Sostituzione caldaia, Bonus Casa e Bonus Mobili: occhio al bonifico parlante
Quale bonifico va utilizzato per la spesa sostenuta per la sostituzione della caldaia e accedere così al Bonus Mobili? Ecco la risposta dell'esperto
Ho letto nel sito di Enea, che grazie alla sostituzione della caldaia al 50% è possibile portare in detrazione i mobili tramite l’apposito bonus. Come devo fare il bonifico della caldaia? Bonifico risparmio energetico o bonifico per recupero edilizio?
L’esperto risponde
Tra le agevolazioni spettanti per la sostituzione della caldaia, rientra quella prevista dall’art. 16-bis del d.P.R. n. 917/9186 (TUIR), che al comma 1 elenca gli interventi che danno diritto, fino al 31 dicembre 2024, a una detrazione IRPEF del 50% su un massimale di spesa pari a 96mila euro.
A questa agevolazione è collegato il Bonus Mobili, introdotto dall’art 16, comma 2 del D.L. n. 63/2013, che riconosce a sua volta, fino al 31 dicembre 2024, una detrazione del 50% sulle spese sostenute, per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di interventi di recupero edilizio che fruiscono della detrazione prevista dall’art. 16-bis del TUIR.
L'aliquota del 50% per il Bonus Mobili si calcola su un massimale di spesa pari a:
- 10mila euro per l'anno 2022 (detrazione massima 5mila euro);
- 8mila euro per il 2023 (detrazione massima 4mila euro);
- 5mila euro per il 2024 (detrazione massima 2.500 euro).
La detrazione va ripartita tra gli aventi diritto in 10 quote annuali di pari importo.
Bonus mobili: interventi che danno diritto alle detrazioni
Come ha specificato l’Agenzia delle Entrate con la Circolare del 26 giugno 2023, n. 17/E, per accedere al Bonus Mobili è necessario avere sostenuto, anche in economia, un intervento:
- di manutenzione ordinaria, di cui alla lett. a) dell’art. 3 del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico Edilizia, TUE), effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale;
- di manutenzione straordinaria, di cui alla lett. b) dell’art. 3 del TUE, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
- di restauro e di risanamento conservativo, di cui alla lett. c) dell’art. 3 del TUE, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
- di ristrutturazione edilizia, di cui alla lett. d) dell’art. 3 del TUE, effettuati sulle parti comuni di edificio residenziale e su singole unità immobiliari residenziali;
- necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, ancorché non rientranti nelle categorie precedenti, sempreché sia stato dichiarato lo stato di emergenza;
- di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, di cui alle lett. c) e d) dell’art. 3 del TUE, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che provvedano entro diciotto mesi dal termine dei lavori alla successiva alienazione o assegnazione dell’immobile.
Ne consegue che il Bonus Mobili spetta a condizione che l’intervento sull’abitazione sia riconducibile almeno alla manutenzione straordinaria, di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b), del d.P.R. n. 380/2001.
Sostituzione caldaia: è intervento di manutenzione straordinaria
La stessa Circolare riporta degli esempi di interventi riconducibili alla manutenzione straordinaria, per i quali spetta il Bonus Casa:
- quelli finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, quale l’installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nonché l’installazione o l’integrazione di un impianto di climatizzazione invernale e estiva a pompa di calore;
- la sostituzione della caldaia, trattandosi di un intervento finalizzati sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.
Bonifico parlante per sostituzione caldaia: quale utilizzare?
Rispondendo alla domanda iniziale del nostro gentile lettore, la sostituzione della caldaia è un intervento di manutenzione straordinaria che rientra fra quelli previsti dal Bonus Casa 50% e permette di accedere al Bonus Mobili.
Di conseguenza, il bonifico parlante per l’acquisto della caldaia dovrà fare riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio.