, il 52,9% del numero totale, per 4,9 milioni di euro, il 3,3% del valore totale. Nei primi 5 mesi dell'anno il totale è di 692, il 55,9% del numero totale, per 28,9 milioni di euro, il 4,9% del valore totale.
Le gare di sola progettazione con importo maggiore di 140mila euro, pubblicate ai sensi del D.lgs 36/2023 dal primo luglio 2023 a maggio 2024 sono state 361, di queste 111 (il 30,7% del totale) con richiesta di ribasso unico sul compenso a base d’asta e 151 (il 41,8%) quelle in cui si chiedono requisiti su 5/10 anni, invece che su 3.
Per quanto riguarda gli appalti integrati, le gare rilevate a maggio sono state solo 59 per un importo complessivo dei lavori di 706,2 milioni e con un importo dei servizi tecnici compresi stimato in 13,1 milioni. Rispetto al mese di maggio 2023 il numero è sceso del 73,1%, il valore dei lavori è sceso dell’88,4% e quello dei servizi è crollato del 94,6%. Nei primi 5 mesi il totale dei bandi per appalti integrati è stato di 267, con un importo di lavori di 3,31 miliardi di lavori e 80,8 milioni di servizi tecnici. Rispetto agli stessi mesi del 2023 il numero cala del 69,3%, il valore dei lavori scende del 77,7% e quello dei servizi tecnici dell’86,6%.