DDL Rigenerazione urbana: le osservazioni di UNITEL
L'intervento dell'Unione Nazionale Italiana dei Tecnici Locali in audizione presso l'VIII Commissione alla Camera. Enfasi sulla riqualificazione dei centri storici
La rigenerazione non è solo un intervento fisico, ma un mezzo per riappropriarsi degli spazi urbani, migliorando la qualità della vita e promuovendo sviluppo sociale, economico e culturale, con l'obiettivo finale di rendere le città più sostenibili, umane e inclusive, contrastando il dilagante consumo di suolo edificabile e promuovendo nuove opportunità economiche nelle aree urbane meno sviluppate.
Un processo che non solo mira al recupero e alla riqualificazione degli spazi urbani, ma anche a limitare il consumo di territorio per favorire la sostenibilità ambientale.
Rigenerazione urbana e uso sostenibile del suolo: UNITEL sui DDL
Muove da questi presupposti la relazione presentata da UNITEL – Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali, presentata in sede di audizione all'8a commissione del Senato sui disegni di legge sulla rigenerazione urbana e uso sostenibile del suolo (DDL n. 29, 42, 761, 863, 903 e 1028), che copre una serie di temi e proposte mirate a migliorare l'efficienza e la sostenibilità degli interventi di rigenerazione urbana.
La relazione è dussivisa in tre parti principali:
- Nuclei Antichi, Centri Storici e Zone A del D.M. 1444/1968;
- Le priorità per l’UNITEL;
- Contributi su:
- Rigenerazione urbana e definizione di Ristrutturazione edilizia dell’art. 3 comma 1 lettera d) DPR 380/2001
- Rigenerazione urbana e uso sostenibile del suolo nel demanio marittimo.
Vediamone gli aspetti principali.
Valorizzazione dei centri storici
UNITEL sottolinea l'importanza di valorizzare i centri storici minori attraverso il recupero delle emergenze architettoniche. Si propone di creare un sistema normativo più snello ed efficace che faciliti una politica di sviluppo sostenibile, permettendo il ripopolamento e la permanenza delle comunità locali nel rispetto delle tradizioni storiche e architettoniche.
Tra le proposte:
- la revisione dell’art. 3 comma 1 lettera d) del d.P.R. n. 380/2001: sarebbe infatti materialmente impossibile riuscire ad attuare un importante rinnovamento dei nostri nuclei antichi e centri storici, senza apportare modifiche alla lettera d del comma 1 dell’art. 3, dando la possibilità di avere agevolazioni fiscali e incentivi volumetrici necessari per invogliare coloro che hanno il compito di far rivivere le identità storico/architettoniche dei patrimoni edilizi;
- la realizzazione di programmi di interventi di rigenerazione o di recupero urbano che propongano la concertazione tra l’intervento pubblico e quello privato, ovvero che offrano procedure semplificate che permettano comunque di acquisire più facilmente la proprietà degli immobili ormai diruti ed abbandonati a loro stessi, sottraendoli a coloro che li hanno lasciati morire ed assegnandoli a quegli attori che devono riportarli di nuovo alla loro vera identità storica e sociale cui appartengono.
- la realizzazione di un programma tipo di rigenerazione con l’applicazione di buone pratiche.
Digitalizzazione e Banca Dati Edilizia
Tra le priorità di UNITEL vi è la digitalizzazione dei fascicoli edilizi e la creazione di una banca dati nazionale che raccolga le informazioni sugli edifici oggetto di piani di rigenerazione urbana. Questo include:
- l'adozione di fascicoli del fabbricato digitali;
- l'introduzione di portali informatici unici nazionali per la gestione dei procedimenti amministrativi.
In particolare, si propone un fascicolo del fabbricato che contenga tutte le informazioni essenziali riguardanti gli edifici, incluse le caratteristiche costruttive, i materiali utilizzati e le modifiche significative nel tempo. Questo strumento è pensato per mantenere o migliorare le prestazioni e la sicurezza degli edifici, fornendo dati utili per interventi manutentivi e di recupero.
Rigenerazione urbana e semplificazione dei titoli abilitativi
Nel panorama attuale del Testo Unico dell’Edilizia, la diversità e la molteplicità dei titoli abilitativi come la Cil, la Cila, la Cila Superbonus, la Scia, la Scia alternativa al permesso di costruire e il Permesso a costruire hanno generato confusione e un aumento dei contenziosi. Questa complessità è nata dall’intento di semplificare: in passato c’erano solo due forme di titoli abilitanti, la concessione edilizia e l’autorizzazione edilizia.
Secondo UNITEL, oggi, è fondamentale stabilire con chiarezza quale titolo abilitativo sia necessario per gli interventi di rigenerazione urbana. In particolare, si evidenzia l’urgenza di creare un glossario o un abaco che consenta a tutti gli operatori del settore di comprendere con certezza giuridica tutte le tipologie edilizie e i relativi procedimenti, in un contesto attualmente caratterizzato dalla crescente difficoltà nel decifrare con precisione i procedimenti previsti dai titoli abilitativi attualmente vigenti, rendendo necessaria un’azione immediata per semplificare e chiarire il quadro normativo esistente.
Il coordinamento con il Codice dei Beni Culturali e con le norme sugli incentivi fiscali
La complessità normativa legata alla rigenerazione urbana si manifesta anche con il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, acuita dai procedimenti relativi alle fonti rinnovabili.
Interventi di efficientamento energetico, come l'installazione di cappotti termici e impianti fotovoltaici su edifici storici o situati in centri storici, sono stati oggetto di dinieghi e controversie da parte delle soprintendenze e degli enti preposti alle autorizzazioni. Sebbene l'Ecobonus 110% abbia significativamente incentivato tali interventi, ha anche messo in evidenza la necessità di riformulare normative e regolamenti locali, portando a variazioni significative tra i comuni.
Per UNITEL è imprescindibile che il governo centrale intervenga per uniformare per evitare disparità locali che potrebbero compromettere l'identità culturale e architettonica delle nostre città. Si tratta di un intervento cruciale per garantire coerenza e efficacia nelle politiche di rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale.
Zone sismiche e agibilità delle costruzioni esistenti
La relazione evidenzia le problematiche legate alla sicurezza delle costruzioni esistenti in zone sismiche, criticando le lacune del decreto-legge n. 32/2019.
UNITEL chiede chiarimenti definitivi nel nuovo testo unico delle costruzioni per risolvere le problematiche relative alla mancanza di collaudo statico e agibilità di molti edifici. Inoltre, propone l'introduzione di certificati di idoneità sismica e valutazioni di sicurezza aggiornate per migliorare la prevenzione e la riduzione del rischio sismico.
Il contributo dei tecnici alla revisione normativa
Infine, UNITEL pone enfasi sulla formazione e l'aggiornamento tecnico e normativo dei professionisti tecnici della pubblica amministrazione e il ruolo cruciale che possono fornire nella redazione dei disegni di legge, utilizzando il bagaglio di esperienze ed informazioni che tutti i responsabili tecnici delle strutture comunali hanno in dotazione.
L’UNITEL svolge queste funzioni di rappresentanza, essendo parte attiva nel fungere da collante di tutti i funzionari Tecnici degli Enti Locali e resta a disposizione delle Commissioni per eventuali audizioni, informazioni, contributi tutto quello chepossa essere utile a una riformulazione del nuovo testo unico delle costruzioni.
Documenti Allegati
Audizione